Finestra sul mondo

Accordo Francia-Spagna su immigrazione, Non si spegne il caso Benalla in Francia, Piano Brexit criticato dalla Ue

di Agenzia Nova |

Poteri, economia, finanza e geopolitica nelle ultime 24 ore.

Finestra sul mondo è una rubrica quotidiana con le notizie internazionali di Agenzia Nova pubblicate in collaborazione con Key4biz. Poteri, economia, finanza, lette in chiave di interdipendenza con un occhio alla geopolitica. Per consultare i numeri precedenti, clicca qui.

Usa, proposta legge bipartisan per impedire a Trump di uscire dalla Nato senza consenso del Senato

27 lug 10:59 – (Agenzia Nova) – Alcuni senatori bipartisan degli Stati Uniti hanno lanciato la proposta di una legge che impedisca al presidente Usa Donald Trump di ritirare gli Stati Uniti dall’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (Nato) senza la previa approvazione del Senato. Il disegno di legge – scrive la “Washington Post” – richiederebbe al presidente di assicurarsi il sostegno di due terzi del Senato – la stessa soglia richiesta per stipulare un trattato – prima di potersi ritirare dall’alleanza. Il provvedimento e’ stato redatto dal senatore repubblicano Cory Gardner e dal democratico Tim Kaine – entrambi membri nella commissione per le Relazioni estere del Senato – e supportato dal presidente repubblicano della Commissione delle Forze armate del Senato John McCain e dal democratico Jack Reed. Mentre e’ richiesto il consenso del Senato per entrare nei trattati, la Costituzione statunitense tace su come invece gli Stati Uniti dovrebbero uscire da un trattato. Il presidente Trump non ha pubblicamente minacciato di far uscire gli Stati Uniti dalla Nato, ma ha ripetutamente espresso dubbi sull’importanza strategica dell’organizzazione e attaccato gli alleati per gli scarsi fondi destinati alla difesa. Oggi, intanto, la Camera ha votato in modo schiacciante l’approvazione della legge annuale sui fondi stanziati per la difesa che ha riaffermato l’impegno degli Stati Uniti nei confronti della Nato e l’aumento delle capacita’ difensive degli alleati europei. Il Senato dovrebbe votarla la prossima settimana per poi inviare il testo alla scrivania del presidente.

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Spagna-Francia, Sanchez e Macron firmano un testo congiunto su immigrazione e integrazione Ue

27 lug 10:59 – (Agenzia Nova) – Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, e il presidente della Francia, Emmanuel Macron, si sono riuniti giovedi’ alla Moncloa e hanno riaffermato l’alleanza bilaterale per promuovere una maggior integrazione dell’Unione europea e per affrontare la sfida migratoria. A margine dell’incontro, i due leader hanno siglato un documento di otto punti, definito la “Dichiarazione di Madrid”, in cui si sottolinea, fra le altre cose, l’importanza della mutua cooperazione intesa come “un requisito sine qua non per costruire un modello migratorio basato sulla solidarieta’ e il rispetto dei diritti umani”. Il testo, nella sua parte finale, annuncia l’intenzione della Spagna di promuovere, con le organizzazioni internazionali specializzate, una “riunione generale dei ministri incaricati della questione migratoria” dei Paesi europei, dell’Africa occidentale e del Sahel al fine di analizzare i nuovi flussi e mettere in marcia iniziative comuni per contenerli. Durante la conferenza stampa congiunta, il primo ministro spagnolo e’ poi tornato ad escludere la convocazione di elezioni anticipate, una possibilita’ evocata piu’ volte, negli ultimi giorni, a seguito della decisione dell’alleato di governo, il Partito democratico catalano (Pdecat), di non appoggiare piu’ tutte le misure senza contropartite. “Le elezioni ci saranno nel 2020”, ha assicurato il leader socialista, sottolineando che “gli obiettivi del suo esecutivo passano per la stabilizzazione sociale ed economica del paese e il consolidamento della rigenerazione democratica”. La prima resa dei conti per il governo Sanchez e’ attesa per oggi, dal momento che e’ prevista al Congresso la conta dei consensi in occasione della votazione sull’aumento del tetto di spesa.

