Antitrust

Web e fisco: Ue contro Amazon: ‘Probabili aiuti di stato in Lussemburgo’

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Per la Commissione Europea ci sono gli estremi per procedere l'indagine nei confronti di Amazon per aiuti di stato in Lussemburgo.

Amazon nei guai in Europa. Secondo i risultati preliminare dell’indagine per aiuti di Stato avviata dalla Commissione Europea, la web company Usa avrebbe ottenuto un trattamento fiscale di favore dal Lussemburgo, con cui ha stipulato accordi in materia di tasse nel 2003. Le autorità antitrust della Ue hanno chiesto al governo del Lussemburgo un approfondimento sugli accordi fiscali siglati con l’azienda Usa.

La Commissione Europea ha reso noti i risultati preliminari sull’indagine aperta nei confronti di Amazon e di altre multinazionali, per verificare l’esistenza di accordi fiscali di favore nei confronti della web company guidata da Jeff Bezos.  La Commissione ha fatto sapere che in base “alle prime considerazioni preliminari dell’indagine il regime fiscale applicato….dal Lussemburgo a favore di Amazon rientra nella fattispecie degli aiuti di stato”.

Amazon dal canto suo si difende, sostenendo di non aver ricevuto alcun “trattamento di favore dal Lussemburgo” sul fronte delle tasse.

In Lussemburgo c’è la sede europea di Amazon. Secondo la Commissione, le autorità lussemburghesi, all’epoca dell’accordo fiscale con la web company Usa, hanno effettuato delle analisi economiche poco approfondite sui conti dell’azienda.

Lo scrive il Wall Street Journal, aggiungendo che l’accordo è stato chiuso in tempi davvero stretti, dopo appena 11 giorni. Il deal prevede il pagamento di un’aliquota compresa fra il 4% e il 6% delle spese operative di Amazon Eu, una somma giudicata troppo esigua dalle autorità europee, meno della metà di quanto concordato dal fisco irlandese e olandese con altre due multinazionali Usa, anch’esse sotto inchiesta, vale a dire Apple e Starbucks. La Commissione contesta infine che i termini dell’accordo siglato con in Lussemburgo non sia stato rivisto da dieci anni.

L’indagine della Commissione nei confronti di Amazon è partita lo scorso mese di ottobre e si collega ad una più ampia questione europea che riguarda tutte le multinazionali americane del web che adottano sistemi di ottimizzazione per bypassare il fisco, e nello specifico le indagini della Ue sugli accordi esistenti tra Amazon e Lussemburgo che permettono al gruppo di pagare meno tasse.

Il problema è che le tasse sulle multinazionali hanno bisogno di accordi internazionali e ancora si sta lavorando a un’intesa.

L’Ocse sta spingendo per il raggiungimento di questo accordo. Il Governo britannico ha già detto che appena si troverà l’intesa intende essere tra i primi a legiferare in materia. Secondo le previsioni, è però improbabile che le nuove tasse siano fissate prima del 2017.