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‘5G, le istituzioni si muovano in fretta per evitare l’impasse’. Intervista a Michele Marrone (Accenture)

Le potenzialità future del 5G e i passi necessari per non arrivare in ritardo nella corsa al nuovo standard wireless, che aprirà la strada alla nuova era dell’Internet of Things e degli oggetti connessi. Un tema caldo, il 5G, al centro del Mobile World Congress in corso a Barcellona, punto focale della strategia europea per la nascita del Digital Single Market. Delle prospettive del nuovo standard nel segmento business e consumer e dei passi necessari da compiere abbiamo parlato con Michele Marrone, Senior Managing Director di Accenture, anche alla luce del report ad hoc appena presentato.

 

 

Key4biz. Accenture prevede una rapida diffusione del 5G negli Usa già nel 2020. Quali saranno i prodotti e servizi che trarranno maggiori vantaggi dalla sua diffusione?

Michele Marrone. Il 5G abiliterà nuovi scenari di utilizzo sia per l’utenza consumer che per quella business. La realtà aumentata e virtuale sta infatti diventando un elemento chiave nell’offerta dei servizi di gaming e entertainment, mentre dall’altro lato l’accesso costante ai dati e le molteplici applicazioni cloud dedicate al business stanno facendo aumentare in maniera esponenziale la richiesta di banda da parte degli utenti.

Key4biz. Il report appena realizzato da Accenture vede la realtà aumentata fra i maggiori driver del 5G. Perché?

Michele Marrone. La realtà aumentata e virtuale consente nuove modalità di interazione con il consumatore iperconesso, la possibilità di offrire esperienze di fruizione sempre più reali e immersive. Anche nell’ambito delle modalità di assistenza al cliente c’è un grosso cambiamento in atto grazie alle molteplici applicazioni dell’artificial intelligence che combinata alla realtà virtuale permette di sperimentare nuove frontiere del servizio.

Key4biz. In che modo il 5G inciderà nel segmento Business?

Michele Marrone. La diffusione del 5G renderà iperconnesse persone e cose. L’Internet of Things che ora è in pieno sviluppo vivrà una seconda ondata di innovazione tecnologica. D’altro canto le applicazioni digitali in ambito cloud per il business sono ormai una realtà consolidata e l’accesso a cose e persone necessita di una banda ultralarga sia mobile che fissa.

Key4biz. E nel segmento Consumer?

Michele Marrone. La vera sfida in ambito consumer è disegnare servizi ad alto contenuto innovativo e di esperienza che riescano a catturare l’attenzione del consumatore digitale e poi c’è la connected-home, la connected-car, insomma un utente sempre connesso con il proprio mondo attraverso il proprio smartphone o smartwatch.

 

Key4biz. Il report di Accenture parla di 3 milioni di nuovi posti di lavoro negli Usa grazie al 5G. Come sono stati calcolati?

Michele Marrone. In alcuni casi si tratta di professioni totalmente nuove molte delle quali oggi ancora non esistono. Per questo è fondamentale che le aziende che operano in ambito tecnologico si muovano fin da subito per un reskilling al digitale della propria workforce per essere pronti a fruire di nuove competenze e nuovi profili. Per quanto la tecnologia sia fondamentale, le persone restano sempre il fulcro di ogni trasformazione.

Key4biz. L’Italia rischia di perdere il treno del 5G ritardando al 2022 la liberazione della banda 700 Mhz? Si potrà partire da altre porzioni di spettro per veicolare i nuovi servizi fra l’IoT e il M2M?

Michele Marrone. Quella delle frequenze è una questione molto delicata e certo non è pensabile mettere in crisi l’industria televisiva. Le frequenze del 5G si prestano ad utilizzi diversi a seconda del raggio. In ogni caso, il sistema istituzionale deve muoversi con largo anticipo per evitare l’impasse anche perché poi ci sarà la partita delle frequenze e degli investimenti da parte degli operatori.

Key4biz. Quali prospettive di business per le telco italiane con il 5G? Come preparare al meglio l’avvento del 5G da parte degli operatori Tlc di casa nostra? 

Michele Marrone. Il mercato italiano era piuttosto consolidata da qualche anno e nell’ultimo periodo ha visto un cambio significativo degli equilibri con la fusione tra due dei principali player e l’annuncio di un nuovo operatore che entrerà a breve. C’è quindi un dinamismo che fa ben sperare rispetto alla wave di trasformazione digitale che tutti auspicano, non solo per fornire servizi e prodotti sempre nuovi, ma anche per dare una spinta ad un settore come quello delle telco che, seppure al centro della disruption digitale, non è ancora riuscito a monetizzarne i benefici.

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