Libri e Pubblicità

Spot&Social: gli italiani leggono troppo poco. Alcune campagne a sostegno della lettura

di Alberto Contri |

Nel 2014 solo il 46% degli italiani ha letto almeno un libro. Percentuale al di sotto di altri Paesi europei. Da segnalare alcune interessanti campagne a sostegno della lettura per grandi e piccini.

L’anno scorso soltanto il 46% degli italiani ha letto almeno un libro, tra questi il 51,9% sono donne e il 39,7% uomini; per tracciare un paragone è utile sapere che tali numeri lievitano fino all’82% nel caso della Germania, al 70% in Francia mentre, in Spagna, il 61,4% degli intervistati si concede la lettura di (almeno) un libro.

La Rubrica Spot&Social è curata da Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Da questi dati si evince quanto sia difficile creare e promuovere una campagna per la lettura: occorre convincere le giovani generazioni, attratte dai videogiochi e sempre più disperse tra le luci del luna park di internet, che un libro può cambiare la vita facendo sviluppare la loro immaginazione.

Non male il tentativo di Pubblicità Progresso fatto nel in occasione del Salone di Torino: un libro inizialmente usato solo per nascondersi ad alcuni malintenzionati, diventa una occasione di grande e imprevisto interesse.

Decisamente indovinato lo spot su questo tema realizzato da Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini fondata nel 1919 in Inghilterra.

Non sviluppa solo progetti concreti di assistenza e sostegno alle famiglie e ai bambini in situazioni di emergenza, ma promuove la loro partecipazione attiva alla società con il sostegno alla loro educazione. C’è un loro recente spot che è particolarmente interessante perché fa capire a quanti pensano che avviare precocemente i bambini all’uso dell’informatica sia la base dell’educazione moderna. Ci mancherebbe altro che le giovani generazioni non debbano essere educate all’uso dell’informatica, che sarà sempre più importante nella loro vita. Ma senza un’educazione preventiva alla scrittura e alla lettura, rischiamo di farne degli esseri umani perennemente distratti e incapaci di concentrarsi.

Su questo tema non ci sono solo spot interessanti, ma anche campagne stampa, come quella della Abril Educacao brasiliana, che ricorda come la storia non finisca con il libro, che scatena la fantasia…

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Mi fa piacere finire citando un bel lavoro sperimentale ideato e girato da Giorgia Missiaggia e Marco Armando Piccinini, due giovanissimi talenti del Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano. “L’idea è nata dai ricordi d’infanzia, uniti alla viva fantasia che abbiamo ancora oggi” racconta Giorgia. “Abbiamo focalizzato l’attenzione sull’importanza della lettura ai bambini” ci spiega invece Marco, “Il papà dello spot ritiene talmente fondamentale questo momento di condivisione con la propria famiglia da non poter attendere il proprio ritorno a casa per iniziare il racconto della fiaba”.