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10 anni di “Rispettiamo la creatività”: tutti i numeri e risultati del progetto con Afi, Fapav, Mpa, Nuovo Imaie, Siae e Univideo

Rivedi l’evento di Cinecittà per i 10 anni di “Rispettiamo la creatività”

La creatività è da sempre strettamente legata al concetto di innovazione e cambiamento. Prima di iniziare a costruire un mondo migliore bisogna immaginarselo. I più giovani sono spontaneamente portati a fare questo, perché a loro appartiene il futuro lungo la linea inesorabile del tempo, ma per favorire questo processo naturale serve tanto studio, conoscenza, impegno, cultura e l’ausilio di efficaci strumenti legali.

Il World IP Day 2022 è stato dedicato proprio a questo, a tutti i ragazzi del mondo, che sono circa 1,8 miliardi (sotto i 24 anni), perché sono inevitabilmente gli agenti naturali del cambiamento, coloro cioè che quotidianamente pongono le basi per la nascita di un mondo migliore sotto ogni punto di vista.

Con quasi la metà della popolazione mondiale sotto i 50 anni, i giovani sono nella posizione di avere un grande impatto sul mondo, anche quello del lavoro. La Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale 2022 mira a riconoscere l’enorme potenziale dei ragazzi nel trovare soluzioni nuove e migliori per supportare la transizione verso un Pianeta più giusto e sostenibile, usando la loro energia, curiosità e creatività, puntando sui diritti e le nuove tecnologie.

È a partire dalle scuole che bisogna comprendere fino in fondo il ruolo che i diritti di proprietà intellettuale svolgono nell’incoraggiare l’innovazione e la creatività e questo percorso di crescita, che non è solo culturale, ma anche professionale, per chi oggi ha meno di 20 anni e un domani potrebbe ritrovarsi a lavorare nell’industria culturale e creativa.

Per questo, oggi a Roma, si è tenuto un evento presso la Sala Fellini di Cinecittà, organizzato dall’AFI (Associazione fonografici italiani), la FAPAV – Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, la MPA (Motion Picture Association), il NuovoImaie, la Siae, Univideo, in collaborazione con Scuola Attiva onlus e la European Multimedia Copyright Alliance, per celebrare il World IP Day di quest’anno ma soprattutto i 10 anni del progetto e della campagna “Rispettiamo la creatività”.

Una creatività che è fondamentale per il mondo delle opere culturali e di intrattenimento, dal cinema alle serie, dagli eventi di spettacolo e sport alla musica, e che per questo va sostenuta, coltivata, stimolata continuamente e difesa.

Da una parte con l’azione di contrasto alla pirateria audiovisiva e online che è portata avanti dalle Autorità regolatorie (come l’Agcom), l’attività politica di Governo e Parlamento e dalle associazioni che fanno quadrato attorno all’industria, come MPA a livello internazionale e FAPAV in Italia, da una parte richiamando la centralità della legalità, dall’altra informando e facendo leva sulla componente culturale, anche con ulteriori iniziative, tra cui “Io faccio film” e “We are stories”.

Dall’altra con attività specifiche nelle scuole ed apposite campagne educational che prevedano anche i PCTO, i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, duranti i quali i giovani sono i protagonisti di lezioni, workshop e attività esperienziali con l’obiettivo di approfondire il dibattito sulla necessità di garantire un giusto equilibrio tra la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e il più ampio accesso ai contenuti digitali.

Dopo i saluti della Presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, il moderatore del panel, Davide Coero Borga, Autore e Conduttore RaiCultura, ha chiamato ad intervenire Isabella Longo, Responsabile Ufficio Affari Giuridici e Istituzionali del NUOVO IMAIE e coordinatrice del progetto “Rispettiamo la creatività”, che ha illustrato come in questi dieci anni di attività sono stati coinvolti quasi 162 mila studenti di oltre 1.500 scuole, con la distribuzione di 6.320 kit di prodotti.

Il libro sui 10 anni di “Rispettiamo la Creatività” – ha spiegato Longo – è stato pensato non solo per raccontare i risultati quantitativi e qualitativi ottenuti dalla campagna in questi anni ma anche e soprattutto per tracciare la via per il futuro. Coinvolgere i giovanissimi nell’educazione al rispetto della creatività è una sfida complessa. Il nostro auspicio è che il lavoro che abbiamo svolto in questi anni rappresenti uno stimolo per tutti coloro che riconoscono nella formazione delle nuove generazioni il motore principale per garantire lo sviluppo culturale economico e sociale del nostro paese”.