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Allarme immigrazione in Spagna, in Marocco oltre 50 mila africani pronti ad attraversare il confine

27 lug 10:59 – (Agenzia Nova) – Sono piu’ di 50 mila gli africani sub sahariani ammassati al nord del Marocco in attesa di attraversare le Stretto per giungere in Spagna. Lo rivelano al “Mundo” fonti della polizia di frontiera, secondo cui i migranti sarebbero arrivati sulla striscia di terra a un passo dall’Europa pagando le mafie della zona del Sahel ed eludendo i deboli ed inefficaci controlli a sud del paese magrebino. La pressione migratoria, rilevano gli specialisti, sta diventando di giorno in giorno piu’ forte e violenta in quanto i trafficanti avrebbero descritto la Spagna come “un paradiso”, manipolando i messaggi del governo di Pedro Sanchez che ha promesso l’accesso alla sanita’ pubblica a chi non ha i documenti e l’imminente eliminazione del filo spinato nelle valli della frontiera meridionale dell’Europa. Intanto ieri la situazione e’ degenerata a Ceuta, dove oltre 600 migranti hanno preso d’assalto la barriera del confine finendo coinvolti in violenti scontri con la Guardia civil. Secondo “El Mundo”, i sub sahariani avrebbero condotto un attacco mirato e premeditato dal momento che risultavano muniti di strumenti per tagliare il filo spinato e calce viva da lanciare contro gli agenti, 26 dei quali sono rimasti feriti. A seguito dei tafferugli, anche per 132 migranti si e’ reso necessario il ricovero in ospedale.

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Francia, Sncf acquista 100 Tgv da Alstom

27 lug 10:59 – (Agenzia Nova) – Sncf, azienda nazionale dei trasporti ferroviari in Francia, ha ordinato 100 treni ad alta velocita’ (Tgv) ad Alstom per un costo di 3 miliardi di euro. Lo riferisce “Les Echos”, spiegando che i primi esemplari del nuovo “Tgv del futuro” non entreranno in funzione prima del 2023. Il costo di ogni treno sara’ di 1,6 milioni di euro, mentre le spese per la manutenzione saranno ridotte del 20 per cento. Tra i miglioramenti apportati al nuovo modello ci sono anche quelli riguardanti la diminuzione del rumore, un miglioramento della luminosita’ e dell’aria condizionata. I clienti avranno inoltre accesso al wi-fi durante i viaggi. Il design interno dei vagoni ancora non e’ stato svelato. Nel complesso, il nuovo Tgv e’ un treno meno caro da produrre e da utilizzare. I miglioramenti apportati riguardano anche la versatilita’ per le modifiche interne. “Una vettura potra’ cosi’ passare dalla prima alla seconda classe solamente in mezza giornata”, ha dichiarato Rachel Picard, direttrice di Voyages Sncf. In questo modo il trasporto ferroviaria avra’ un’adattabilita’ superiore a quello aereo. La prima classe diventera’ “uno dei punti forti” del nuovo Tgv, con nuovi spazi di lavoro e di discussione.

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Francia, la stima reciproca tra il presidente Macron e l’ex guardia del corpo Benalla

27 lug 10:59 – (Agenzia Nova) – Mentre il presidente Emmanuel Macron difende la sua ex guardia del corpo Alexandra Benalla, finito al centro di uno scandalo dopo essere stato identificato mentre aggrediva dei manifestanti, quest’ultimo nega ogni responsabilita’ del capo di Stato dando la colpa alla prefettura di polizia. Lo riferisce “Libe’ration”, dopo che ieri l’uomo ha rilasciato un’intervista a “Le Monde”. Secondo Benalla il caso sarebbe una “manovra politica” organizzata per colpire Macron. Mercoledi’ sera il presidente si e’ detto “fiero” di aver assunto Benalla. L’ormai ex responsabile della sicurezza ha smentito le dichiarazioni del ministro dell’Interno, Ge’rard Collomb, che durante l’audizione nella commissione di inchiesta parlamentare ha affermato di non aver mai conosciuto Benalla. La guardia del corpo ha puntato il dito soprattutto contro la prefettura, in particolare nei confronti del poliziotto Laurent Simonin, indagato per aver trasmesso il video di quanto accaduto, e di Alain Gibelin, direttore dell’ordine pubblico e della circolazione (Dopc). Dinnanzi alla commissione di inchiesta parlamentare Gibelin ha dichiarato che non era al corrente della presenza di Benalla il primo maggio. Parole smentite dal diretto interessato, che ha affermato di aver ricevuto da Gibellin l’equipaggiamento.

