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5G, De Vecchis (Huawei): “Pressioni Usa? Offriamo test a Roma sul codice sorgente”

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Presentato a Roma il centro in cui aziende e Pa italiane possono testare con propri tool il codice sorgente 5G di Huawei. L’azienda cinese intende investire sul nuovo center “1-1,5 milioni di euro l’anno”.

Apriamo la nostra pancia, ci facciamo ‘vivisezionare’ e facciamo analizzare, siamo un’eccezione, il nostro codice sorgente sul 5G”, così il presidente di Huawei Italia, Luigi De Vecchis, ha presentato, nella conferenza stampa online, il cybersecurity&trasparency center a Roma, che sarà operativo a settembre 2021. L’azienda di telecomunicazioni cinese ha già aperto le porte nel resto del mondo ad altri 6 centri per la trasparenza nella cybersecurity, il penultimo a nascere quello di Bruxelles.

Huawei e la cybersecurity

Rispondiamo con la tecnologia alle pressioni Usa e continueremo ad investire in Italia”, ha aggiunto De Vecchis, che con il sorriso rivela sia stata solo “una coincidenza, ci stiamo lavorando da molto tempo” l’inaugurazione del centro a Roma nel giorno in cui il segretario di Stato Usa Mike Pompeo è nel nostro Paese per cercare di influenzare il Governo italiano sulla scelta degli operatori delle reti 5G con l’obiettivo di contrastare Huawei, perché competitor principale da superare nella supremazia tecnologica. 

“Con l’annuncio di oggi, miriamo a fornire un ambiente costruttivo in cui dimostrare il nostro spirito di apertura, collaborazione e trasparenza per costruire un’Italia digitale”, ha concluso Luigi De Vecchis, presidente di Huawei Italia.

Huawei_cybersecurity&trasparency center di Roma

Alla domanda di Key4biz su cosa avviene, tecnicamente, nel cybersecurity&trasparency center a Roma per testare i software dell’azienda, Giuseppe Pignari, Cyber Security Officer Huawei Italia, ha spiegato “Apriamo il codice sorgente del nostro 5G core e 5G RAN, rispetto al tradizionale approccio blackbox. I clienti, partner, istituzioni e governo italiani possono conoscere meglio e analizzare il codice sorgente con propri tool per verificare vulnerabilità ed eventuali backdoor, di cui non troveranno tracce, perché non esistono”. In questo modo si consentirà all’agenzie governative, tecnici esperti, associazioni di settore ed enti di standardizzazione di eseguire ulteriori verifiche come la revisione del codice sorgente e il controllo dei progetti hardware.

Inoltre, Pignari ha annunciato l’intenzione di Huawei di investire nel centro inaugurato oggi a Roma “1-1,5 milioni di euro l’anno”.

Infine, Pietro Guindani, presidente di Asstel, si è detto fiducioso nel continuare “l’attività di dialogo tra gli operatori e il Governo per coniugare l’esigenza di sicurezza nazionale con l’efficacia e l’efficienza delle reti 5G”. 

“Il dialogo”, ha concluso Guindani, “deve essere tecnico ed aperto a tutti gli operatori presenti in Italia”.

Il centro per la trasparenza nella cybersecurity di Huawei a Roma, tutti i dettagli

Il Centro italiano di Huawei, che si aggiunge a quelli già operativi di Banbury, nel Regno Unito, Bonn, Dubai, Toronto, Shenzhen e Bruxelles, fornirà ai clienti potenziali una piattaforma per comunicazioni di sicurezza, collaborazione e innovazione sugli standard di sicurezza e i meccanismi di verifica, consentendo ai nostri clienti di eseguire verifiche di sicurezza e testare le apparecchiature Huawei.

Il Cyber Security and Transparency Centre, da settembre 2021, si concentrerà su tre aree principali.

Conoscenza

Il Centro illustrerà le pratiche di cyber security end-to-end adottate da Huawei per la sicurezza e la privacy, dalle strategie alla catena di approvvigionamento, alla Ricerca e Sviluppo, fino ai prodotti e soluzioni. Fornirà ai clienti l’opportunità di sperimentare le nuove tecnologie e le relative sfide di cyber ​​security. Inoltre sarà disponibile una struttura in cui saranno realizzati workshop, corsi di formazione ed eventi.

Cooperazione

Huawei collaborerà con i partner del settore per studiare e promuovere lo sviluppo di standard di sicurezza e meccanismi di verifica, al fine di facilitare l’innovazione tecnologica nel campo della sicurezza informatica in tutto il settore. Il Centro inoltre si preoccuperà di recepire le richieste in termini di requisiti di sicurezza provenienti dal governo italiano, dai clienti e dal settore, al fine di fornire migliori soluzioni e contribuire allo sviluppo del settore e dell’ecosistema della sicurezza italiani.

Verifica e test

Il Centro di trasparenza per la sicurezza informatica di Huawei sarà aperto ai clienti e alle organizzazioni governative e indipendenti impegnate nei test, che saranno invitati a eseguire verifiche di sicurezza imparziali e indipendenti secondo gli standard e le best practice di cyber security riconosciuti dal settore. I Centri Huawei sono dotati di ambienti di collaudo dedicati per fornire ai clienti e alle terze parti i prodotti Huawei, il software, la documentazione tecnica, gli strumenti di collaudo e il supporto tecnico necessari.