Ritorno a scuola

Scuola sempre più digitale, quali sono le app che aiutano a imparare

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In Italia vanno forte Diario Smart, l’applicazione collegata ai registri di classe elettronici che fanno uso della piattaforma ClasseViva, Scuola | Diario Orario & Voti, utile per tenere traccia dei voti scolastici e calcolare le medie, Uniwhere, rivolta invece agli universitari.

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

L’inizio delle scuole è alle porte, visto che al massimo entro il 19 settembre tutti gli studenti d’Italia dovranno essere tornati sui banchi. Ma al di là della prevedibile tristezza dei ragazzi costretti a finire le vacanze, anche i genitori si trovano a dover fare i conti con un vero salasso: secondo il Codacons, nel corso dell’annata 2019/2020 il costo del materiale scolastico dovrebbe superare i 500 euro – per l’esattezza 533 – su base annua, il tutto senza costare i libri. Il totale è quasi una mensilità di stipendio, con 1.130 euro per ogni studente.

I costi maggiori per il “corredo” arrivano soprattutto dallo zaino (anche 140 euro, se di marca), a cui si aggiungono astucci superaccessoriati, l’indispensabile diario (ormai mai a meno di 15-20 euro), gli strumenti da disegno e così via. Il rincaro per il 2019 è del +2,5% per quanto riguarda il materiale scolastico, con ovvie differenze tra le scuole elementari (quelle per cui i libri costano di meno, dai 22 euro l’anno per la prima e la seconda classe fino ai 50 euro l’anno dei bambini di quinta), le scuole medie (e qui si arriva già a 680 euro per la prima, con 300 che se ne vanno per dizionari e libri di testo) e infine superiori e liceo (più di 400 euro di libri, ma a differenza delle medie, una spesa reiterata praticamente ogni anno).

Ritorno a scuola, ma con lo smartphone

I produttori di dispositivi digitali, perennemente alla ricerca di occasioni per proporre scontati i propri prodotti (e aumentare il fatturato), nel frattempo, stanno sfruttando il più possibile le offerte “back to school”. Xiaomi, ad esempio, fino all’8 settembre propone per l’occasione sul suo Mi Store online 10 euro di sconto ogni 100 euro spesi, e con tanti smartphone a prezzo speciale (ad esempio lo Xiaomi Mi 8 Lite, con in regalo Mi LED Smart o Mi Selfie Stick, costa 209,90 euro). Stessa scelta di Honor (Honor View 20 Lite costa 199 euro fino al 19 settembre) e Microsoft (Surface Pro e Surface Laptop 2 con sconti del 20%). Prodotti perfetti per essere abbinati a una delle tante offerte per la telefonia mobile a basso prezzo di quest’autuno (su SosTariffe.it si possono trovare tutte le più interessanti).

Amazon, quasi un nuovo Black Friday

Anche Amazon ha inaugurato qualche giorno fa il suo Back to School, mettendo a disposizione degli studenti un ampio catalogo di testi scolastici con lo sconto del 10% sul prezzo di copertina. In più, con un acquisto minimo di 20 euro si beneficia di un ulteriore sconto di 5 euro da spendere per altri acquisti sulla piattaforma. Grazie al sito adozionilibriscolastici.it si può cercare la propria classe (selezionando regione, provincia, comune e tipo di scuola) vedere quali testi sono stati adottati dai professori, per poi finalizzare l’acquisto. In più, c’è il diritto di recesso esteso: è possibile restituire, senza dover specificare il motivo, i libri scolastici acquistati entro il 15 settembre 2019 fino al 15 ottobre 2019, se sono stati venduti e spediti da Amazon.it. E poi c’è la comodità di vedersi arrivare tutti i (pesanti) libri direttamente a casa, nel giro di un giorno se si è clienti Prime.

La sezione Ritorno a scuola di Amazon comprende, oltre ai libri, anche astucci, zaini, materiale scolastico, spesso con sconti che non si possono trovare così facilmente nei negozi fisici, nemmeno per quanto riguarda la grande distribuzione; l’importante è comunque agire per tempo, considerando che man mano che ci si avvicina alla prima campanella dell’anno i prezzi aumentano.

Siccome il colosso di Bezos ci tiene alla sua reputazione, poi, il progetto “Un click per la Scuola” fa sì che facendo acquisti su Amazon.it fino al 29 febbraio 2020 sarà possibile donare a una scuola selezionata una percentuale di credito virtuale, che la scuola potrà poi usare su Amazon per il miglioramento dell’infrastruttura scolastica e delle attività didattiche, del 2,5% della spesa totale.

E perfino per i libri di seconda mano arriva la rete in aiuto: come ricorda il Codacons, «di fatto l’acquisto di testi usati consente di ridurre il budget del 30-40%. Il canale privilegiato è la rete: tra siti, app e pagine Facebook c’è l’imbarazzo della scelta. Per chi vuole vedere e toccare con mano ci sono le librerie, che ritirano e vendono testi usati, e i mercatini. E se il volume usato non si trova? Allora conviene andare al supermercato. La maggior parte delle insegne propone sconti e promozioni anche sui testi scolastici».

Le app che aiutano a imparare

Ma “ritorno a scuola digitale” significa anche adattarsi a un mondo dove in aula entra sempre più tecnologia. E c’è un paradosso: se in tanti casi le scuole possono vantare PC malfunzionanti o perlomeno con qualche anno di troppo alle spalle, sono gli studenti che arrivano attrezzati di tutto punto. Se il pericolo è che, invece di seguire la lezione, gli alunni preferiscano passare il proprio tempo su Instagram lanciando caute occhiate allo smartphone sotto il banco (la proposta di legge italiana per vietare i telefonini a scuola per ora si è risolta in un nulla di fatto), forse è il caso di considerare questi strumenti non come nemici, ma come potenziali alleati.

In questo senso non c’è dubbio che, oggi, le opportunità offerte dagli applicativi mobili – per smartphone e per tablet – siano sempre più sfruttate sia dagli studenti (e dai genitori) che dagli insegnanti. Lo dimostra anche una recentissima ricerca di App Annie, riferita agli Stati Uniti: quest’anno, nella settimana iniziata il 18 agosto, il download di app educative è aumentato dell’85%. Al primo posto c’è Remind: School Communication, una sorta di social network per le scuole molto diffuso negli USA, al secondo ClassDojo, app di comunicazione in classe utilizzata per condividere rapporti tra genitori e insegnanti, e al terzo Duolingo, la più popolare piattaforma per l’apprendimento delle lingue straniere.

E in Italia? Vanno forte Diario Smart, l’applicazione collegata ai registri di classe elettronici che fanno uso della piattaforma ClasseViva, Scuola | Diario Orario & Voti, utile per tenere traccia dei voti scolastici e calcolare le medie, Uniwhere, rivolta invece agli universitari.

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