Ericsson Mobility Report

5G, continua la crescita globale. India e Cina in prima linea. Europa indietro

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Secondo l’Ericsson Mobility Report, nel 2023 arriveremo a 1,5 miliardi di abbonati 5G a livello globale. India, Cina, Usa e Corea trainano il mercato. Andrea Missori: ‘Europa e Italia non restino indietro, 5g occasione di crescita economica. Spingere di più sull’FWA come integrazione della fibra’.

Gli abbonamenti al 5G crescono in ogni parte del mondo e si stima che raggiungeranno 1,5 miliardi entro la fine del 2023. La parte del leone la sta facendo l’India, che accanto alla Cina registra il tasso di crescita maggiore. Continua la crescita dei ricavi nei principali mercati in cui è ampiamente diffuso il 5G con una percentuale superiore al 20% di copertura. Il 5G stimola il lancio sul mercato di nuove offerte di telefonia mobile. E’ quanto emerge dall’Ericsson Mobility Report (scarica il PDF), presentato oggi dalla società svedese. Usa, Cina, Corea del Sud e India stanno correndo e per non perdere la corsa globale al nuovo standard, che garantirà una vera rivoluzione soprattutto in ambito aziendale, è necessario che l’Europa, e con essa l’Italia, recuperi terreno.

Intervista a Andrea Missori, ad di Ericsson Italia e Head of Customer Unit South East Mediterranenan and Eurasia

Gli operatori investono

Nonostante le sfide geopolitiche e il rallentamento macroeconomico di alcuni mercati, gli operatori continuano a investire nel 5G.

Gli abbonamenti al 5G sono in aumento in ogni regione del mondo e si prevede che raggiungeranno la cifra totale di 1,5 miliardi entro la fine del 2023. Il traffico dati della rete mobile globale continua a crescere e si prevede che l’utilizzo medio mensile per smartphone supererà i 20 GB entro la fine del 2023. “L’Europa occidentale ad oggi è il fanalino di coda, con una penetrazione di appena il 13% – ha detto Riccardo Mascolo, Direttore Strategia e 5G per le Industrie, Ericsson Italia – un parametro che entro il 2028 crescerà all’88% nel 2028”. Ma c’è da dire che la Cina, ad esempio, è già oggi al 90% di copertura e può contare su mille aziende che lavorano sul versante delle applicazioni aziendali.

Riccardo Mascolo, Direttore Strategia e 5G per le Industrie, Ericsson Italia

Mercato indiano in forte crescita

Dopo il lancio dei servizi 5G nell’agosto 2022, il grande mercato indiano sta vivendo una stagione di imponenti implementazioni del nuovo standard nell’ambito dell’iniziativa Digital India.

Alla fine del 2022, sono circa 10 milioni gli abbonamenti al 5G In India e si stima che rappresenteranno circa il 57% degli abbonamenti di telefonia mobile nel Paese entro la fine del 2028, rendendola la regione con la crescita più rapida a livello globale.

La diffusione degli abbonamenti 5G in Nord America è stata più forte di quanto previsto nelle precedenti edizioni. Alla fine del 2022, il Nord America ha infatti registrato la più alta penetrazione di abbonamenti 5G a livello globale, con il 41%.

5G: Missori (Ericsson), ‘in Italia e Europa sta perdendo colpi’

 “L’Italia è stata un faro nelle telecomunicazioni, pensiamo che qui è stato inventato il pre-pagato e quindi dispiace nel vedere che oggi sul 5G sta perdendo colpi, così come l’Europa”. Lo ha detto Andrea Missori, l’ad di Ericsson Italia, e Head of Customer Unit South East Mediterranenan and Eurasia alla presentazione del Mobility Report sul 5G oggi a Roma. Una tecnologia che oggi vede in prima fila l’India e procedere a grandi passi Cina, Corea e Usa.

“Se non ci diamo da fare per far avanzare il 5G tanto più rimarremo indietro negli investimenti, il che vuol dire ritardi nella tecnologia che creerà manifattura 4.0, darà una spinta all’industria agroalimentare e ai porti intelligenti, solo per dire alcuni settori” dice l’Ad. Missori concorda sostanzialmente con le difficoltà per il progresso del 5G che sono state individuate dagli operatori per il settore: non è riconosciuto come energivoro, non ha agevolazioni fiscali sui prodotti, è stato reso a tavolino “troppo competitivo, con 5 operatori mobili più quelli mobili virtuali che in Italia” hanno 4 milioni di utenti. Senza contare i costi per le frequenze pagate alle aste.

L’Italia nel 2021 era ad una copertura di appena il 7,1% di 5G, ora siamo al 13%, ma la copertura del 5G standalone deve ancora cominciare.  

