nota design

30 Rock

di James Hansen |

Il 30 Rockefeller Plaza ("30 Rock” per gli amici) è ormai "solo" il 22esimo palazzo più alto della città, ma resta comunque uno dei più noti punti di riferimento di Manhattan. La foto (pubblicitaria) di un’epoca.

James Hansen

L’immagine che appare qui sopra è parecchio famosa. La foto, scattata dal fotografo Charles Ebbets a New York nel settembre del 1932, raffigura la pausa pranzo di undici operai impegnati nella costruzione di un grattacielo di 70 piani, 260 metri d’altezza. La struttura – 30 Rockefeller Plaza (“30 Rock” per gli amici), sulla 49esima Strada Ovest – è ormai solo il 22esimo palazzo più alto della città, ma resta comunque uno dei più noti punti di riferimento di Manhattan.

La ‘acrofobia’ – cioè la paura delle altezze e dei luoghi elevati comune a tutti noi, seppure in grado diverso – è ovviamente uno degli elementi di maggior impatto dello scatto, ma non è l’unico. La foto parla anche del noncurante eroismo sul posto di lavoro e anche – visto il momento, 1932, il punto più basso della ‘Grande Depressione’ – della perdurante vitalità dell’economia americana, ancora in condizioni di affrontare grandi progetti malgrado tutto. L’immagine, per dirla diversamente, pare raccogliere con grande spontaneità tutta una serie di temi importanti.

D’altro canto, forse non sorprenderà il fatto che la foto non sia esattamente ciò che sembra. Non si tratta infatti di un veloce ‘scatto’ giornalistico, come invece si potrebbe pensare. E’ – o meglio era – un’immagine pubblicitaria, accuratamente preparata e ‘posata’ in ogni dettaglio nel corso di una sessione fotografica durata ore. Altre foto fatte nello stesso giorno raffigurano gli operai mentre giocano a pallone, sempre in cima alla struttura, mentre reggono delle bandiere americane o mentre fingono di dormire distesi sulle travi d’acciaio. Tuttavia non si tratta di un ‘falso’: è una grande opera d’arte, vitale e ‘impattante’ dopo quasi un secolo…