I progetti

Tecnologia italiana vince gara Nato per 4 ospedali ‘chiavi in mano’ hi-tech ed ecosostenibili

di |

Un’azienda pugliese fornirà le infrastrutture realizzate in collaborazione con ENEA ed altri partner per la costruzione dei quattro ospedali high-tech. Le strutture sanitarie saranno dotate di impianti e sistemi tecnologici all’avanguardia e pannelli ecosostenibili di “materiali vegetali locali”.

Chiusa la gara internazionale della NATO per la “Support and Procurement  Agency (NSPA)”. Vincitrice è risultata l’azienda pugliese R.I. (Ricerca e Innovazione), in collaborazione con Enea ed altri partner, a cui spetterà la realizzazione di quattro ospedali da campo green & hi-tech.

Le strutture sanitarie saranno dotate di impianti e sistemi tecnologici all’avanguardia, organizzati in “shelter” o pannelli interconnessi e tende, si legge nella nota Enea che accompagna l’annuncio, articolate in “Triage, Pronto Soccorso, Laboratorio Radiografico ed Ecografico, Sala preparatoria Chirurgica, Sala Operatoria, Sala Operatoria ausiliaria, Degenza, Farmacia e Area di Gestione”.

Il nostro core business è la costruzione di interi compound ad uso civile e militare con la formula ‘chiavi in mano’ supportato da rilevanti investimenti in programmi di ricerca e sviluppo di nuovi materiali, nuove tecnologie e soluzioni progettuali innovative ed eco-compatibili”, ha dichiarato Giovanni Violante, Direttore Generale di R.I..

L’obiettivo del progetto è di sviluppare materiali avanzati ed ecosostenibili per pannelli strutturali multifunzionali, intelligenti, destinati a strutture ospedaliere chirurgiche, pronte per all’uso in poche ore, senza necessità di personale specializzato per il montaggio e in grado di fornire consulti via satellite anche attraverso immagini TC intra-operatorie”, ha spiegato Vincenza Luprano del Centro ENEA di Brindisi.

I prototipi degli ospedali high-tech sono stati realizzati nell’ambito dell’iniziativa SOS (Studio di materiali avanzati e sviluppo di pannellature leggere, multifunzionali, intelligenti, riconfigurabili e sostenibili per applicazioni in Smart Operating Shelter), cofinanziata dalla Regione Puglia attraverso il Bando Innonetwork.

Il progetto, infine, prevede l’utilizzo di pannelli ecosostenibili, “realizzati con materiali vegetali locali, come la canapa, o di provenienza animale (lana di pecora) e trattati con sostanze naturali per accrescere la resistenza a muffe e funghi”, è precisato nel testo diffuso dell’Agenzia.