Il dibattito

5G, bocciate alla Camera tutte le mozioni che chiedevano lo stop. Caos in Aula

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Approvata la mozione della maggioranza che impegna il Governo a proseguire con l'approfondimento degli studi e delle ricerche sull'elettromagnetismo. Polemiche dal Gruppo Misto che aveva proposto lo stop alla sperimentazione.

Alla fine è arrivato l’ok dell’Aula della Camera alla mozione di maggioranza sulle iniziative per la tutela della salute sui campi elettromagnetici prodotti dal 5G. Ma secondo i deputati del Gruppo Misto, che avevano presentato la mozione respinta per bloccare la sperimentazione del 5G in tutto il paese, “c’è stato un vero e proprio cambio di posizione da parte del Governo che in un primo momento ha accolto tutti gli impegni da noi proposti ed alcune premesse tra cui la valutazione della moratoria e poi, a seguito di indegne pressioni da parte di alcuni parlamentari di Pd e M5S, ha cambiato totalmente parere”.

Qui il link al video di Radio Radicale Mozioni sulla tutela della salute in relazione a radiofrequenze e tecnologia 5G (parere del Governo, votazioni) 6° file della seduta minuto 1,55”.

Il testo approvato alla Camera

Il testo approvato ieri a Montecitorio su proposta di M5S e Pd impegna il governo, fra l’altro, “a proseguire con l’approfondimento degli studi e delle ricerche sull’elettromagnetismo, con riferimento alle tecnologie di comunicazione radio e non solo 5G, accompagnando le riforme normative necessarie con adeguate iniziative istituzionali di comunicazione volte a soddisfare le esigenze di informazione chiara ed esaustiva per l’opinione pubblica; a garantire un monitoraggio costante e continuativo da parte del Comitato interministeriale per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico; a tener conto dello sviluppo tecnologico in atto nel settore delle telecomunicazioni e delle opportunità di crescita e competitività che tale sviluppo offre al Paese”. 

Il governo è quindi impegnato “ad adoperarsi nelle sedi più opportune, facendo ove necessario ricorso a iniziative di tipo legislativo per rivedere e migliorare l’impianto normativo alla base della realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali di rete mobile, perseguendo l’obiettivo di una maggiore omogeneità e semplificazione normativa a livello locale”.

Tutte respinte, invece, le mozioni che chiedevano la sospensione del 5G in Italia.

Mozioni sulla tutela della salute in relazione a radiofrequenze e tecnologia 5G (parere del Governo, votazioni). Il video integrale a partire dal6° file della seduta minuto 1,55”.

5G, per M5S grandi potenzialità per migliorare qualità vita dei cittadini

“Il 5G è una tecnologia dalle grandi potenzialità che potrà essere applicata in diversi settori, dalla medicina ai trasporti, passando per l’istruzione, l’agricoltura e anche la pubblica amministrazione. Sempre per migliorare la vita dei cittadini. Ed è quello che vogliamo fare nel modo più sicuro possibile”. Così Emanuele Scagliusi e Davide Serritella, deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Trasporti alla Camera, in merito alla votazione sulla mozione per il 5G.

5G, Bruno Bossio (Pd): nuove tecnologie straordinaria occasione crescita

“Con l’approvazione della mozione a firma Pd e delle altre forze di maggioranza, il Parlamento impegna il governo a proseguire nello sviluppo della tecnologia straordinaria occasione di crescita in tutti gli ambiti della vita quotidiana, dalla sanità alle imprese, dalla sicurezza alla velocità di connessione. In base a questo atto di indirizzo, il governo sarà chiamato a rimuovere gli ostacoli allo sviluppo tecnologico e del 5G e al tempo stesso di garantire la massima sicurezza attraverso un costante monitoraggio supportato da adeguate iniziative istituzionali di comunicazione, volte a soddisfare una oggettiva esigenza di informazione chiara ed esaustiva da parte dei cittadini”. Così la deputata del Pd, Enza Bruno Bossio.

“Il governo – aggiunge la parlamentare dem – deve tener conto dello sviluppo tecnologico in atto nel settore delle comunicazioni e delle opportunità di crescita e adoperarsi nelle sedi più opportune facendo anche ricorso a interventi di tipo legislativo per rivedere e migliorare l’impianto normativo alla base della realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione. Il Pd si fa carico della giusta esigenza di coniugare sviluppo e sicurezza: l’approvazione della mozione di maggioranza può consentire al nostro Paese di essere in prima fila nello sviluppo di questa importantissima tecnologia che apre prospettive straordinarie di sviluppo”.

 

Cunial (Gruppo Misto) presenta mozione, stop sperimentazione 5G sugli italiani

“Con la mozione presentata insieme ai colleghi abbiamo chiesto al Governo di adottare iniziative per sospendere qualsiasi forma di sperimentazione tecnologica del 5G nelle città italiane, in attesa della produzione di sufficienti evidenze scientifiche che ne giudichino l’innocuità. Evidenze scientifiche indipendenti e scevre da conflitti d’interesse, che già oggi sono in corso e, addirittura, sono state pubblicate, ma che per nulla sono state considerate da quest’aula”. Così la deputata del Gruppo Misto Sara Cunial che ha presentato una mozione alla Camera sul 5G.

