Data protection

Vestager: ‘Il GDPR non basta. Servono regole ad hoc per i giganti del tech’

di |

Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva Ue e commissaria alla Concorrenza, preannuncia un giro di vite regolatorio nei confronti delle grandi web company americane.

Il GDPR non è sufficiente per proteggere i cittadini europei dall’invadenza e dagli abusi dei giganti del web e per questo servono nuove regole più stringenti per controllare e bloccare gli abusi nell’utilizzo dei nostri dati da parte delle grandi corporation digitale made in Usa. Questo in sintesi il pensiero di Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo e commissario alla Concorrenza della Commissione Ue, che in un discorso tenuto a Copenhagen ha dato un assaggio di quella che sarà la sua linea di condotta nei prossimi 5 anni.

Di certo, scrive la Reuters, l’ampliamento dei poteri di Vestager, che oltre alla Concorrenza ha accentrato su di sé anche la supervisione delle questioni che riguardano il Digitale, mentre la parte operativa del Mercato Unico digitale è stata affidata alla commissaria francese Sylvie Goulard, lascia pensare che arriveranno nuove norme specifiche per contrastare gli abusi nel trattamento dei dati da parte delle web company.

Ad oggi le sanzioni comminate alle web company sono state inflitte caso per caso, tramite regole che non sono specifiche del settore.   

Ad oggi, per mano di Vestager, sono state comminate multe per un totale di 10 miliardi di euro ai danni di Google e Qualcomm, sanzionate per comportamenti scorretti e abuso di posizione dominante nei confronti della concorrenza.

“Se vogliamo definire il mercato, se vogliamo stabilire cosa è accettabile e cosa non lo è, allora ciò di cui abbiamo bisogno non è un rafforzamento della concorrenza, ma una nuova regolazione”, ha detto a chiare lettere la vicepresidente esecutiva Ue.  

“Avremo quindi bisogno di regole più ampie per assicurare il fatto che il modo in cui le aziende raccolgono e utilizzano i dati non danneggi i diritti fondamentali della nostra società”, ha aggiunto senza entrare nel dettaglio.

Inoltre, Vestager ha aggiunto che le nuove regole Ue sulla data protection (GDPR), adottate lo scorso anno a maggio, hanno sì dato all’Europa il controllo sui dati personali, ma non hanno aiutato in quei casi in cui sono nati problemi con aziende che hanno abusato di dati personali per trarre conclusioni sugli individui o per mettere in pericolo la democrazia.   

Insomma, come previsto e come preannunciato da Vestager, con il nuovo corso della Commissione Von der Leyen si prospetta una stretta regolatoria nei confronti dei giganti del web e non è escluso nemmeno per le telco. Prevedibile quindi l’emanazione di nuove regole che integrino e inaspriscano il GDPR, disegnate in maniera esplicita per recintare il settore.