No al sessismo

Spot&Social: Goldie Blox, parità di genere anche per i giocattoli

di Alberto Contri |

Le campagne di Goldie Blox, un esempio di comunicazione all’insegna della parità di genere e della riconquista, da parte delle femmine, di un territorio sempre riservato ai maschi.

Un’idea/manifesto che sta diventando un business. Si chiama Goldie Blox, linea di giocattoli creata per introdurre le bambine al mondo della meccanica e dell’ingegneria, i cui giochi erano da sempre riservati solo ai maschi.

La Rubrica Spot&Social è curata da Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

L’ha proposta una ingegnere meccanico, Debbie Sterling, che in 4 giorni ha reperito i fondi per la prima produzione su Kickstarter con una riuscita operazione di crowdfunding.

Anche la comunicazione è all’insegna della parità di genere e della riconquista, da parte delle femmine, di un territorio sempre riservato ai maschi.

Si spiega così uno spot che fa il verso a quello ultra-famoso di Apple che proprio nel 1984 annunciava la ribellione contro il Grande Fratello.

In questo caso si annuncia la vittoriosa battaglia contro lo stereotipo che propone alle bimbe da sempre ruoli da principessa o da massaia.

Interessante il confronto con lo spot di allora di Apple:

Debbie Sterling ha centrato il problema: “noi diventiamo da grandi quello che abbiamo sognato da piccoli. Ci sono sicuramente un milione di ragazze là fuori che vorrebbero fare l’ingegnere, ma ancora non lo sanno: noi le aiutiamo a scoprirlo”.

Alcuni esempi delle campagne Goldie Blox fanno comprendere con quale enorme abilità si riesce a proporre un nuovo immaginario alle bambine, rendendole anche partecipi e testimoni di una sorta di movimento per la liberazione dagli stereotipi.