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Brexit, il piano del governo britannico bocciato in Europa e ridicolizzato in patria

27 lug 10:59 – (Agenzia Nova) – Negozi e supermercati alimentari in Gran Bretagna hanno smentito di aver avuto alcun contatto da parte del governo in merito al ventilato accumulo di scorte di cibo in vista della possibilita’ che nel marzo 2019 il paese esca dall’Unione Europea senza essere riuscito a raggiungere alcun accordo preventivo sui successivi rapporti commerciali: lo rivela il quotidiano economico “The Financial Times”; l’annuncio era stato fatto in Parlamento dal ministro per la Brexit, Dominic Raab, ed era stato confermato dalla premier Theresa May. Il giornale della City di Londra pero’ ha sentito diversi rappresentanti della grande distribuzione alimentare, i quali hanno anche ridicolizzato la pretesa del governo secondo cui ricadrebbe proprio su di loro la responsabilita’ di prepararsi alla malaugurata possibilita’ di una “no-deal Brexit”, accumulando scorte di generi essenziali: “E’ evidente”, ha commentato il presidente della Food and Drink Federation, Ian Wright, “che il governo non ha alcuna idea di come funzioni questo settore”. Come se questo non bastasse a silurare i piani del governo britannico, ieri giovedi’ 26 luglio il capo negoziatore Ue per la Brexir, il francese Michel Barnier, ha bocciato il piano di compromesso immaginato dalla premier Mey per mantenere alla Gran Bretagna un piede nell’unione doganale e nel mercato comune europei: “Non lo potremo mai accettare”, ha tagliato corto Barnier. Intanto oggi venerdi’ 27 luglio la premier britannica Theresa May vola a Vienna per incontrare il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ed il primo ministro della Repubblica Ceca, Andrej Babis: la sua missione e’ di avviare una serie di contatti faccia-a-faccia con i leader dei paesi membri dell’Unione Europea per “vendere” il suo piano per la Brexit, insomma per guadagnare l’appoggio di un numero sufficiente di leader europei al suo piano di compromesso. Ma anche questa iniziativa, come riporta il quotidiano laborista “The Guardian”, non sembra destinata ad avere grande successo: “E’ una completa perdita di tempo”, l’ha gelata Barnier.

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Germania, il presidente della Corte costituzionale Vosskuhle critica la retorica sull’asilo come ‘inaccettabile’

27 lug 10:59 – (Agenzia Nova) – Il presidente della Corte costituzionale federale, Andreas Vosskuhle, ha criticato la retorica dei Cristiano-sociali in materia di politica sui rifugiati. Senza chiamare per nome il presidente della Csu nonche’ ministro dell’Interno, Horst Seehofer, Vosskuhle giovedi’ ha bollato come “retorica inaccettabile” l’espressione usata nel 2016 in un’intervista rilasciata alla “Sueddeutsche Zeitung”: “regno dell’ingiustizia”. “Vuole suscitare associazioni con lo Stato di ingiustizia nazista, che sono completamente fuorvianti”. Il giudice ha anche criticato il termine di “industria anti-rimpatrio”, usata dal leader del partito Alexander Dobrindt a maggio contro alcuni avvocati: “Chi pretende garanzie costituzionali non ha bisogno di insultare”, ha sottolineato. Si e’ dunque scagliato contro il populismo che “mina le basi della nostra democrazia plurale”. Vosskuhles ritiene che lo Stato di diritto sia sempre piu’ sotto pressione a seguito della crisi dei rifugiati. Cio’ e’ dimostrato soprattutto dal fatto che ci sarebbero esagerate aspettative dalle norme giuridiche che in realta’ richiedono risposte politiche. Il respingimento alla frontiera dei rifugiati, secondo il presidente, sarebbe fuori dallo Stato di diritto. “Non e’ solo una questione di diritto, quando manca una soluzione europea alla questione dei profughi. Questa e’ una questione di politica”, ha sottolineato. Il vicepresidente del Bundestag, il cristiano sociale Hans-Peter Friedrich, ha criticato Vosskuhle per le sue dichiarazioni. “Se i giudici credono di essere politici, la conclusione e’ che non sono obiettivi”, ha scritto Friedrich su Twitter. Ha aggiunto l’hashtag “#hybris”.Il parlamentare della Linke Niema Movassat e quello socialdemocratico Karl Lauterbach si sono invece posti dalla parte di Vosskuhle. “La Csu ha unito le forze con l’AfD per sfruttare un sentimento populista. In tal modo, ha fatto danni alla democrazia e allo Stato di diritto”, ha scritto Lauterbach su Twitter.

