Key4biz

30 anni fa il web: Tim Berners Lee, “La nostra adolescenza digitale è finita, è ora di crescere”

Il 12 marzo 1989, insieme al ricercatore Robert Cailliau, Tim Berners Lee gettò le basi del World Wide Web, o più comunemente conosciuto come “WWW”. Quel giorno al Cern di Ginevra, un giovane informatico inglese presentava al suo supervisore un modo nuovo per condividere le informazioni.

Quel giovane era Berners Lee e l’idea rivoluzionaria era contenuta in un blocco di pagine dal titolo “Information Management: A Proposal”.

Era la nascita del celebre World Wide Web e si stava cambiando per sempre la storia dell’umanità e del pianeta intero.

In questa straordinaria ricorrenza, il padre del web ha pubblicato sulla piattaforma della World Wide Web Foundation un messaggio al mondo, in cui ricorda a tutti quanta strada è stata fatta per arrivare sin qui e quanto ancora si deve fare per assicurare a tutti una rete davvero inclusiva, giusta, equa e sicura: “Abbiamo la responsabilità di assicurarci che il web sia riconosciuto come un diritto umano e costruito per il bene pubblico – si legge in una notizia pubblicata dall’Ansa – è il momento di celebrare quanto lontano siamo arrivati, ma anche di riflettere quanto lontano dobbiamo ancora andare. La lotta per il web è una delle battaglie più importanti del nostro tempo”.

Il web è diventato una piazza pubblica, una biblioteca, uno studio medico, un negozio, una scuola, un ufficio, un cinema, una banca e molto altro”, continua l’Ansa di oggi, ma “il divario tra chi è online e chi non lo è aumenta, oggi la metà del mondo è online. È più che mai urgente assicurare che l’altra metà non sia lasciata indietro offline e che ognuno contribuisca ad una rete che promuova uguaglianza, opportunità e creatività. È il nostro viaggio dall’adolescenza digitale ad un futuro più maturo, responsabile e inclusivo. Il web è per tutti e abbiamo il potere di cambiarlo”.

Riguardo gli usi criminali, sbagliati e impropri del web, Lee ha scritto: “Se rinunciamo a costruire un web migliore ora non sarà il web ad averci deluso ma noi ad aver fallito“.

Nel suo “Contratto per il web” lanciato a novembre 2018, il celebre ingegnere informatico affermava: “è necessario stabilire norme, leggi e standard chiari che sostengono la rete. I governi, le aziende e i cittadini stanno contribuendo”.

I Governi devono trasferire leggi e regolamenti nell’era digitale, garantire che i mercati rimangano competitivi, innovativi e aperti. E hanno la responsabilità di proteggere i diritti e le libertà delle persone online”, si leggeva nel documento.

Le aziende devono fare di più per garantire che la ricerca del profitto a breve termine non vada a scapito dei diritti umani, della democrazia, dei fatti scientifici o della sicurezza pubblica. Piattaforme e prodotti devono essere progettati tenendo presenti la privacy, la diversità e la sicurezza”.

Ottimisticamente, Lee e i suoi speravano di veder qualche risultato concreto entro la fine del 2018, ma si sbagliavano e molto probabilmente dovremo aspettare ancora del tempo, perché gran parte delle criticità sollevate sono ancora tutte o quasi irrisolte.

Ovviamente, in tutto il mondo, sono numerosi gli eventi e gli incontri per celebrare i 30 anni del web e per riflettere sui prossimi decenni della rete.

In Italia, ad esempio, GARR e INFN vogliono ricordare e festeggiare questo compleanno invitando le ragazze e i ragazzi delle scuole secondarie a collegarsi per una diretta online dedicata ai “30 anni di Web”.

Sempre sul sito del Consorzio GARR, si legge che per l’anniversario del WWW, il CERN ospiterà un evento in collaborazione con il World Wide Web Consortium (W3C) e la World Wide Web Foundation. All’evento parteciperanno gli stessi Tim Berners-Lee e Robert Cailliau, insieme ad altri pionieri del Web e i principali esperti del settore, per celebrare i successi ed esplorare le sfide e le opportunità future.
Il programma è disponibile sul sito dell’evento.
In occasione dei 30 anni del Web, inoltre un gruppo di sviluppatori del Cern ha ricreato l’interfaccia originale del browser, per consentire di navigare tra le pagine web proprio come nel 1989.

Exit mobile version