Arte e cultura

Spot & Social. L’arte e la cultura come patrimonio da valorizzare

di Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso |

Ecco alcuni spot che invitano i cittadini a specchiarsi nell’arte e a conoscere la cultura come parte di sé, per riscoprire tutto quello che il nostro Paese è in grado di offrirci.

La rubrica Spot&Social ha lo scopo di illustrare ogni settimana una o più campagne pubblicitarie di particolare interesse sociale. Rubrica a cura di Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità ProgressoPer consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Nel panorama televisivo, alcuni spot invitano i cittadini a specchiarsi nell’arte e a riscoprire la cultura come parte di sé. L’arte e la cultura rappresentano la ricchezza artistica storica ed economica del Paese, il patrimonio stesso della nostra collettività.

Ed è proprio ispirandosi a questo principio che sono stati molti, soprattutto negli ultimi tempi, gli spot che hanno unito un messaggio rilevante, rivolto soprattutto alle nuove generazioni, alla bellezza di quei pochi secondi che sembrano raccontare quasi un film.

È questo il caso del nuovo spot della nota Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed Arti “Treccani” che in pochi secondi racconta uno spaccato di vita quotidiana attraverso la magistrale interpretazione dell’attore Claudio Santamaria nel ruolo di un agente Treccani.

Le prime luci dell’alba, la pancia di una donna all’ultimo mese di gravidanza ed un papà (Santamaria) che parla al figlio che sta per nascere. Il futuro padre suggerisce al figlio in arrivo una strategia nel caso incontrasse una marziana sul pianeta rosso: quella di parlarle di noi terrestri e soprattutto dei poeti, degli scienziati e degli artisti italiani, protagonisti assoluti del pensiero e dell’immaginazione umana.

Se è vero come ha detto l’astronauta Samantha Cristoforetti che la prossima sarà la generazione che conquisterà Marte, la cultura italiana ha di fronte a sé un’opportunità storica” dice Sergio Rodriguez, CEO & CCO di J. Walter Thompson e autore del soggetto originale e per tale motivo, è necessario che la cultura, sia un punto di forza sul quale puntare.

Sulla stessa lunghezza d’onda è la principale campagna di comunicazione 2017 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo: ideata completamente in house, è finalizzata a promuovere la visita degli oltre 420 musei e parchi archeologici statali. Gli spot – i cui claim sono “L’arte ti somiglia”. È parte di te. “L’arte ti somiglia. È il tuo futuro”; “L’arte ti somiglia. Vive accanto a te”, sono incentrati su quella sensazione di fusione e di identificazione che le opere d’arte sanno stimolare in coloro che le ammirano. Da qui, l’invito a visitare le ricche collezioni dei musei italiani, dove tutti possono sentirsi parte di uno straordinario patrimonio.

Protagonisti di questo bellissimo spot sono i volti di bambini, persone comuni, di ogni età, o animali domestici che in un montaggio alternato e veloce si accostano, al ritmo di una musica incalzante, alle immagini dei dipinti e delle sculture delle collezioni italiane più somiglianti, per tratti, posa o espressione.

Arte e cultura si è detto, ma tutto va ricollegato anche ad un altro elemento estremamente importante che viene celebrato proprio in questi mesi: il turismo, per il benessere delle persone e del pianeta e che deve essere ovviamente inteso come un’opportunità e non un problema. Lo spot “Amo l’Italia” commissionato dal MiBACT alla Rai, ad esempio, mediante le immagini dell’Italia ne esalta le bellezze del Paese attraverso le parole di un gruppo di ragazzi stranieri che viaggiano da Nord a Sud scoprendo le infinite bellezze della nostra Nazione.

“Viaggiare e scoprire l’Italia fa sentire vivi, ogni persona e ogni angolo nascosto sembrano lì per me, per noi”. Un intenso messaggio da trasmettere alle generazioni di oggi e di domani che, anche attraverso questi spot, possano avere la voglia e la curiosità di conoscere, scoprire e riscoprire tutto quello che il nostro Paese è in grado di offrirci.

Fa molto piacere osservare che finalmente le istituzioni si stiano sforzando di abbandonare le inveterate e retoriche abitudini di comunicazione per impiegare stili e linguaggi finalmente in linea con la migliore pubblicità.