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L’uomo ombra del Nord Stream 2

27 lug 10:59 – (Agenzia Nova) – Il cristiano democratico Friedbert Pflueger ha iniziato una nuova vita nel 2010, dopo 20 anni di politica e una candidatura infruttuosa come sindaco di Berlino. Otto anni fa l’ex politico e’ diventato direttore del Centro europeo per l’energia e la sicurezza delle risorse (Eucers), da lui fondato, in connessione con il prestigioso King’s College di Londra. Si e’ occupato di sicurezza energetica e delle risorse. L’ex politico e’ diventato una sorta di spin doctor della politica dell’energia. Secondo la versione online di “Der Spiegel” e la societa’ LobbyControl, ora Pflueger supporterebbe il Nord Stream 2, tanto in qualita’ di scienziato che di consulente privato. Pflueger non e’ famoso come l’ex cancelliere tedesco, il socialdemocratico Gerhard Schroeder, che lavora come consulente per le compagnie energetiche russe; tuttavia, dietro le quinte l’ex funzionario della Cdu e’ diventato uno dei piu’ importanti lobbisti del gas in Europa. L’ex politico ha poggiato su solide basi la sua seconda carriera, prima fondando una sua societa’ a Berlino, la “Plfueger international”, poi lavorando per la societa’ di consulenza “Roland Berger”, in parallelo al suo mandato politico. In seguito e’ stato consulente per politici e societa’. Uno dei suoi clienti e’ appunto il Nord Stream 2 di Gazprom. Il London Institute del King’s College ha pubblicato due studi nel 2016 sulla fattibilita’ e la dimensione geopolitica del gasdotto. Il risultato e’ stato chiaro: il nuovo gasdotto rafforzerebbe la sicurezza energetica e la competitivita’ dell’Europa, a vantaggio dei consumatori della Ue. Uno degli studi e’ stato sponsorizzato da investitori come Shell, Engie, Wintershall, Uniper e Omv. Del comitato consultivo di Eucers ha fatto parte Ilya Kochevrin, direttore della controllata Gazprom Export, e lo stesso Pflueger afferma che tra l’Eucers e la sua compagnia non ci sono connessioni. Ammissioni invece sono state fatte da parte di Uniper riguardo il supporto finanziario dato allo studio scientifico. “Pflueger non gestisce il suo ruolo di lobbista in modo trasparente”, afferma Ulrich Mueller di Lobbycontrol. Si presenta come “uno scienziato, senza rivelare che lavora anche come lobbista e consulente nel campo”. All’inizio del 2018, la Pflueger International si e’ iscritta ufficialmente al registro della lobby di Bruxelles. La societa’ sostiene di spendere circa 4 mila euro per lobbismo nelle istituzioni della Ue per il 2018. Tuttavia L’Eucers Institute di Pflueger di Londra non e’ registrata a Bruxelles. In Germania non esiste un registro di lobby, circostanza a lungo criticata dalle associazioni dei consumatori e dalle associazioni come LobbyControl. “La mancanza di regole sulla trasparenza, su progetti controversi come il Nord Stream 2, non riguarda solo persone come Gerhard Schroeder, ma l’intera rete della lobby, compresi gli ex politici di varie parti”, ha lamentato Mueller.

