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2017 Leadership Excellence, Emilia Romagna piattaforma europea dei big data e del digitale

Con un PIL di 138 miliardi di euro, 56 miliardi di export, un ecosistema innovativo organizzato intorno a 7 cluster di livello mondiale e 82 laboratori industriali, un sistema dell’alta formazione all’avanguardia, la regione Emilia Romagna si posiziona tra le aree produttive più competitive d’Europa e del mondo.

La settimana scorsa all’Harward Club di New York, il Presidente della Regione Stefano Bonaccini ha ritirato il premio “2017 Leadership Excellence”: “per aver contribuito a portare l’Emilia Romagna fuori dagli anni della crisi economica e finanziaria con dati di crescita del PIL regionale molto al di sopra della media nazionale e vicino a quelli delle aree più avanzate d’Europa e con un forte recupero di posti di lavoro”.

Questo importante riconoscimento sottolinea la grande capacità dell’Emilia Romagna di essere una regione dinamica, aperta all’innovazione e alla cooperazione internazionale”, ha affermato Bonaccini nel suo intervento.

Sancisce l’enorme sforzo che abbiamo fatto in questi anni, passando anche dal sisma del 2012, dal quale ci siamo subito rialzati uscendone poi ancora più forti grazie alla tenacia della nostra gente e alla forza del tessuto sociale regionale”.

Ma soprattutto, ha precisato il Presidente in una nota, “ci stiamo sempre di più imponendo come piattaforma europea dei big data e del digitale”.

Siamo certi si possa fare meglio, spingendo sull’internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti, con grandi Gruppi nazionali e stranieri che hanno scelto di fare impresa in Emilia-Romagna e altri che guardano alla nostra regione. E l’obiettivo concreto di arrivare al 2020 al 4-5 per cento di disoccupazione, dopo averla portata dal 9 per cento di inizio legislatura, nel gennaio 2015, al 6,4 per cento attuale, con le stime più recenti che parlano del 6 per cento a fine anno”.

Il riconoscimento è stato consegnato nell’ambito delle tre giornate di “Panorama d’Italia” a New York, organizzate in una serie di incontri dal titolo “This is Italy – parts unknown” con lo scopo di raccontare al pubblico americano quanto di buono e di innovativo accade nel nostro Paese.

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