Più 5G significa più ricavi per le Telco

Il rapporto rivela anche una continua crescita dei ricavi nei principali mercati 5G. Fredrik Jejdling, Executive Vice President e Head of Networks di Ericsson, afferma: “Il 5G ha superato il miliardo di abbonamenti nel mondo, generando anche una crescita positiva dei ricavi per gli operatori che operano nei mercati più avanzati. Vediamo un forte legame tra l’aumento degli abbonamenti al 5G e i ricavi derivanti dai servizi offerti. Negli ultimi due anni, l’introduzione dei servizi 5G nei primi venti mercati al mondo ha comportato un aumento dei ricavi del 7%. Questa tendenza dimostra il crescente valore del 5G, a vantaggio sia degli utenti che degli operatori”. “Fra questi mercati purtroppo non c’è l’Italia, dove quella delle Tlc è l’unica industria in deflazione”.

In questo contesto, è chiaro che il 5G potrebbe essere un grosso aiuto per la ripesa della industry., ma servono gli investimenti per realizzare le reti. “Il Return on Assets del 5G è del 2 0 3%, non troppo elevato se confrontato ad esempio con quello dei Cloud Provider pari al 17-18%”, dice Mascolo. C’è da dire, però, che senza reti 5G nemmeno il Cloud è interamente fattibile e per questo la priorità degli investimenti deve restare sulle reti.  Tanto più che il 5G è una tecnologia “metaverse compatibile”, aggiunge Mascolo, gli OTT vogliono lanciare applicazioni di questo tipo ma servono le reti per veicolarle.

Reti locali 5G

In questo contesto, cominciano ad emergere anche i primi esempi di reti locali 5G, come quella realizzata a Londra in occasione dell’incoronazione del re Carlo III in ambito broadcast. Esempi del genere sono allo studio anche per altri tipi di eventi, come le partite di calcio allo stadio o i gran premi automobilistici di Formula 1, con servizi ad hoc per gli spettatori che siedono per ore sugli spalti del circuito.

Occasione Giubileo nel 2025

Infine, una speranza e un auspicio di Missori è che si possano sfruttare tutte le potenzialità del 5G in occasione del Giubileo che si terrà nel 2025.  Il Giubileo a Roma potrebbe rappresentare il prossimo banco di prova per il 5G in qualità di “evento mondiale”. E quindi, prosegue l’Ad del gigante svedese delle tlc in Italia, “dobbiamo venderlo. Di qui il mio stimolo a tutti, da operatori a governo: sarà un evento trasmesso, fruito, avremo turismo” e si potrebbero mettere “tutti gli use-case di cui sentiamo parlare da anni in un unico punto e in un unico momento, nella città più bella del mondo”.

FWA grandi potenzialità complementari alla fibra    

Una tecnologia wireless che sta crescendo molto a livello globale e che potrebbe avere un ruolo molto importante per la copertura ultrabroadband in Italia è l’FWA (Fixed Wireless Access). “In Italia, il paese degli ottomila comuni, l’FWA ha molto senso – ha detto Missori – è un ottimo complemento per portare connettività in zone rurali e fuori mano e garantisce un servizio alternativo alla fibra”. Per l’ad di Ericsson Italia, l’FWA può essere la soluzione giusta ad esempio per coprire le aree bianchissime del paese, anche se il grosso dei fondi del PNRR sono andati alla fibra: “Una scelta che il Governo è ancora in tempo per rivedere”, ha detto l’ad. Insomma, no al dogmatismo sulla fibra e apertura verso altre soluzioni wireless, pur considerando che il backhauling serve comunque. La vera domanda è “quanto capillare la dobbiamo fare la fibra?”, chiede Missori.

5G non sostitutivo del 4G

In linea di principio, c’è da dire che il 5G non è sostitutivo del 4G, che anzi continuerà a crescere e a funzionare ancora a lungo.

A livello globale, sono circa 240 gli operatori che hanno lanciato servizi commerciali 5G e circa 35 coloro che hanno implementato reti 5G standalone (SA). I servizi 5G più comuni, destinati ai consumatori finali, sono la banda larga mobile avanzata (eMBB), il fixed wireless access (FWA), il gaming e alcuni servizi basati su AR/VR, come la didattica a distanza.

Offerte sempre più bundle

Il rapporto rivela inoltre che il 5G stimola anche il modo in cui gli operatori confezionano le loro nuove offerte di tipo mobile. È sempre più comune ad esempio l’offerta di bundle con vari servizi di intrattenimento, come la televisione, lo streaming musicale o le piattaforme di cloud gaming. Circa il 58% degli operatori 5G lo fa già, secondo diverse formule.

Più di 100 operatori, ossia circa il 40% del totale di fornitori di servizi FWA, offrono attualmente il Fixed Wireless Access su rete 5G. L’FWA è in forte crescita in termini di:

  • Numero di operatori mobili che offrono FWA
  • Percentuale di quelli che offrono FWA su 5G
  • Percentuale di operatori con tariffe basate sulla velocità
  • Quantità di traffico dati gestito, con l’aumento sia del numero di connessioni che del volume di traffico per singola connessione.

Si stima che entro il 2028 l’80% delle connessioni FWA sarà su rete 5G.