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5G, investimenti in Edge Computing a 8,3 miliardi di dollari nel 2025

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Triplicati in cinque anni gli investimenti in tecnologie di edge computing a livello globale trainati dalla diffusione del 5G.

Trainati dal 5G, gli investimenti in Edge Computing da parte degli operatori di rete raggiungeranno quota 8,3 miliardi di dollari nel 2025. E’ quanto emerge da un report di Juniper Research, secondo cui la spesa degli operatori in tecnologie MEC (Multi-access Edge Computing) passerà dagli attuali 2,7 miliardi nel 2020 a 8,3 miliardi nel 2025, di pari passo con il massiccio processo di upgrade delle capacità di rete e infrastrutture per sostenere l’incremento dei dati generati dalle reti 5G.

Nodi MEC in aumento di dieci volte in 5 anni

Lo studio ha inoltre reso noto che entro il 2025 il numero di nodi MEC raggiungerà quota 2 milioni a livello globale, a fronte dei 230mila attivi nel 2020.

Questi dispositivi, che prendono le fattezze di access point, stazioni radio base e routers, avranno un ruolo fondamentale nella gestione dell’enorme mole di dati che saranno generati da veicoli connessi, sistemi per smart city e altri nuovi servizi emergenti che consumano crescente mole di dati.

Traino del 5G

Il nuovo report, battezzato “Edge Computing: Use Cases, Innovation Opportunities & Market Forecasts 2020-2025”, evidenzia che l’incremento degli investimenti è frutto del potenziamento delle funzioni chiave delle reti da parte degli operatori, dovuto al progressivo spostamento dell’infrastruttura utilizzata per l’elaborazione dati dalla parte core delle reti alla loro periferia (edge). Il report sottolinea inoltre che le principali caratteristiche del 5G, ovvero portata elevata, basse latenze e alta densità di dispositivi richiederanno il roll-out dei nodi MEC nelle aree urbane.

Smart city ruolo chiave

La ricerca identifica le smart city come un settore chiave che trarrà i maggiori vantaggi dall’introduzione dei nodi MEC, mentre operatori e autorità di pianificazione identificano il modo migliore per installare i nodi edge compatibili con il 5G. Allo studio c’è l’utilizzo di strutture già esistenti, come lampioni e semafori, per ospitare questi nodi in modo compatibile con la loro alta densificazione.

Secondo le previsioni, 920 milioni di persone potranno beneficiare di connettività Internet potenziata dall’edge computing entro il 2025, a fronte di 100 milioni di persone nel 2020.

I servizi, come lo streaming musicale, i servizi di TV digitale e il cloud gaming, saranno i maggiori beneficiari della bassissima latenza fornita dai crescenti roll-out dei nodi MEC da parte degli operatori nei prossimi 5 anni.