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5G, il 2023 è stato un anno cruciale per le imprese. Anche in Italia

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Il 2023 è stato un anno fondamentale nel settore delle telecomunicazioni, con il completamento della standardizzazione di base del 5G.

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui..

Il 2023 è stato un anno fondamentale nel settore delle telecomunicazioni, con il completamento della standardizzazione di base del 5G.

Questo significa, anche, che mentre l’utente privato ha cominciato a rendersi conto dei benefici della nuova tecnologia, disponibile per sempre più offerte di telefonia mobile – per confrontarle e trovare quella giusta, basta consultare il comparatore di SOSTariffe.it – nel settore business tutti gli operatori hanno cominciato a fare le loro proposte per le aziende.

Ciò ha portato alla realizzazione delle prime offerte commerciali di reti private e non finanziate con fondi pubblici, spianando la strada per la creazione di un robusto ecosistema di domanda per il 5G.

Il mercato europeo del 5G, con i suoi 117 progetti, più della metà dei quali lanciati negli ultimi due anni, è abbastanza vivace anche da noi, con sette nuove iniziative avviate in Italia nel 2023.

Il futuro economico del 5G, tuttavia, si trova a un bivio, con previsioni che oscillano tra 1 e 2 miliardi di euro entro tre anni (la stima attesa è di 1,72 miliardi), in base alle politiche pubbliche, all’offerta dell’ecosistema e alla fiducia dei privati nell’investimento in tecnologia.

A tutto questo – un valore che potrebbe non sembrare eccessivamente alto, a prima vista – va però aggiunto il mercato di servizi a valore aggiunto, come l’IoT, l’analisi dei dati in tempo reale, la realtà virtuale e aumentata. A dirlo è anche la recente ricerca condotta dall’Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano.

L’importanza del tessuto economico

Secondo Giovanni Miragliotta, responsabile scientifico dell’Osservatorio 5G & Beyond, si può dire che il 5G sia finalmente uscito dalla sua fase embrionale. «Le imprese hanno compreso come il 5G sia la piattaforma con cui digitalizzare i processi operativi e sostenere la nuova automazione. Questo è dovuto anche al ridursi di alcuni alibi tecnologici, alle esperienze internazionali che si moltiplicano, e al progressivo chiarimento delle dimensioni di valore: ora l’ecosistema deve perfezionare le condizioni di offerta perché la domanda si possa sviluppare».

Di certo il cambiamento può attecchire solo dove il tessuto economico è favorevole, come rileva il direttore dell’Osservatorio, Marta Valsecchi: «Oggi, certamente, si nota che il 5G cresce più velocemente nei Paesi con un tessuto economico più forte e con tassi di digitalizzazione più elevati. In Italia, è importante che il Sistema economico nel complesso favorisca gli investimenti in digitalizzazione e che la filiera TLC strutturi un’offerta adeguata al nostro contesto produttivo».

Reti pubbliche e iniziative private

Il 5G è pertanto ormai una realtà per le imprese, che stanno iniziando a riconoscere il suo potenziale trasformativo per digitalizzare i processi operativi e sostenere l’automazione avanzata.

La riduzione di “alibi tecnologici“, insieme alle crescenti esperienze internazionali e alla definizione più chiara dei valori aggiunti del 5G, sta promuovendo un mercato in rapido sviluppo.

Per sostenere questa crescita, è necessario che l’ecosistema perfezioni le proprie offerte affinché la domanda possa espandersi.

Gli ostacoli, naturalmente, sono tutt’altro che completamente superati. In primo luogo, lo sviluppo delle reti pubbliche non sta tenendo il passo con le aspettative a causa di difficoltà economico-finanziarie che limitano gli investimenti degli operatori. Inoltre i progetti 5G si concentrano ancora troppo sull’infrastruttura di rete e non abbastanza sullo sviluppo di applicazioni innovative, una sfida diretta per il settore ICT.

Le decisioni del settore pubblico, sia a livello nazionale che europeo, avranno pertanto un impatto decisivo sull’accelerazione, o al contrario sulla frenata, dello sviluppo del mercato a seconda delle politiche adottate in materia di spettro, limiti elettromagnetici e incentivi.

L’analisi dell’Osservatorio del Politecnico di Milano rivela infatti che l’accessibilità allo spettro radio per il 5G è un fattore critico per lo sviluppo, in particolare in nazioni come il Regno Unito, gli USA e la Germania, dove le aziende hanno la possibilità di acquistare frequenze per uso interno senza l’intermediazione di operatori di telecomunicazione: un aspetto sta generando interessanti movimenti di mercato. La regolamentazione dello spettro, e quanto essa sia facilitante o restrittiva, gioca infatti un ruolo chiave nello sviluppo dei progetti MPN (reti private mobili).

Come vanno le cose in Europa e in USA

A livello globale, la crescita del 5G dipenderà anche dal rapporto tra i grandi cloud provider e gli operatori di telecomunicazioni: una collaborazione che potrebbe portare a offerte congiunte di edge cloud in Europa, o una concorrenza per offerte dirette di reti private, come già accade negli Stati Uniti. 

Ad oggi, il numero di progetti 5G nei 27 paesi dell’UE (più il Regno Unito) suggerisce un interesse crescente per la nuova tecnologia; va segnalato che la maggioranza di questi progetti è concentrata nel settore manifatturiero e logistico, dove il 5G offre una copertura affidabile e performante.

Nell’UE, il totale è di 92 iniziative di MPN, con 26 di queste che hanno preso il via solo nel 2023. Germania e Finlandia si distinguono per il numero di progetti implementati. Se si espande l’osservazione al Regno Unito, il totale europeo arriva fino ai citati 117 progetti.

Negli Stati Uniti sono stati registrati 43 progetti MPN, ma considerando la normativa favorevole e le strategie commerciali aggressive degli Hyperscaler è probabile che vi siano molti altri progetti non ancora resi pubblici.

I segreti del successo per le aziende

Ma perché il 5G è così importante per le imprese? Per prima cosa, i concorrenti nell’ambito delle tecnologie wireless  – LoRaWAN, WMBUS e il classico WiFi – sempre più di rado riescono a incontrare le complesse esigenze operative di certe aziende, man mano che queste digitalizzano sempre più processi e la quantità di dati è semplicemente imparagonabile a quella di pochi anni fa. I

l 5G riveste quindi il ruolo di aggiunta significativa all’attuale panorama tecnologico, specialmente in ambienti dove la copertura geografica è frammentata. Qui il 5G si distingue per la sua maggiore affidabilità rispetto al WiFi, grazie a minori distorsioni del segnale e a un livello di servizio superiore.

Per quanto riguarda le aree di maggiore estensione, si rivela particolarmente efficace l’adozione di approcci ibridi che integrano reti private con quelle pubbliche, massimizzando così la copertura e la resilienza.

Ma in ambiti dove è richiesta un’affidabilità senza compromessi e una copertura universale, come nel caso delle applicazioni legate alla mobilità avanzata, il 5G è senza rivali.