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5G al bivio: business potenziale da 3mila miliardi (ma serve investire)

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La industry delle Tlc chiamata a investire in maniera massiccia per porre le basi della nuova era dell’Internet of Things. Ma il successo non è scontato.

Il 5G sarà una grande “rivoluzione” che permetterà di raggiungere nuove vette di velocità della rete, ma prima di allora la strada verso il nuovo paradigma del wireless è lastricato di ostacoli perché impone a tutti gli stakeholder della industry livelli mai visti prima di cooperazione. Questo in sintesi il messaggio che arriva dal Mobile World Congress di Barcellona da parte delle telecom e degli enti regolatori.

“Se l’Europa vuole restare una forza credibile a livello internazionale, la nostra industry dovrebbe muoversi rapidamente per realizzare e testare le potenzialità del 5G”, ha detto durante un panel della Cnbc Andrus Ansip, vicepresidente della Commissione e responsabile per il Digital Single Market, ribadendo che il 5G può e deve rappresentare una vera rivoluzione per l’economia europea.

Oggi come oggi la realtà si chiama 4G e il 5G sta muovendo soltanto i suoi primi passi, con l’industria delle Tlc alle prese con il nodo degli standard e delle specifiche tecniche. Le attese sono tante, il 5G darà la stura ad una serie di nuove tecnologie che vanno dalle auto senza conducente ai milioni di oggetti connessi che domineranno la scena nei prossimi anni. I nostri smartphone saranno molto più rapidi di oggi, consentendo il download di file 4K in pochi istanti.

 

“Siamo certi che il 5G permetterà la nascita di un’economia globale del digitale”, ha detto Stéphane Richard, CEO di Orange, aggiungendo che la prossima generazione delle reti wireless sarà un network ibrido che unirà prodotti Tlc e IT in un unicum. “Grazie a queste caratteristiche tecniche, il 5G sarà la risposta per ogni particolare bisogno rendendo la connettività tanto importante per la nostra vita digitale quanto l’ossigeno lo è per la nostra vita”.

Gli effetti del 5G dal punto di vista economico potrebbero essere dirompenti, secondo uno studio commissionato da Qualcomm gli effetti della nuova tecnologia potrebbero portare una crescita economica reale di 3mila miliardi di dollari nel periodo 2020-2035.

Una parte della industry pensa di poter lanciare le prime reti commerciali nel 2020, ma non tutti sono convinti di farcela per quella data.

“Credo che probabilmente ci troviamo al culmine delle aspettative sul 5G”, ha detto Bengt Bengt Nordström, CEO di Northstream, aggiungendo che non stiamo facendo un favore a noi stessi nel convincere gli investitori che c’è un mercato da migliaia di miliardi di dollari quando in realtà è molto difficile fare previsioni.

Nordström ha poi aggiunto che i ricavi delle telco sono in calo da qualche anno e anche per questo, ha chiosato Mike Fries, CEO di Liberty Global, la volontà di investire da parte degli operatori in Europa è tutto da vedere.

“L’unica cosa che potrebbe impedire all’Europa di realizzare la sua vision sul 5G è il capitale – ha detto Fries – le stime dicono che servono investimenti per 275 miliardi di dollari negli Usa per mettere in funzione il 5G. Non so quali siano le previsioni per l’Europa ma probabilmente non sono molto diverse. Uno de fattori che potrebbero bloccare il 5G è il capitale, e anche, ovviamente, il clima regolatorio e quello competitivo che rendono il ritorno degli investimenti molto difficile”.

 

Secondo stime della Commissione Ue, gli investimenti necessari per realizzare le nuove reti 5G in Europa sono pari a 57 miliardi di euro, che in larga misura dovranno arrivare dai privati.

“Crediamo che il 5G si trovi ad un bivio, il suo successo non è scontato, perché richiede molto più che nuove risorse spettrali e microchip, mi riferisco agli ingenti investimenti necessari che possono arrivare come non arrivare se il contesto in cui operiamo più favorevole”, chiude Fries.