Dal documento è emerso che “tra i ragazzi è cresciuta la comprensione del concetto di diritto d’autore, dal 68 al 91%”, ha spiegato Longo, e allo stesso tempo che “i giovani hanno compreso anche che musica e film sono tutelati non solo nel mondo fisico, ma anche in quello digitale”.

Cresce anche la consapevolezza relativamente ai danni causati al settore dalla pirateria che passa dal 65 al 74%, mentre cala nettamente dal 15% del 2019 al 6% del 2020, fino al 4% del 2021, la quota di coloro che ritengono sostanzialmente innocuo l’accesso illegale a musica e film.

Cresce quindi una consapevolezza diffusa sui diritti e la necessità di proteggere i contenuti digitali e il 69% dei ragazzi attribuisce una funzione centrale a tutte quelle azioni che si centrano su un piano di informazione, comunicazione e sensibilizzazione per il contrasto all’illegalità, che passano anche per la crescita del numero delle piattaforme e dei siti web legali per la fruizione dei contenuti.

Il messaggio che parte dal palco della Sala Fellini è semplice: essere consapevoli del patrimonio creativo italiano significa impegnarsi nella sua tutela.

Un momento di incontro e riflessione di massima rilevanza in questo momento storico, ha dichiarato Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato alla Cultura: “Poter trasmettere oggi questo senso di responsabilità ai nostri giovani mi permette anche di augurare loro di imparare a conoscere e generare valore, credendo sempre nelle loro idee, considerandole la prima concreta forma d’arte. Rispettiamo la Creatività è un progetto che innanzitutto regala coscienza e consapevolezza nei confronti delle attività culturali e creative, cercando di educare i nostri giovani all’uso intelligente del progresso tecnologico. Con soddisfazione oggi posso dire che il Ministero si sta impegnando a sostenere le imprese del settore creativo, promuovendo fondi a favore delle aziende al fine di traghettare i valori culturali nel futuro delle nuove generazioni”.

Ospite internazionale di questo evento è stato Stan McCoy, President and Managing Director MPA EMEA, che, oltre a sostenere la campagna italiana “Rispettiamo la creatività”,  ha illustrato un’altra iniziativa simile condotta in Gran Bretagna, “Get it Right campaign”, dallo stesso impatto culturale, economico e legale sul tema del diritto d’autore, della lotta alla pirateria e della tutela dell’industria creativa.

Le campagne educative rivolte al pubblico dovrebbero essere tutte incentrate sulla creatività e sul rispetto. Fare film e raccontare grandi storie coinvolge migliaia di persone, dai registi più acclamati ai membri del set meno conosciuti ma altrettanto essenziali. Nell’ambito dell’industria cinematografica e televisiva, desideriamo fortemente sostenere il rispetto per i creativi, il valore del loro lavoro e di tutte le persone che lavorano nel settore. Le campagne efficaci di sensibilizzazione devono mostrare rispetto nei confronti del pubblico. Usufruire di contenuti attraverso fonti legali è una scelta. L’industria favorisce questa scelta offrendo al mercato una ricca offerta legale. Tale percorso va incoraggiato anche mostrando ai consumatori perché le fonti legali rappresentano una scelta saggia e rispettosa su più livelli. La Motion Picture Association (MPA) è un’appassionata sostenitrice del progetto “Rispettiamo la Creatività” e sostiene campagne simili anche in altre regioni”, ha dichiarato McCoy.

Le tre gambe dell’azione di contrasto alla pirateria sono la tutela dei diritti, l’educazione al rispetto delle regole e facilitare l’accesso ad un’offerta legale”, ha spiegato McCoy. “In Italia grazie a questi progetti e al lavoro di realtà come FAPAV, soprattutto per educare alla legalità e per aiutare le persone a compiere le scelte giuste, si sono fatti dei passi in avanti rilevanti nella lotta alla pirateria online, tanto da rappresentare una leadership a livello internazionale, ispirando iniziative simile in Europa e anche altrove”.

Nel Regno Unito nel 2015 è stata lanciata dalla stessa MPA e dall’industria discografica britannica, con il sostegno delle Istituzioni pubbliche, la campagna “Get it right”, con gli obiettivi di ridurre la pirateria tra i ragazzi di età compresa tra 16 e 24 anni, diminuire l’accettabilità sociale di questo fenomeno illegale e quindi rendere più efficaci le strategie di contrasto.

