Key4biz

5G, avviata procedura per assegnazione frequenze 2.3 GHz, c’è tempo fino al 31 gennaio

INSTALLAZIONE RADIO 5G TECNICO TECNICI SPECIALIZZATI TELECOMUNICAZIONI BANDA LARGA ANTENNA ANTENNE

Rete mobile, si assegnano le frequenze in alcune province italiane. Ecco la procedura

Il ministero delle Imprese e del made in Italy ha lanciato un avviso per raccogliere manifestazioni di interesse sull’assegnazione temporanea di diritti d’uso di frequenze nella banda 2.3 GHz (2300-2400 MHz), rivolta a operatori di rete mobile (MNO) in specifiche province italiane. Ù

La scadenza per le istanze è fissata al 31 gennaio 2026, con l’obiettivo di ottimizzare l’uso dello spettro radio in un contesto competitivo e trasparente.
Le province coinvolte sono Milano (fino a 25 MHz disponibili, es. 2335-2360), Monza-Brianza (30 MHz, es. 2300-2330), Bologna (30 MHz, es. 2330-2360), Roma (15 MHz, es. 2315-2330), Napoli (50 MHz, es. 2300-2350) e Palermo (25 MHz, es. 2315-2340).​

L’invito a manifestare interesse

L’avviso, emanato dalla Direzione Generale per il Digitale e le Telecomunicazioni in collaborazione con l’Istituto Superiore delle Comunicazioni, prevede l’assegnazione di diritti d’uso delle frequenze fino a 20 MHz per provincia, in blocchi da 5 MHz accorpabili secondo la decisione CEPT ECCDEC(14)02.

Le frequenze saranno usate esclusivamente per servizi MFCN (Mobile/Fixed Communications Network), con durata fino al 31 dicembre 2029 e possibilità di revoca anticipata in caso di modifiche al Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze (PNRF).

Il contributo è fissato a 122.674,907 euro per MHz/anno, parametrato alla popolazione interessata, senza impatto sui limiti nazionali di spettro per operatore.​

Il 5G e la banda 2.3 GHz

Le frequenze in questione riguardano la rete 5G: la banda 2.3 GHz rientra negli spettri mid-band ideali per 5G NR, offrendo un equilibrio tra copertura e capacità, simile alla n40 (2300 MHz) usata globalmente per alta velocità e bassa latenza.

In Italia, questa banda supporta l’espansione delle reti mobili oltre le bande già assegnate come 3.5 GHz (n78) e 700 MHz (n28), rispondendo a esigenze di densificazione urbana in aree ad alta domanda.​​

Le istanze vanno inviate via PEC a dgtelpec.mimit.gov.it con oggetto “Assegnazione temporanea banda 2.3 GHz“, dando priorità ai principi di concorrenza, non discriminazione e beneficio per i consumatori. Il Ministero potrà non procedere se non compatibile con tali criteri.​​

Exit mobile version