Commercio

150 anni di esportazioni delle superpotenze economiche

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Le esportazioni mondiali sono passate in valore dai 59 miliardi di dollari del 1948 ai 24,3 trilioni di dollari del 2022. Ma nel corso dei decenni la classifica dei Pesi egemoni nell’export è cambiata più volte, dalla caduta di Regno Unito e Germania all’ascesa di Stati Uniti, Giappone e Cina. Ecco cosa è successo negli ultimi 150 anni.

Le esportazioni mondiali dal 1870 al 2022

Le principali potenze economiche hanno sempre dominato le rotte commerciali globali. Il Peterson Institute for International Economics (PIIE) e l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) hanno raccolto i dati relativi alle esportazioni mondiali in valore scambiate negli ultimi 150 anni dalle economie più sviluppate.

L’indagine ha preso in considerazione l’export di cinque superpotenze globali a partire dal 1870. Il Regno Unito ha dominato gli scambi di merci del XIX secolo e inizi del XX, inseguito della Germania per il primo ventennio del secolo scorso.

Con la seconda Guerra mondiale si impone la potenza americana, gli Stati Uniti, e nei decenni successivi prendono quota le esportazioni del Giappone e della Cina.

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L’ascesa dell’Asia

A partire dal 1980 il Giappone ha sperimentato una crescita molto rapida delle esportazioni, trainata soprattutto dai prodotti dell’elettronica di consumo, fino a diventare uno dei principali partner commerciali degli Stati Uniti.

Allo stesso tempo la Cina ha intrapreso un intenso percorso di modernizzazione industriale che l’ha portata negli anni a diventare un vero e proprio gigante dell’export mondiale. Oggi da sola controlla il 15% delle merci in viaggio, anche perché dal 1990 in poi, fino ad oggi, dalle sue fabbriche esce qualsiasi tipo di prodotto, dagli articoli per casa alle automobili, passando per l’elettronica di precisione, i semiconduttori e la robotica industriale.

Le esportazioni mondiali in valore sono passate dai 59 miliardi di dollari del 1948 a 24,3 trilioni di dollari del 2022.