L’aumento dell’offerta di piattaforme e siti legali di consumo di contenuti audiovisivi, o di spettacoli ed eventi sportivi, ha fatto concretamente la differenza con il passato e oggi in Gran Bretagna meno della metà del dato inziale ancora pensa che la pirateria un fenomeno non molto dannoso la pensano.

Si è capito che non si può solo “reprimere” un fenomeno sociale di questa portata, ma bisogna convincere i più giovani a non accettare l’offerta pirata solo aumentando quella legale, stando vicino ai ragazzi nel momento della scelta (appunto, “Geti t right”, fallo bene, prendi la decisione giusta), quindi ispirandoli con esempi virtuosi, sia di loro coetanei, sia dei loro artisti preferiti o influencer.

E sull’efficacia di queste campagne è intervenuto anche il Segretario Generale della FAPAV, Federico Bagnoli Rossi, che ha ricordato una precedente iniziativa di comunicazione in tal senso, la campagna di successo “Io Faccio Film”.

Siamo orgogliosi di promuovere e sostenere la campagna ‘Rispettiamo la Creatività’ che da dieci anni realizza nelle scuole una indispensabile azione educational sul valore delle opere audiovisive e sull’importanza di rispettare il lavoro di un comparto che, solo in Italia, occupa oltre 180mila professionisti. Una iniziativa molto completa, che siamo lieti di aver arricchito portando il punto di vista del mondo del cinema. Soprattutto in un momento come quello attuale, di grandi difficoltà per il settore a causa dell’emergenza pandemica, le azioni di tutela e promozione sono ancora più che mai necessarie. Dialogare con le nuove generazioni, approfondendo tutto quello che si cela dietro la macchina da presa e comprendendo la complessità dell’intero processo produttivo e distributivo di un’opera, rappresenta una azione fondamentale per contribuire alla formazione di un pubblico di domani rispettoso e consapevole di come e perché fruire legalmente di un contenuto audiovisivo”, ha affermato Bagnoli Rossi.

Dietro ogni prodotto audiovisivo c’è l’impegno e la scommessa di un professionista. Per questo si deve sempre ricordare che un film o un brano musicale sono il risultato del lavoro di un gran numero di persone. Scegliere l’offerta illegale significa mortificare e mettere a repentaglio il loro lavoro”, ha aggiunto Bagnoli Rossi.

Proprio questo mese partirà la nuova campagna promossa da FAPAV dal titolo ‘We are stories’, o anche ribattezzata ‘Io faccio film 3.0’ – ha aggiunto il Segretario Generale della FAPAV – con cui racconteremo quello che è accaduto ai ragazzi chiusi in casa durante il periodo di lockdown legato alla pandemia da Covid-19, cercando di far conoscere al pubblico desideri e speranze, di far brillare sugli schermi quella scintilla che non si è mai spenta durante quel difficile momento storico e che gli consentirà di perseguire i propri sogni un domani anche nel mondo del lavoro”.

Abbiamo una grande responsabilità come associazioni e industria – ha infine precisato Bagnoli Rossi – cercare di lavorare assieme, uniti, per raggiungere nuovi obiettivi, sfruttando campagne del tipo ‘We are stories’ come calamita attorno cui ritrovarci per lavorare ad una causa comune: la lotta alla pirateria e il sostegno concreto alla ripresa del settore dopo la pandemia”.

Il progetto EMCA rappresenta una delle iniziative migliori cui Nuovo Imaie partecipa convintamente. “Rispettiamo la Creatività” racconta agli studenti non solo il lavoro e la passione che precedono la realizzazione di un’opera musicale o audiovisiva, ma anche le ragioni per cui tale lavoro deve essere tutelato. La ricchezza del nostro Paese e la nostra stessa identità di cittadini si fondano sul settore della creatività, il quale, pur essendo essenziale, vive nella incertezza normativa e con tutele assai affievolite. Condividere con le nuove generazioni e, quindi, con la classe dirigente del domani, le ragioni della tutela del diritto di autore e rendere compartecipi i ragazzi del processo creativo, vuol dire ipotecare un futuro migliore per tutti. Queste le ragioni per le quali “Rispettiamo la Creatività” è un progetto di cui andiamo fieri e che non ci stancheremo mai di lodare. Auguri ai partner EMCA e a tutti gli studenti e gli insegnanti con cui abbiamo intrapreso questo cammino!”, ha detto Andrea Micciché, Presidente NUOVOIMAIE.

