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Tra Trump e Biden perde l’America. Analisi del peggior dibattito tv nella storia Usa

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Solo in un momento del dibattito si è parlato di tecnologie e precisamente di green new deal. Analisi del dibattito tv.

È stato il peggior dibattito televisivo degli ultimi 60 anni negli Stati Uniti quello tra Donald Trump e Joe Biden. Battibecco ad oltranza dalla prima fino alla seconda domanda (la nomina del giudice Barret alla Corte suprema di Giustizia e l’Obamacare), i candidati sembravano due persone al bar alle prese con insulti e schermaglie, ma erano in diretta tv davanti a un pubblico di almeno 100 milioni di spettatori solo negli Usa.

Si entra nel vivo dopo 20′, con la domanda sul Covid19

Il dibattito è entrato nel vivo dopo 20 minuti, alla domanda sul Covid19 che negli Stati Uniti ha causato la morte di 200mila persone, con 7 milioni di casi.

Biden efficace con le parole, ma sorride mentre parla del virus

Qui Biden è stato efficace, inizialmente: “Il presidente non ha una strategia per contrastare il virus, ha sminuito la pandemia. Ha scarica la responsabilità sulla Cina, ha solo aspettato senza fare nulla”. Però Biden commette un grave errore di comunicazione non verbale, sorride mentre dice “Lui passa il tempo a giocare a golf e non pensa a come mettere in sicurezza la salute degli americani”.

In Italia non sarebbe mai successo. Sorridere mentre si parla della cattiva gestione delle misure governative anti Covid. Sul fatto che Trump abbia minimizzato il pericolo del virus, Biden avrebbe dovuto mettere all’angolo lo sfidante e conquistare un punto sul tema, ma con quel sorriso è sembrato freddo e distaccato da chi sta combattendo contro il Covid o ha perso familiari e amici.

La replica di Trump è stata: “Su di me solo fake news, ho gestito bene la pandemia. Con i democratici alla Casa Bianca ci sarebbero stati più morti a causa del Covid19, perché non avreste chiuso i confini, come ho fatto io”.

Sull’elusione fiscale di Trump, il presidente è stato incalzato dal moderatore. Non da Biden

Biden non è stato in grado di mettere in difficoltà Trump neanche sull’elusione fiscale raccontata dal New York Times, solo una volta il cadidato democratico ha detto: “ha pagato solo 750 dollari di tasse”. Troppo poco. Occasione persa. Infatti sulle dichiarazioni dei redditi di Trump del 2016 e 2017 è stato il moderatore del dibattito Chris Wallace di Fox News ad incalzare il presidente più volte: “Lei presidente, ha pagato nel 2016 e 2017 750 dollari di tasse federali?”. La risposta di Trump: “Ho pagato milioni di tasse e a breve pubblicherò la documentazione per mostrare i dati corretti”, aggiungendo anche che ha beneficiato delle agevolazioni fiscali. 

Biden sul tema fa una promessa: “Quando sarò presidente abolirò gli escamotage del diritto tributario di cui ha beneficiato il ricco Trump”. 

Questo è stato un duro colpo del democratico al presidente. Biden è stato bravo a fare questa promessa guardando fisso la telecamera e quindi guardando negli occhi gli elettori, tecnica efficace usata spesso anche in altri momenti del match. Mai utilizzata da Trump. Il presidente degli Stati Uniti non ha mai guardato fisso negli occhi gli elettori-spettatori. Fisicamente è stato sempre girato verso Biden. In un dibattito televisivo si parla soprattutto al 10% degli elettori statunitensi indecisi che possono determinare il voto delle elezioni presidenziali.

Biden: “Creerò lavoro con tecnologie green”

Solo in un momento del dibattito si è parlano di tecnologie e precisamente di green new deal. Biden ha fatto un’altra importante promessa, è stato bravo a parlare da futuro presidente: “Entro il 2035 emissioni zero. Io sono favorevole all’accordo di Parigi sul clima e creerò lavoro con tecnologie green”.

L’ultima domanda rivolta ai due sfidanti è stata sulla regolarità delle elezioni, soprattutto con il voto per corrispondenza.

Biden, ancora una volta, ha guardato dritto alla telecamera e ha detto agli elettori: “Vote, vote, vote”. E “scegliete la modalità preferita: per corrispondenza o in presenza nei seggi”.

Trump, invece, ha messo le mani davanti per giustificare l’eventuale sconfitta: “È un disastro il voto per corrispondeza. Sarà un’elezione truccata. Sono state trovate schede elettorali nei cestini della spazzatura. Sarà una frode con il voto per corrispondenza. Le schede possono essere consegnate entro il 10 novembre. Per cui non si saprà il vincitore neanche il 3 novembre. Andate a votare di persona”, ha concluso il presidente.

Dal dibattito emerge un Paese diviso, in confusione

Un presidente che descrive gli Stati Uniti, di cui è a capo, incapace di gestire il voto per corrispondenza. In piena confusione. Specchio perfetto dello stesso dibattito andato in onda dalle tre alle 4:30 di notte ora italiana. Un match televisivo senza un vero vincitore, (secondo la rilevazione di Cnn effettuata subito dopo il dibattito di Cleveland per 6 elettori su 10 è stato Joe Biden il vincitore del primo duello in tv con Donald Trump).

In realtà ha perso l’America, perché l’immagine veicolata dai due candidati alla presidenza, almeno nel primo dei tre dibattiti tv, è di un Paese diviso, incapace di mandare messaggi di speranza, di parlare di futuro, soprattutto per i giovani. E questo anche perché i due candidati hanno più di 70 anni.