5G ITALY

5G Italy, Bassanini (Open Fiber): ‘Rete unica conveniente per il Paese, ma non verticalmente integrata’

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Franco Bassanini, presidente di Open Fiber al 5G Italy: 'Io continuo a pensare che se si creano le condizioni in questo momento, sia conveniente per il paese arrivare a una rete unica'.

“Io continuo a pensare che se si creano le condizioni in questo momento, sia conveniente per il paese arrivare a una rete unica suscettibile di ottenere l’approvazione da parte delle autorità della concorrenza italiana ed europea e quindi non verticalmente integrata”. Lo ha detto il presidente di Open Fiber, Franco Bassanini, al 5G Italy, la conferenza organizzata dal Cnit (Consorzio nazionale interuniversitario delle telecomunicazioni) in corso a Roma dal 30 novembre al 2 dicembre. 

“Però continuo a pensare che non sia utile, inseguendo l’obiettivo della rete unica, rinviare le possibili soluzioni di coinvestimento che consentirebbero di evitare la duplicazione inefficiente degli investimenti”, ha aggiunto.

Per Bassanini la condizione per parlare di coinviestimenti è che “siano coinvestimenti reali, veri, quelli previsti dal codice delle comunicazioni europeo”. “Non so valutare queste proposte – ha detto Bassanini in merito ai rumors circolati nei giorni scorsi sulla possibilità che Tim possa scendere sotto il 51% in una eventuale rete unica – perché non le abbiamo viste per iscritto. Perché non è un problema di 51 o di 49%. Quando si parla di una infrastruttura non verticalmente integrata si parla di una infrastruttura sulla quale gli operatori di servizi di telecomunicazioni, chiunque siano quelli che offrono servizi di telecomunicazione, non hanno poteri di governance rilevanti. Quindi non è una questione del numero di azioni che uno ha, e questa è l’interpretazione europea indiscussa e non discutibile”.

Per ora, Tim non ha ritenuto di conferire la sua infrastruttura in una società unica. “O gli azionisti cambiano idea, vedremo come andrà con Kkr, oppure si ricorrerà al nuovo codice delle comunicazioni elettroniche che privilegia il modello wholesale only di Open Fiber oppure i coinvestimenti, ma quelli veri”, precisa Bassanini.

Il vero coinvestimento consentirebbe di abbattere di molto i costi degli scavi, che pesano per più del 50% sul totale. In questo caso, si potrebbe scavare in un unico punto e inserire poi i mini tubi di Tim e Open Fiber negli stessi dotti. Il che consentirebbe di mitigare un altro grave problema, che è quello della carenza di manodopera specializzata.

Bassanini (Open Fiber), troppe procedure e scarsità manodopera rallentano il settore

Le numerose procedure, autorizzazioni e obblighi di consuntivazione e rendicontazione legati ai fondi europei hanno pesato in modo rilevante sul settore delle telecomunicazioni, comportando tempi più lunghi di quelli previsti. Lo ha detto Franco Bassanini, presidente di Open Fiber, intervenendo alla seconda giornata di 5G Italy 2021. “Parte di queste regole è stata modificata dagli ultimi due governi con provvedimenti di semplificazione importanti, ma il problema dell’Italia è dare applicazione alle regole”, ha spiegato, sottolineando anche il problema legato alla scarsità di manodopera (dai giuntisti agli escavatori) qualificata nel settore. Un problema di carenza che riguarda anche lo shortage di materi prime, come ad esempio i ponteggi.

Problema di domanda bassa per l’Ftth

“Abbiamo un altro problema che è un problema di domanda”, ha aggiunto Bassanini.“Oggi, ultimo dato Agcom, abbiamo 2,27 milioni di utenti abbonati su rete Ftth e 1,5 milioni sono quelli di Open Fiberquindi abbiamo il 68% del mercato ma sono ancora pochi considerato che secondo gli stessi dati dell’Agcom abbiamo superato come copertura Ftth i 12-13 milioni di unità immobiliari e due terzi sono nostri considerando solo quelli in cui effettivamente arriviamo nelle case”, ha spiegato Bassanini.

5G Italy, come seguire online la 4^ edizione

“5G Italy – a European PerspectivePNRR, Investimenti, Mercato, Ricerca, Competenze e Crescita è il titolo della 4^ edizione di 5G Italy – The Global Meeting in Rome, che si terrà con la modalità ibrida on line su www.5GItaly.eu e on site nella Capitale per tre giorni: 30 novembre, 1 e 2 dicembre 2021, presso la Sala Capranichetta e la Sala Cristallo dell’Hotel Nazionale in piazza di Monte Citorio. La partecipazione in sala è consentita solo su invito personale da parte dell’organizzazione.

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