Il Report

Sharing mobility, in Italia cresce del 50% negli ultimi due anni

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Report a cura dell'Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility 2017: sono 18,1 milioni gli italiani che possono usufruire di almeno un servizio di mobilità condivisa.

La mobilità condivisa si diffonde rapidamente nel nostro Paese e grazie alle tante applicazioni per car sharing, bike sharing e carpooling, si calcola sia cresciuta del 50% tra il 2015 ed il 2017.

L’anno scorso, come riportato dall’Ansa, si sono registrati 357 servizi di sharing mobility, di cui il 76% di bike sharing, con un aumento del 17% rispetto al 2016, suddivisi a livello territoriale tra il Nord con il 58%, il Sud col 26% e il Centro con il 15%.

Nell’ultimo anno, il bike sharing è cresciuto del 147%, ma più di 2/3 delle bici circola solo in 4 città: Milano (44%), Torino (13%), Firenze (8%), Roma (5%).

Sul car sharing i dati evidenziano che in 5 anni (2013-2017) si è quintuplicata l’offerta di auto e che nel 2016 sono stati fatti circa 8 milioni di noleggi. Dei 7.679 veicoli censiti a dicembre scorso, il 43% è a Milano, il 24% a Roma, il 15% a Torino e l’8% a Firenze.

È quanto emerge dal “Secondo Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility” a cura dell’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility (promosso dal Ministero dell’Ambiente e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile) presentato a Roma oggi nel corso della Conferenza Nazionale della Sharing Mobility.

Il caso di Milano

Il capoluogo lombardo si conferma a primo posto fra le città, con quasi 3.400 auto, 16.650 bici e più di 100 scooter elettrici. Il bike sharing con 39.500 bici offerte in 265 Comuni è il primo in Europa per diffusione.

oggi un’auto in carsharing a Milano viene noleggiata in media 5 volte al giorno, cioè il doppio dei valori medi del 2013. La diffusione dei due operatori storici (car2go e Enjoy) si stabilizza ma con l’ingresso a Milano di uno dei più grandi operatori a livello mondiale (DriveNow) e l’aumento della diffusione delle auto elettriche condivise (grazie a Sharen’Go, E-Vai e Blue-Torino) il Carsharing italiano ha innestato un’altra marcia, anche dal punto di vista della riduzione delle emissioni.

 

Car sharing

Nel 2017 è stato superato il milione di iscritti in Italia, con 7.679 veicoli e 35 città interessate. Nel 2016 sono stati fatti complessivamente circa 8 milioni di noleggi con una percorrenza complessiva di 62 milioni di veicoli km. Il numero di veicoli condivisi globalmente in Italia tra il 2013 e il 2017 è quintuplicato, mentre il numero degli iscritti e dei noleggi è cresciuto rispettivamente di diciotto e trentasette volte. In particolare si riscontra negli ultimi 12 mesi un aumento non solo del numero di auto condivise, ma anche del numero di noleggi giornalieri per auto, che consente al servizio di guadagnare in redditività ed efficienza.

Carpooling

Si tratta di un servizio che consente di condividere con altre persone uno spostamento in automobile (potrebbe essere considerato un’evoluzione tecnologica dell’autostop). In Italia continua a crescere l’utilizzo del Carpooling di media e lunga distanza, offerto da BlaBla Car, che ha raggiunto nel 2017 2,5 milioni di iscritti in Italia.

Guida autonoma e servizi condivisi

La futura applicazione della cosiddetta guida autonoma contribuirà ulteriormente a consolidare questa tendenza alla continua trasformazione dei modelli di organizzazione e consumo dei servizi condivisi sino ad annullare molte delle attuali differenze tra servizi. I veicoli driveless consentiranno un radicale abbattimento dei costi operativi di alcune tipologie di servizio, oltre alla possibilità di offrire soluzioni di viaggio ancora più vicine alle esigenze della domanda quanto a disponibilità, flessibilità e scalabilità.

La guida autonoma permetterà, per esempio, che possano diventare ancora più competitivi – sia sul piano del prezzo che delle performance – alcuni servizi condivisi come il ridesourcing/ridehailing, il microtransit e lo stesso car sharing.