Il Rapporto

5G cities: sono 1.947 le città connesse, 65 in Italia. Crescono i sistemi SA e Open RAN

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Pubblicata la sesta edizione del Rapporto “The state of 5G” sull’ecosistema del nuovo standard di rete mobile che a livello mondiale sta continuando a crescere, soprattutto in Cina, Stati Uniti e le Filippine. Il nostro Paese occupa la settima posizione. Fondamentali però per il futuro i sistemi stand-alone e Open RAN.

La mappa delle città connesse in 5G in tutto il mondo

Alla fine di gennaio 2022, le città connesse in 5G in tutto il mondo sono state 1.947. Negli ultimi 12 mesi se ne sono aggiunte altre 635, secondo il nuovo Rapporto Viavi dal titolo “The state of 5G”, in 72 Paesi di tutto il pianeta.

A livello geografico, grazie al nuovo standard di rete mobile le città più connesse si trovano in Cina, ben 365 5G cities, e negli Stati Uniti, che ne contano 296. Interessante la terza posizione, occupata dalle Filippine, che hanno registrato 98 città connesse alla rete 5G.

Il resto della classifica vede al quarto posto la Corea del Sud, con 85 5G cities, quindi il Canda, che ne raccoglie 84, la Spagna, con 71, l’Italia con 65, la Germania con 58, quindi il Regno Unito con 57 e l’Arabia Saudita con 48.

Centralità del 5G SA e dell’Open RAN per il futuro di questa tecnologia

Ad oggi, si legge nel commento ai dati, la maggior parte di queste reti sono non stand-alone (SA), il che significa che hanno bisogno di appoggiarsi all’infrastruttura 4G preesistente (se presente).

Nel mondo, attualmente, esistono solo 26 reti SA (stand alone).

Secondo molti esperti il nuovo standard inizierà davvero ad offrire vantaggi economici in termini di monetizzazione della tecnologia solo quando si avranno un numero sufficiente di reti 5G SA.

In crescita, anche se modesta, anche l’ecosistema Open RAN, che sta per Open Radio Access Network, cioè la rete di accesso radio aperta. Secondo il documento a marzo 2022 sarebbero 64 gli operatori che hanno annunciato lo sviluppo di reti Open RAN, di cui 23 hanno dichiarato piani concreti di implementazione di queste reti, mentre altri 34 sono in fase di prova e sette circa sono in fase pre-trial.

Il vero passo in avanti di questa tecnologia arriverà solo con il rafforzamento delle reti, che potrà essere ottenuto esclusivamente con i sistemi SA e con l’Open RAN, che nei prossimi mesi dovrebbe raggiungere il livello di standard de facto”, ha commentato Sameh Yamany, CTO di Viavi Solutions.

Benefici 5G, dove finiscono oggi valore e guadagni?

La vecchia tecnologia 4G consente 100mila connessioni attive per chilometro quadrato. Con una connessione 5G, quel numero salta a un milione, superando di gran lunga il numero di potenziali clienti al dettaglio: il che significa che in realtà stiamo parlando di Machine to machine.

Pensando a ritroso al 4G, gran parte del valore e dei guadagni sono finiti alle aziende della Silicon Valley e le telco se lo ricordano bene. E’ per questo l’obiettivo della industry delle Tlc è catturare il massimo dei benefici e del valore derivanti dalle nuove reti 5G.

Le grandi telco europee ritengono che soltanto con un forte sostegno all’Open RAN “l’Europa potrà continuare ad assicurarsi un ruolo centrale nello sviluppo del 5G e in futuro del 6G, come precisato in un appello pubblico a Bruxelles.

Soltanto architetture di rete aperte ed intelligenti consentiranno, secondo le telco Ue, di raggiungere gli obiettivi di copertura 5G previsti dall’agenda 2030.

La stima per i prossimi anni, infine, vede gli investimenti in smart city quasi raddoppiare, passando dai 221,1 miliardi di dollari del 2019 ai 442,5 miliardi di dollari attesi entro la fine del 2030.

Di fatto, i driver del settore saranno tre principalmente: reti 5G, intelligenza artificiale e Internet of Things (IoT).