Previsioni

SosTech. Smartphone, tutte le tendenze del 2018

di Giordano Rodda |

Cosa ci aspetta il prossimo anno nel mercato degli smartphone, dopo il recente lancio dell’iPhone X e del Samsung Galaxy S8 e Note 8.

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Il 2017 non è ancora finito ma si sa, nella tecnologia – e in particolare in quella per smartphone, il bene “a obsolescenza” forse più noto – si corre in fretta: ecco perché si comincia già a parlare degli smartphone dell’anno prossimo, a poco più di due mesi dal lancio dell’iPhone X (descritto dalle recensioni come “il primo smartphone di una nuova era”) e poco di più da quelli di Samsung Galaxy S8 e Note 8, che hanno rappresentato il ritorno in piena forma del gigante coreano. Rumors e voci si accalcano nel tentativo di definire i dispositivi del futuro, quelli che useremo tutti e che ci costringeranno a ore di coda (i più fanatici, almeno) di fronte a un negozio per accaparrarceli al day one. Da un punto di vista hardware i top di gamma monteranno con tutta probabilità il nuovo Snapdragon 845 di Qualcomm, i 6 GB di RAM diventeranno la regola o quasi e anche i modem LTE saranno ancora più efficienti: ma la lista di quello che è lecito aspettarsi è lunga.

Continua la crescita OLED (e AMOLED)

Sicuramente uno dei passaggi più importanti per l’industria degli smartphone di quest’anno è stato il passaggio di Apple, con l’iPhone X, agli schermi OLED in sostituzione dei vecchi LCD (ancora presenti nel “fratello minore” dell’X, l’iPhone 8). Ormai schermi OLED e AMOLED sono stati adottati da quasi tutti i maggiori produttori di dispositivi di fascia alta per la telefonia mobile (su SosTariffe.it potete trovare tutte le offerte più interessanti presenti in questo settore). Tutto questo, unito alla richiesta sempre più pressante anche da parte dei migliori televisori top di gamma, porta notevoli risorse alla stessa Samsung, che con Samsung Display è leader del settore (e, ironia della sorte ma non troppo, fornisce gli stessi rivali di sempre: Apple). Nel 2018 non c’è dubbio che si continuerà a seguire questa strada: secondo alcune stime, nel 2020 il 43% degli smartphone distribuiti in tutto il mondo sarà AMOLED, e i produttori si stanno affrettando a dotarsi degli stabilimenti e delle attrezzature necessarie per tenere testa all’aumento della domanda.

Verso lo smartphone pieghevole?

Ogni anno c’è una voce che si rincorre: gli smartphone pieghevoli, pronti per essere aperti come un giornale, utilizzati e poi richiusi come un portafoglio o un fazzoletto, sono pronti a fare il loro esordio sul mercato. Notizie che poi vengono puntualmente smentite, perché la tecnologia è ancora acerba, si continua con la sperimentazione in laboratorio, ci sono dei problemi non previsti. Il 2018, però, potrebbe essere davvero l’anno buono: in particolare è LG ad aver fatto importanti passi avanti nel settore degli OLED pieghevoli, tanto da poter essere il futuro fornitore, secondo alcuni report, nientemeno che di Apple, Google e Microsoft.

Rispetto ai display LCD, infatti, i display OLED – che, come detto, sono stati adottati anche da Apple con l’iPhone X – presentano un grado di flessibilità molto più elevato; proseguendo per questa strada (e con un’attentissima collocazione della componentistica interna) arrotolare il proprio smartphone potrebbe essere un’operazione destinata a diventare molto familiare nei prossimi anni. Del resto quest’anno abbiamo assistito alla presentazione dello ZTE Axon M, il primo smartphone “quasi” pieghevole. Il Galaxy X e l’iPhone X Plus del 2018 (ma anche Huawei sarebbe sulla buona strada) potrebbero essere i dispositivi destinati a segnare il passaggio alla tecnologia pieghevole, anche se è difficile che Apple possa proporre un “salto” tecnologico così ampio dopo le innovazioni già significative dell’iPhone X; allo stato attuale, insomma, si tratta di speculazioni, ma è certo che i telefonini pieghevoli presentati nel 2018 non mancheranno.

Realtà aumentata per tutti

Un’altra grande tendenza nel mercato della telefonia per il 2018 sarà senza dubbio la realtà aumentata: l’hardware dei modelli più moderni è ormai in grado di supportare questa tecnologia in modi prima impensabili. Secondo il capo del dipartimento business e delle operazioni dell’unità VR di Google, Amit Singh, già a fine gennaio del 2018 si potranno contare nell’ordine delle centinaia di milioni gli smartphone in grado di supportare giochi e applicazioni con realtà aumentata. ARKit e ARCore, i due kit di sviluppo software in questo ambito rispettivamente messi a punto da Apple e Google, promettono meraviglie. Si può dire che in parte sia stato anche il fenomeno Pokémon Go dell’anno scorso – che, anche se apparentemente tramontato, continua ad avere la sua schiera di fedelissimi – a rendere evidenti le potenzialità di una tecnologia per la verità già presente da alcuni anni sugli smartphone, ma che, visti i limiti dei dispositivi, sembrava ormai relegata a poco più che una curiosità. Allo stato attuale ARCore è disponibile, in ambito Android, sui Pixel e i Pixel 2 di Google e su Samsung Galaxy S8 e S8 Plus, mentre ARKit può essere utilizzato su iPhone dal 6s in poi (quindi anche iPhone 7, iPhone 8 e ovviamente l’iPhone X).

Sempre più schermo, sempre meno cornice

Nel 2018 si continuerà anche a “rosicchiare” più superficie possibile: il Samsung Galaxy S8 è stato un ottimo esempio in questo senso, con un display che curva in modo molto naturale senza cornice, mentre l’iPhone X, malgrado i notevoli passi avanti, ha conservato ancora un piccolo bordo e soprattutto il bistrattato trapezio nero in cima, che rende non ideale la visione quando si è in landscape mode. Nel 2018 Apple – che a detta di molti è arrivata alla presentazione di iPhone X un po’ col fiatone, e che quindi è stata costretta ad alcuni compromessi per uscire in tempo – potrebbe liberarsi di questo dettaglio antiestetico, anche perché si parla di un grande iPhone X Plus da 6,5 pollici. Qualcosa dovrebbe fare anche il Samsung Galaxy S9, che verrà presentato presumibilmente tra gennaio e febbraio del 2018.

E gli altri? Si sa ancora poco, anche se il 2018 sarà anche l’anno del LG G7 (pronto per essere presentato al Mobile World Congress di fine febbraio), dello Huawei P11 (dopo la mezza delusione del P10, stessa probabile presentazione del G7), dell’OnePlus 6 e, naturalmente, dei Nokia: la casa finlandese si è rifatta vedere sul mercato nel 2017 e i primi prodotti, come il Nokia 8, sono piaciuti. Per il Nokia 9 e il Nokia 10 si attendono ulteriori evoluzioni, come il rapporto d’aspetto 18:9 e cornici sottilissime. A ottobre, infine, spazio anche per il Google Pixel 3.

Fonte: https://epsnews.com/2017/11/09/production-capacity-amoled-panels-expands-chinas-share-rise/