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Vantaggi e criticita’ delle esportazioni di gnl Usa in Europa

27 lug 10:59 – (Agenzia Nova) – Dopo l’incontro alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, hanno annunciato un ruolo di primo piano del gas naturale liquefatto (gnl) statunitense per l’equilibrio della bilancia commerciale. Come scrive pero’ la stampa Usa non mancano i dubbi in merito alla domanda europea potenziale del gnl Usa, combustibile fossile piu’ pulito del carbone o del petrolio, che sta aumentando in tutto il mondo e di cui gli Stati Uniti sono un esportatore in crescita. L’Unione europea vuole diversificare il proprio approvvigionamento energetico, che rimane ancora dipendente dalla Russia e con la quale i rapporti rimangono difficili. Ci sarebbe poi un altro vantaggio: comprare piu’ gas dagli Stati Uniti potrebbe convincere Trump a non imporre dazi sulle importazioni di auto. La dipendenza del Vecchio Continente da Mosca e’ dovuta pero’ soprattutto al fatto che il gas russo e’ economico e i prezzi non permetterebbero ai fornitori Usa di competere. Inoltre il costo del gas liquefatto negli Stati Uniti e il suo trasporto in Europa raddoppierebbe il prezzo per le compagnie statunitensi. La domanda finale e’ dunque quella di Marco Alvera, amministratore delegato di Snam, societa’ italiana di infrastrutture per il gas naturale, al “New York Times”: “Da dove proverra’ questo aumento delle importazioni?”. I piu’ cauti si chiedono infatti se e’ realistico aspettarsi che l’Europa acquisti piu’ soia dagli Stati Uniti, come segnalato da Juncker, o che diventi “un grande compratore” di gnl come dichiarato da Trump. E secondo alcuni osservatori europei, le parti piu’ fattibili di cio’ che Trump e Juncker hanno discusso assomigliano molto agli obiettivi di quello che era conosciuto come il Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip), iniziativa lanciata dal presidente Barack Obama che aspirava al libero scambio con Europa. La dichiarazione congiunta di mercoledi’ tra Juncker e Trump ha infatti incluso le richieste di attenuare le barriere commerciali in settori come prodotti farmaceutici, prodotti chimici, prodotti e servizi medici, settori che sono stati anche discussi nell’ambito del Ttip.

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Italia, si approfondisce il divario tra la Chiesa cattolica ed il governo M5s-Lega

27 lug 10:59 – (Agenzia Nova) – Si sta ulteriormente approfondendo il divario tra la Chiesa cattolica italiana ed il governo populista formato a Roma agli inizi di giugno scorso dalla coalizione tra il partito anti-sistema Movimento 5 stelle (M5s) e la Lega di estrema destra: lo rilevano diversi quotidiani britannici dando spazio oggi venerdi’ 27 luglio ad una serie di notizie emerse in Italia negli ultimi giorni. In particolare il tradizionalista “The Times” in un reportage del suo corrispondente da Roma Philip Willan, ma anche il giornale conservatore “The Telegraph”, dedicano ampio spazio all’ultima edizione del settimanale “Famiglia Cristiana”: definito come “il principale giornale cristiano del paese”, “Famiglia Cristiana” e’ apparsa in edicola paragonando Matteo Salvini al diavolo; nella pagina di copertina infatti reca la foto del leader della Lega e ministro degli Interni sovrastata dal titolo “Vade retro Salvini”, una frase in latino presa di peso dai riti di esorcismo normalmente riferiti a Satana. Il “Times” a corredo dell’articolo pubblica la foto della copertina di “Famiglia Cristiana” e poi riferisce la risposta di Salvini:”Non credo di meritare questo trattamento”, ha twittato il controverso ministro dell’Interno italiano. A sua volta il quotidiano progressista “The Guardian” riferisce della condanna espressa da quello che viene definito come “uno stretto consigliere di Papa Francesco” nei confronti della proposta della Lega di rendere obbligatoria l’ostensione del crocifisso in tutti gli spazi pubblici: il reportage della corrispondente da Roma del “Guardian”, Angela Giuffrida, si riferisce alla proposta di legge depositata nei giorni scorsi in Parlamento dalla Lega, il cui leader e’ appunto Salvini, che tra l’altro prevede multe fino a mille euro per i responsabili di scuole, prigioni, porti, aeroporti, ambasciate e quant’altro che non esponessero il crocifisso in tutti i luoghi pubblici. Contro la proposta l’altro ieri mercoledi’ 25 luglio si e’ scagliato con un tweet diventato rapidamente virale il reverendo Antonio Spadaro, il direttore della rivista dei gesuiti “La Civilta’ Cattolica”; il quale ha scritto che il crocifisso non dovrebbe mai essere utilizzato come un simbolo politico ed ha concluso con un duro avvertimento ai politici populisti: “Giu’ le mani dal crocifisso!”.

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