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Social tv in Italia: a febbraio 6,4 milioni di post su programmi televisivi

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La tv detiene ancora il primato in Italia, ma avanza la social tv. Secondo Nielsen a febbraio generati 6,4 milioni di post relativi a programmi e 433 milioni di impression.

La televisione continua a regnare nei salotti di casa. Il piccolo schermo, se possiamo ancora definirlo tale, è il medium preferito dagli italiani per la visione film, notiziari e documentari, segnando una percentuale generalmente più alta rispetto alla media Ue. Il tutto mentre avanza la cosiddetta social tv e l’uso dei dispositivi mobili specie per l’informazione.

E’ quanto emerge dalla survey Digital Landscape and The Impact of TV Everywhere condotta da Nielsen su un campione di 30 mila individui in 60 Paesi.

Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia, indica che “dai dati della nostra survey emerge che i second screens (pc, tablet, smartphone) stanno diventando un’estensione strutturale di quello televisivo, al punto che i produttori di contenuti sono chiamati ad affrontare la sfida di fornire vere e proprie esperienze di entertainment fruibili attraverso diversi strumenti mediatici”.

Social tv: a febbraio 6,4 milioni di post

Ma veniamo ai dati. In Italia la televisione detiene ancora il primato tra i device utilizzati per la fruizione di video (l’84% la usa per vedere film vs 81% media UE; l’81% per seguire notiziari vs media UE 80%; il 77% per la visione di documentari vs 79% media UE) ma il 10% degli italiani usa il tablet per i notiziari.

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La Tv, nello stesso tempo, diventa sempre più social. Nielsen rileva che a febbraio ci sono stati 6,4 milioni post relativi a programmi, generando 433 milioni di impression (numero di volte che una pagina web viene visualizzata).

Il 72% degli italiani dichiara di volere essere connesso anytime e anywhere (vs 66% media UE). Il 66% sottolinea che lo schermo televisivo deve essere grande, rispetto al 55% della media europea.

In merito all’uso social della tv, il 39% degli intervistati dichiara di tenersi aggiornato sui programmi per poter partecipare al dibattito su Twitter e Facebook, mentre il 29% conferma di guardare più volentieri un programma se ha una sponda di condivisione in Rete. Nello stesso tempo risulta che il 26% proprio mentre guarda la tv si mette in contatto con altre persone via web e il 47% naviga in internet. Ciò è anche determinato dal fatto che sempre più spesso le relazioni “faccia a faccia” sono sostituite con scambi virtuali: trend riconosciuto dal 62% degli italiani, e se solo l’8% già cerca l’anima gemella sul web, il 26% è interessato a farlo nel futuro.

 

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Per i video brevi, meglio il pc

Il 66% del campione (vs media UE del 58%) preferisce i programmi in diretta, anche se la visione differita è molto gradita dal 55%, poiché dà la possibilità di accedere alle puntate perse dei programmi preferiti, anche guardando più episodi in uno stesso giorno.

Nella survey di Nielsen si rileva anche che, per ciò che concerne i video di breve durata (inferiori a 10 minuti), il pc si posiziona al primo posto (62% degli intervistati), lo smartphone al secondo (27%) seguito dal tablet (24%).

 

Second screens, quando e perché

Per quanto riguarda le abitudini della popolazione nell’utilizzo del mezzo televisivo, emerge che il 49% guarda la televisione durante i momenti di relax in famiglia, il 52% mentre mangia, il 67% quando è solo a casa e il 54% per passare il tempo. E’ da sottolineare che in questi ultimi due momenti gli italiani usano contemporaneamente tv e pc in ragione, rispettivamente, del 50% e 44%, e tv e tablet (16% e 18%).

Se focalizziamo i device di comunicazione (pc, tablet e smartphone) nel loro complesso, risulta che vengono usati principalmente per i seguenti scopi: ricerca di informazioni (67%), lettura di notizie (67%), rapporti con famigliari e amici (63%).

Dispositivi mobili e servizi futuri

Contestualmente alle prevalenti modalità di utilizzo di pc, tablet, smartphone, l’indagine Nielsen prende anche in considerazione quelli che possono essere gli scenari futuri che vedranno al centro l’uso dei device elettronici. Emergono tre probabili aree di sviluppo: il 49% degli italiani si dichiara interessato a utilizzarli come strumenti per acquistare beni alimentari (il 14% ne fa già uso), il 50% alla condivisione di informazioni mediche (il 17% già ora utilizza i device per questo), il 32% vorrebbe fare operazioni bancarie (50% dato attuale) e il 43% pagare le bollette (36% dato attuale).

L’ad di Nielsen sottolinea che le diverse modalità di fruizione dei media generano “nuove opportunità per l’intero comparto della comunicazione”.

In particolare, conclude Fantasia, “i social media possono incrementare la conoscenza dei programmi e allo stesso tempo massimizzare l’audience raggiungibile da più schermi. Il quadro che ci si prospetta richiede di offrire non più semplici prodotti televisivi ma veri e propri percorsi esperienziali, in grado di cogliere l’utente nelle più diverse situazioni. Ciò impone una conoscenza sempre più approfondita dei comportamenti del consumatore”.