“Come abbiamo potuto tristemente accertare – continua Cunial – il Report dell’Istituto Superiore di Sanità portato in Parlamento come verità assoluta non è altro che un documento impregnato di interessi di parte che nulla hanno a che fare con gli interessi dei cittadini italiani. Non c’è dignità né autorevolezza in questa scienza del profitto. Troppe volte in nome del progresso la tecnologia è stata pretesto per sostenere la salute dei mercati a scapito di quella degli esseri viventi. Come dimenticare i casi di amianto, pvc, pfas, nicotina, ddt, glifosato, cromo? Tutte sostanze avallate da studi di parte e da politici irresponsabili e venduti. Come recentemente ha dichiarato anche la Corte di Cassazione sia civile che penale dare più valore alla letteratura scientifica indipendente rispetto a quella inquinata da conflitti con le aziende è una necessità non più rimandabile. Con questa mozione non si chiede altro – spiega – che sia data la possibilità a chi fa ricerca libera e seria, di portare a termine il proprio lavoro. E che siano attuati quei principi costituzionali e garantite quelle leggi che impongono di far prevalere la salute pubblica sul guadagno di soggetti privati”.

“Ad oggi già 51 Comuni d’Italia stanno agendo attraverso delibere, mozioni, ordinanze urgenti e contingibili per fermare il 5G e assicurare il rispetto della normativa nazionale ed europea. Anche l’Austria, Cipro, Malta, e la Spagna, stanno andando nella stessa direzione, in difesa dei diritti delle persone, dell’ambiente e del paesaggio. Ma mentre amministrazioni locali e interi Stati si stanno impegnando su questo fronte – prosegue Cunial – numerosi colleghi hanno deciso di disattendere alle proprie responsabilità presentando una mozione grondante di indulgenza e favoritismo nei confronti delle multinazionali del settore. L’ennesima dimostrazione – conclude Cunial – di come si possa svendere la nostra salute, l’ambiente, i beni comuni di proprietà del popolo italiano, di cui anche l’etere fa parte, e trasformare il territorio in una gabbia per cavie, per soldi, potere e interessi di lobby”.

 5G, Capitanio (Lega): Governo getta la maschera, lo dovrà spiegare

“La clamorosa decisione del governo di rimettersi all’aula sulla mozione che chiede di fermare qualsiasi forma di sperimentazione del 5G nelle città italiane è di una gravità inaudita, uno schiaffo alle società che hanno investito 6,5 miliardi nel futuro del nostro paese e allo stesso tempo un favore ai competitor mondiali. Assistiamo con stupore a un pericoloso ritorno alla tentazione delle scie chimiche che il governo dovrà spiegare agli industriali, alle imprese, al mondo dell’istruzione e a quello della mobilità sostenibile. La Lega proseguirà il suo lavoro per lo sviluppo consapevole sostenibile e non impattante del 5G, in attesa di tornare il prima possibile al governo di questo paese che non merita posizioni medievali”. Così Massimiliano Capitanio, deputato della Lega e componente della Commissione Telecomunicazioni alla Camera, intervenendo in merito alla discussione sulle mozioni concernenti le iniziative volte alla tutela della salute in relazione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza con particolare riferimento alla tecnologia 5G.

Mozione 5G, deputati Misto: vergognoso ciò che è accaduto alla Camera

“Quello che è accaduto alla Camera durante la votazione sulla mozione sul 5G è una vergogna. Subito dopo una concitata riunione di maggioranza, c’è stato un vero e proprio cambio di posizione da parte del Governo che in un primo momento ha accolto tutti gli impegni da noi proposti ed alcune premesse tra cui la valutazione della moratoria e poi, a seguito di indegne pressioni da parte di alcuni parlamentari di Pd e M5S, ha cambiato totalmente parere”. Ad affermarlo sono Sara Cunial, Gloria Vizzini, Veronica Giannone, Silvia Benedetti deputate del gruppo Misto e firmatarie della mozione sul 5G in discussione ieri alla Camera e alla fine bocciata. “Quando ci siamo avvicinate per poter parlare alla sottosegretaria Sandra Zampa, ci è stato proibito da una parte del Pd e una parte del M5S – continuano – che erano lì a far pressione sulla sottosegretaria stessa, da subito molto sensibile ai contenuti della mozione”.

“Tutto cio’ e’ inaudito, cosi’ com’e’ inconcepibile l’atteggiamento che ha avuto la maggioranza nei confronti dei colleghi del Parlamento. Certamente – aggiungono – vista la competenza e la sensibilità sul tema, la sottosegretaria Zampa sarà un degno interlocutore per tutti coloro, cittadini e amministratori locali, che si stanno battendo su questo fronte per tutelare innanzitutto la salute dei cittadini. Era quello che si chiedeva con questa mozione. Mettere al primo posto le vita delle persone, prima di un fantomatico progresso e degli interessi di lobby, multinazionali e investitori, come invece altre forza politiche hanno preferito fare. La storia si ripete e ancora una volta in nome del progresso la tecnologia è stata pretesto per sostenere la salute dei mercati a scapito di quella degli esseri viventi. Amianto, Pvc, Pfas, nicotina, Ddt, glifosato, oggi veri e propri crimini contro l’umanità, un tempo emblema di quel progresso avallato da una scienza irresponsabile e venduta, a quanto pare non c’hanno insegnato nulla. Le evidenze già ora ci sono. Olle Johansson, neuroscienziato del Karolinska Institutet (che assegna il premio Nobel per la fisiologia e la medicina) ha affermato che la prova del danno causato dai campi elettromagnetici a radiofrequenza ‘e’ schiacciante’, mentre il dottor Ronald Powell, fisico laureato ad Harvard che ha lavorato presso la National Science Foundation e l’Istituto nazionale degli standard e della tecnologia, che condivide preoccupazioni simili riguardo al potenziale danno diffuso dalle radiazioni a radiofrequenza. Di questo e di molto altro i parlamentari sono stati messi a conoscenza. Oggi – concludono – avevamo l’occasione di cambiare paradigma. Di restituire autorevolezza e dignità alla scienza e rimettere la vita al primo posto. Questa era la nostra responsabilità come parlamentari, come cittadini e come esseri umani. Una responsabilità nuovamente disattesa”.