L'incontro

5G e frequenze, Luigi Di Maio lancia il tavolo TV 4.0 ‘La prossima Netflix potrebbe essere italiana’

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Insediato il tavolo del Mise per accelerare la trasformazione digitale del comparto radiotelevisivo nazionale: Di Maio, “Le frequenze sono infatti uno degli asset fondamentali e indispensabile per lo sviluppo del 5G, la prossima “Netflix” può essere italiana se sviluppiamo a casa nostra le piattaforme del futuro”.

Investire in nuove tecnologie, sevizi e prodotti è la strada giusta per accelerare la trasformazione digitale nel nostro Paese, anche nel settore radiotelevisivo. Stamattina, il Ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, ha presieduto, presso il Salone degli Arazzi del Ministero, il “Tavolo TV 4.0” con i rappresentanti delle Istituzioni competenti in materia, gli operatori televisivi e le associazioni di categoria.

Scopo dell’iniziativa, ha precisato Di Maio in una nota ministeriale, è “accompagnare il processo di transizione digitale del sistema radiotelevisivo, coordinando le attività di rilascio della banda 700MHz per assicurare che il trasferimento delle frequenze avvenga senza ritardi rispetto alle scadenze stabilite e per garantire un uso efficiente dello spettro radioelettrico”.

La nascita del “Tavolo TV 4.0” è stata accolta positivamente dagli operatori del settore, che avevano manifestato l’esigenza di un maggior coinvolgimento nel processo di transizione digitale.

Siamo pronti a valutare interventi correttivi e/o integrativi della normativa di settore anche al fine di garantire la riorganizzazione e la competitività del sistema radiotelevisivo digitale terrestre”, ha precisato il Ministro.

Le frequenze sono infatti uno degli asset fondamentali e indispensabile per lo sviluppo del 5G”.

Dall’incontro è emersa, inoltre, la volontà di giungere nel breve tempo a riflessioni e proposte utili a trasformare “tutti insieme” il mercato televisivo: “È tempo che in Italia si inizi ad anticipare il futuro e a fare investimenti che vanno nell’ottica delle nuove tecnologie: la prossima “Netflix” può essere italiana se sviluppiamo a casa nostra le piattaforme del futuro”, ha dichiarato Di Maio.

Come annunciato a fine agosto con un decreto del Ministero dello Sviluppo, al Tavolo hanno preso parte gran parte delle realtà del settore radiotelevisivo nazionale, tra cui Rai, Agcom, RTI, Elettronica Industriale, Sky, Aeranti Corallo, ANIE, Aires, Cairo, Anitec-Assinform, Andec, Coordinamento nazionali televisioni (CNT) e FUB con il presidente Antonio Sassano.

Da decreto, il Tavolo avrà diverse funzioni, tra cui: coordinare e dare impulso alle iniziative necessarie per la liberazione della banda 700MHz; suggerire al Governo e all’autorità iniziative legislative, amministrative e regolamentari utili al raggiungimento dell’obiettivo; suggerire infine iniziative e attività idonee a favorire la trasformazione digitale del settore televisivo.