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‘5G, l’obiettivo è il 2020’. Intervista al Commissario Ue Gunther Oettinger

Gunther Oettinger

5G, frequenze 700 Mhz, banda ultralarga. Sono questi i capisaldi del Mercato Unico Digitale su cui la Commissione Europea sta chiedendo un’accelerazione, per centrare gli obiettivi di copertura dell’Agenda Digitale 2020 e recuperare il primato europeo del wireless, che manca dai tempi del Gsm. Tutti temi strategici per l’economia della Ue, al centro della due giorni romana, ieri e oggi, del Commissario Ue per l’Economia Digitale Gunther Oettinger. Per l’Italia, sarà importante attivarsi per trovare alleati nella Ue per sostenere la sua richiesta di rimandare al 2022 il passaggio delle frequenze 700 Mhz alla banda larga mobile, perché la decisione finale toccherà agli Stati riuniti in Consiglio. Ne abbiamo parlato con il Commissario Oettinger, a margine della presentazione della Maker Fair oggi al Ministero dell’Istruzione.

  

Key4biz. Commissario Oettinger, l’Italia ha chiesto più tempo, fino al 2022, per il passaggio dei 700 Mhz dai broadcaster alla banda larga mobile. Cosa ne pensa?

 

Gunther Oettinger. Prima di tutto, mi lasci dire che in Europa stiamo facendo il massimo sforzo per arrivare alla nuova generazione di connettività in tempi stretti. Fattori chiave per raggiungere questo obiettivo sono le partnership pubbliche sul 5G, i nostri investimenti in ricerca e sviluppo e lo sforzo comune per la realizzazione degli standard tecnici necessari.

 

 

Key4biz. Quando pensa che si potrà partire con il 5G?

Gunther Oettinger. Siamo abbastanza ottimisti sul fatto che nel 2020 il 5G potrebbe essere maturo per il roll-out.

 

 

Key4biz. In tutti i paesi della Ue?

Gunther Oettinger. Sì, in tutti i paesi europei.

Key4biz. Ma la posizione italiana sui 700 Mhz può essere un problema?

 

Gunther Oettinger. No l’Italia non è un problema. Ma i 700 Mhz sono uno strumento importante per il 5G. E’ per questo che la Commissione Ue ha fatto una proposta a dicembre sulla base del Rapporto Lamy. Pascal Lamy ha realizzato il suo report a stretto contatto con la industry e il risultato dello studio è che i 700 Mhz dovrebbero essere disponibili in tutti i paesi europei entro il 2020 (con due anni in meno o in più di tolleranza ndr). Ora tocca agli Stati membri darci un feedback. L’incontro di ieri con il Governo italiano è stato costruttivo. Ora l’Italia deve attivarsi e mettersi in contatto con gli altri stati membri, per trovare una soluzione accettabile ed evitare ogni tipo di blocco e interruzione in questo processo.

Key4biz. I tempi saranno più lunghi?

Gunther Oettinger. Sono sicuro che non ci saranno blocchi né interruzioni nel processo di liberazione delle frequenze. Tra l’altro, se sarà nel 2020 o nel 2021 non è poi così decisivo. Ma servirà una decisione accettabile per tutti gli stati membri, per evitare una storia infinita (neverending story ndr).

Key4biz. Per quanto riguarda la banda ultralarga, a che punto è l’esame del piano italiano, in attesa del via libera della Commissione?

 

Gunther Oettinger. I programmi dell’Italia sulla banda ultralarga sono passi importanti e il piano italiano va nella direzione giusta. Stiamo verificando il piano e dovremmo essere pronti con l’esame entro la fine di maggio. Per allora potremo dare chiarezza al Governo italiano.

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