Trasporti intelligenti

Smart mobility: big data e sensori negli USA, ‘Le auto dialogheranno tra loro per eliminare il traffico’

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In America il più grande centro di simulazione per la smart mobility urbana: ‘30 mila autoveicoli saranno testati per studiare la comunicazione veicolo a veicolo e tra questi e le infrastrutture dei trasporti urbani, come gli incroci e i semafori, per evitare traffico e incidenti’.

Negli Stati Uniti, l’Università del Michigan ha creato una città simulata di quasi 130.000 m2, che ci porta un passo più vicini al rivoluzionare trasporti e mobilità così come oggi li conosciamo. Si tratta del Mobility Transformation Center (MTC), un’enorme centro di simulazione per la smart mobility, probabilmente il più grande al mondo nel suo genere, gestito dal Dipartimento dei Trasporti del Governo degli Stati Uniti, in collaborazione con un consorzio di 13 aziende, tra cui GM, Ford e Xerox, progettato per simulare situazioni di traffico e condizioni stradali in cui convivono veicoli automatizzati ed autonomi.

L’MTC, ha spiegato in un articolo di presentazione Giulio Frandi, direttore generale Italia della divisione Intelligent Transport Group di Xerox, “ricrea le esperienze di guida di tutti i giorni, inclusi i comportamenti imprevedibili degli automobilisti e dei pedoni, i blocchi stradali, i passaggi a livello ferroviari o l’esistenza di infrastrutture obsolete”. Una volta completato, “30.000 vetture verranno impiegate all’interno dell’area di sperimentazione e in tutta la zona sudest del Michigan. Un array di sensori alloggiati all’interno dei segnali stradali, dei semafori e delle strade segnalano tutte le informazioni rilevanti per i nostri spostamenti, come per esempio un incidente stradale, la presenza di strade ghiacciate od anche solo quella di un pedone sul nostro percorso”.

È la mobilità della smart city, il cosiddetto traffico intelligente, “in cui saranno testate sia le comunicazioni da veicolo a veicolo (V2V) che quelle da veicolo a infrastruttura (V2I)”.

MTCAll’MTC, “i ricercatori saranno in grado di analizzare come progettare strade e incroci “intelligenti” che comunichino con le auto automatizzate, con i pedoni, con i ciclisti e con il trasporto pubblico”. Le stazioni di ricarica delle auto elettriche verranno integrate alle strade in via sperimentale, “per determinare se un migliore e più diffuso accesso ad esse possa portare a una maggiore adozione di veicoli a basso impatto ambientale”.

Tra le tecnologie in fase di sperimentazione presso l’impianto vi sono dispositivi mobile e sistemi di gestione delle transazioni, in settori quali il pedaggio autostradale, la bigliettazione elettronica ed i parcheggi intelligenti.

La nuova piattaforma Xerox MAP (Mobility Analytics Platform) offre una complete immagine della situazione dei trasporti urbani in tempo reale, includendo: il rispetto degli orari, il tasso di occupazione dei mezzi e quello di impiego dei parcheggi. “Tramite le moderne tecniche di Data Analytics e di Interfaccia Uomo-Macchina sviluppate dal nostro centro di ricerca europeo di Grenoble – ha illustrato il responsabile Xerox –  si sta rivelando in grado di predire in anticipo dove i passeggeri si manifesteranno e l’impatto di vari fattori esogeni come per esempio le naturali variazioni degli orari di transito dei mezzi o l’avvenire di  condizioni atmosferiche avverse. So che un progetto pilota é in corso proprio ora in una città alle porte di Parigi”.

Data la crescita in continuo aumento della popolazione urbana mondiale, è sempre più evidente la necessità da parte delle città di contare su reti di trasporto intelligenti, in cui veicoli e infrastrutture comunichino tra loro in tempo reale. Le smart city così immaginate avranno un ruolo fondamentale nel gestire la mobilità urbana e nel limitare il traffico, riducendo il consumo di carburante e l’impatto ambientale, oltre a rendere gli spostamenti più rapidi e a migliorare la qualità della vita dei cittadini.