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5G, in Cina attesi 576 milioni di utenti entro il 2025. A Pechino attivate 5.300 base station

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Nei prossimi sei anni la spesa in infrastrutture 5G in Cina toccherà i 150 miliardi di dollari (per il 4G ha speso circa 100 miliardi di dollari tra il 2013 ed il 2018). Complessivamente, si attendono 5 milioni di base station in tutto il Paese entro il 2030.

La Cina è uno dei pochi Paesi al mondo che lancerà reti commerciali 5G nelle principali città del Paese entro la fine dell’anno, o nei primi mesi del 2020. Lo ha annunciato il Ministero dell’Industria e dell’Information technology a giugno, con l’assegnazione delle licenze ai principali operatori di telecomunicazioni nazionali.

Un’ottima partenza, in anticipo rispetto la tabella di marcia, ma necessaria per un Paese che vuole conquistare la leadership del mercato 5G a livello globale e che si trova a dover fronteggiare, come primo rivale, un gigante del calibro degli Stati Uniti.

Un mercato ricco di opportunità di business, che secondo la China Academy of Information and Communications Technology (CAICT) potrebbe arrivare a valere, entro il 2030, tra 1000 e 1.500 miliardi di dollari nella sola Cina.

Gli operatori nazionali che hanno avviato la realizzazione delle infrastrutture di base sono China Unicorn e China Mobile, che entrambe hanno iniziato i test in 40 città cinesi, seguite da China Telecoms in 17 città.

Shanghai si aspetta la piena copertura 5G entro la fine dell’anno prossimo, grazie all’attivazione di oltre 20 mila base station, per un investimento di circa 3 miliardi di dollari.

Pechino dalla fine di giugno 2019 ha contato l’installazione di 5.285 base station, secondo quanto riportato dall’Agenzia Xinhua, con l’obiettivo di terminare la copertura delle aree più importanti della città entro il 2022 (dai distretti commerciali a quelli industriali, dalla city finanziaria agli aeroporti e le stazioni dei treni e della metro, fino alle vie principali e i centri turistici), in occasione delle Olimpiadi invernali.

Nell’area del delta del fiume delle Perle, una delle più densamente abitate al mondo ed urbanizzate, si contano nove megalopoli cinesi (Canton, Foshan, Dongguan, Zhongshan, Huizhou, Jiangmen, Zhuhai, Zhaoqing, Shenzhen, oltre alle due regioni amministrative speciali di Hong Kong e Macao), che per la metà del secolo potrebbero contare più di 60 milioni di abitanti.

Qui, in una zona tra le più importanti per la crescita economica cinese e dell’intera Asia, saranno attivate più di 60 mila base station, sempre entro la fine del 2020.

Stime EY indicano in 576 milioni i cinesi che utilizzeranno la rete 5G entro il 2025, circa il 40% del totale mondiale. Nei prossimi sei anni, secondo l’agenzia Xinhua, la spesa in infrastrutture 5G in Cina toccherà i 150 miliardi di dollari (per il 4G ha speso circa 100 miliardi di dollari tra il 2013 ed il 2018).

Complessivamente, si attendono 5 milioni di base station in tutto il Paese entro il 2030.