Sono molto felice di poter celebrare i dieci anni della campagna educativa per le scuole “Rispettiamo la
creatività”, che la Società Italiana degli Autori ed Editori ha sostenuto sin dall’inizio. Insieme agli altri partner del progetto condividiamo l’obiettivo di far comprendere ai giovani che senza cultura del rispetto dei diritti di chi crea, scomparirebbero gli autori del presente e non ci sarebbero autori nel futuro. L’era digitale ha impresso e continuerà a imprimere negli anni a venire enormi accelerazioni e trasformazioni nelle nostre vite in generale e in particolare nel settore della creatività. Per questo motivo, nel contesto di un mercato sempre più globale e digitale, la tutela del diritto d’autore rappresenta l’unica garanzia per poter continuare a creare. Il diritto d’autore e i diritti connessi sono alla base del progresso di un Paese e della sua cultura e non si dirà mai abbastanza che le opere dell’ingegno si nutrono di legalit
à”, ha commentato Gaetano Blandini, Direttore Generale SIAE.

Bisogna investire sui ragazzi e favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro. Molti dei nostri problemi derivano dal fatto che come Paese non ci fidiamo dei più giovani. Insegnando ai giovani il cambiamento si ottiene un grande risultato, quello di diffondere i comportamenti corretti in famiglia”, ha precisato Miccichè.

Siamo in un momento di ripartenza, i segnali sono positivi, ma ci sono da fare dei passi in avanti per uscire davvero dalla pandemia. Torniamo al cinema, ai concerti, al teatro, senza dimenticare mai cosa c’è dietro la creazione di un’opera, cioè un mondo di professionisti, di arti e mestieri che va protetto, anche per tutelare il futuro lavorativo di chi oggi è ancora a scuola”, ha commentato Pietro Ietto, Vice Direttore Generale SIAE.

AFI, oltre che essere tra i fondatori del progetto “Rispettiamo la Creatività”, è sicuramente anche tra i più convinti sostenitori della sua unicità e validità. Per questo, da sempre supporta insieme a tutti i partner le iniziative promosse, guidate soprattutto dall’ambizione di spiegare ai giovani l’importanza, il rispetto e il valore della proprietà intellettuale, dei diritti legati al settore creativo e dell’uso intelligente della tecnologia. Durante tutti questi anni, AFI ha contribuito attivamente a pianificare e realizzare le tante attività educative rivolte ai giovani, i quali ci hanno sempre dedicato un’attiva partecipazione e un evidente impegno nella comprensione delle tematiche affrontate. Per questo, auguriamo al progetto un altrettanto e grandioso futuro al fianco delle nuove generazioni”, ha invece sostenuto Sergio Cerruti, Presidente AFI.

Il rispetto della legalità potrebbe sembrare un concetto un po’ astratto, ma non lo è. Il futuro si basa su un sistema di regole condiviso e sull’approccio etico ai problemi. Per garantire un futuro ai più giovani si deve partire da qui. La creatività è la chiave del successo in ogni settore e aspetto della vita. Quando sarete nel mondo del lavoro avrete delle idee e potrete trovare due tipi di persone: chi le rispetterà e vi aiuterà e chi tenterà in ogni modo di rubarvele per sfruttarle”, ha infine spiegato Pierluigi Bernasconi, presidente UNIVIDEO.

Da moltissimi anni UNIVIDEO opera per lo sviluppo e la tutela delle imprese audiovisive, un settore in crescita e in continuo sviluppo grazie ai supporti fisici più avanzati e alle nuove tecnologie digitali, in grado di soddisfare ogni esigenza di fruizione per il pubblico di ogni età ed in ogni occasione di visione. L’industria audiovisiva non solo costituisce un’opportunità di innovazione per il Paese, ma ha avuto il merito di introdurre agli utenti il mondo dei contenuti come fonti culturali, oltre che d’intrattenimento. Comprenderne il valore è essenziale per mostrare il lavoro dietro ogni opera: dai creativi alle maestranze, fino a una disponibilità sempre più ricca di contenuti extra, making of ed edizioni arricchite di scene inedite. Le campagne di sensibilizzazione, soprattutto nei confronti dei più giovani, sono indispensabili e per questa ragione UNIVIDEO si è fatta promotrice del progetto e lo sostiene da molti anni”, ha aggiunto Bernasconi.

Chi ruba le idee altrui, ruba delle opportunità. In Italia ci sono 500 mila professionisti del settore, che non sono persone ricche dello star system, ma onesti lavoratori e in quanto tale vanno rispettati e protetti. Sono le persone “normali” con la loro professione, passione e creatività, a creare i prodotti che ci piacciono – ha concluso il Presidente UNIVIDEO – e per questo dobbiamo a loro protezione”.

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