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4 consigli su come trovare l’offerta luce più adatta al periodo primaverile

Tra poche settimane prenderà il via la stagione primaverile, le giornate torneranno ad essere molto più lunghe e cambierà il nostro utilizzo dell’energia elettrica, in particolare per quanto riguarda l’illuminazione, e il gas naturale, con una minore necessità di fare ricorso al sistema di riscaldamento (per chi ha un impianto a gas autonomo).

E’, quindi, il momento giusto per valutare un cambio di offerta luce ed andare a ridurre al minimo i costi della bolletta anche in considerazione dei futuri rincari per le tariffe del mercato tutelato che potrebbero arrivare con il prossimo aggiornamento tariffario, in programma per il prossimo inizio di aprile.

Vediamo, di seguito, come fare per trovare l’offerta luce più adatta al periodo primaverile e risparmiare.

  1. Confrontare le tariffe del Mercato Libero e scegliere la soluzione più vantaggiosa

Per prima cosa, al fine di individuare la migliore offerta luce sul mercato, è fondamentale procedere ad un dettagliato confronto delle tariffe del Mercato Libero con l’obiettivo di individuare la soluzione caratterizzata dal prezzo dell’energia più basso in assoluto.

Tramite il comparatore di SosTariffe.it per offerte luce è possibile individuare le migliori tariffe attualmente disponibili sul mercato, con informazioni precise in merito alle opportunità di risparmio rispetto al mercato tutelato, e procedere all’attivazione online.

  1. Scegliere tra una tariffa monoraria o multi-oraria

Ogniqualvolta vi è la necessità di attivare una nuova offerta luce, al fine di massimizzare il risparmio è fondamentale effettuare una scelta ben precisa individuando la soluzione più adatta alle proprie esigenze tra le tariffe monorarie e le tariffe multiorarie.

Una tariffa monoraria presenta un costo dell’energia fisso per tutta la settimana. Questa particolare tipologia di tariffa risulta particolarmente indicata per gli utenti che presentano un consumo di energia equamente distribuito lungo tutto l’arco della settimana, senza particolari picchi durante le ore serali o nei giorni festivi.

Una tariffa multi-oraria (bioraria o trioraria) presenta, invece, un costo dell’energia legato alla fascia oraria di utilizzo. Questa particolare tipologia di tariffa risulta ideale per gli utenti che, ad esempio per motivi di lavoro, registrano consumi minimi tra il lunedì ed il venerdì, dalle 8 alle 19, e un vero e proprio picco di consumi nelle altre fasce orarie.

La scelta tra monoraria e multi-oraria è fondamentale per poter massimizzare il risparmio in bolletta a parità di consumi di energia.

  1. Sfruttare bonus e promozioni sule offerte

Scegliere un’offerta luce valutando il solo prezzo effettivo dell’energia elettrica è sicuramente un’ottima scelta. C’è però da valutare un altro aspetto molto importante. Con il periodo primaverile, infatti, iniziano ad arrivare un gran numero di bonus e promozioni che i vari operatori del settore propongono agli utenti per incentivare la sottoscrizione di una determinata offerta.

Si tratta di un aspetto da non trascurare al momento della scelta della migliore offerta luce da attivare. Sfruttando il confronto online delle offerte illustrato al punto 1, infatti, sarà possibile valutare anche i bonus e le promozioni correlate all’attivazione di una determinata tariffa. Alle volte, scegliere una tariffa con un prezzo dell’energia elettrica leggermente ma con un buono sconto da utilizzare, ad esempio, per l’acquisto di prodotti dai principali e-commerce, per il rifornimento di carburante o per l’acquisto di polizze assicurative può risultare ugualmente conveniente.

  1. Richiedere il Bonus Luce

Il Bonus Luce è uno sconto sull’importo della bolletta dell’energia che viene riservato ai consumatori che rientrano in specifiche fasce di reddito. Grazie alle tante offerte primaverili, come visto nei punti precedenti, sarà possibile ridurre al minimo i costi dell’energia.

Chi può ottenere il Bonus Luce potrà ridurre ulteriormente i costi dellla bolletta. Per richiedere tale bonus è necessario avere un Isee non superiore a 7.500 euro. Per le famiglie con più di 3 figli a carico l’Isee non deve essere superiore a 20.000 euro.

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