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Roaming: parte il conto alla rovescia verso l’abolizione (-364…)

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Da qui a un anno gli europei potranno dire addio al roaming.

In vista della definitiva abolizione del roaming, calendarizzata per il 15 giugno 2017, la Commissione europea ha adottato una proposta per fissare dei tetti ai prezzi all’ingrosso a 0.04 euro/min per le telefonate, 0.01 euro per gli SMS e 0.0085/MB per la navigazione internet da mobile.

Si tratta di un passo importante in preparazione dell’attesa fine delle tariffe extra pagate quando si usa il cellulare all’estero.

Da qui a un anno, come ha ricordato anche il vicepresidente per il Digital Single Market Andrus Ansip, diremo infatti addio al roaming. Un traguardo inseguito tenacemente dalla Ue come uno dei presupposti – certo non l’unico né il più importante – per la realizzazione del mercato unico digitale. Un percorso avviato nel 2002, quando l’allora Commissario Mario Monti aveva definito una priorità la revisione degli alti costi del roaming, affermando che la Commissione intendeva intraprendere un”azione concreta” in favore dei consumatori europei che usano il cellulare all’estero e rischiano, al loro rientro a casa, un vero e proprio ‘shock da bolletta‘.

Il primo passo concreto arriva però solo nel 2007 quando l’introduzione della cosiddetta ‘eurotariffa’ divenne legge vincolante in tutti gli Stati membri, tra le proteste degli operatori mobili.

Ora, l’ambizione della Ue è quella di abolire nella stessa occasione anche il geoblocking ingiustificato, ossia le barriere e le restrizioni ai consumatori sulla base della nazionalità e della residenza (il blocco all’accesso ai siti che si trovano localizzati oltreconfine, l’impossibilità di completare un ordine di acquisto di merci o di completare un download di contenuti accedendo ad un sito all’estero, la sussistenza di prezzi diversi per le stesse merci a seconda della nazionalità dell’acquirente, del paese di consegna dell’indirizzo e della residenza del cliente).

Entro giugno del prossimo anno, afferma Ansip, la portabilità transfrontaliera dei contenuti deve essere realtà, “così che gli europei possano viaggiare nell’Unione coi loro film, la loro musica, i loro programmi e i loro eBook. Sarà una tripla vittoria per i consumatori europei”.

Lo scorso 31 maggio, l’Agcom ha pubblicato l’atto di indirizzo per la corretta applicazione del regolamento europeo sul roaming, dando obbligo agli operatori italiani di dare immediata disposizione alle disposizioni Ue, che hanno fissato al 30 aprile 2016 l’introduzione del cosiddetto del ‘Roam Like at Home’ (RLAH) in base al quale gli operatori – per un periodo transitorio fino al 14 giugno 2017 –  possono ancora applicare alle condizioni domestiche un sovrapprezzo per il roaming pari agli attuali prezzi massimi all’ingrosso regolamentati, ovvero 0,05 euro al minuto per le chiamate effettuate, 0,02 euro per SMS inviato, 0,05 euro per MB di traffico dati e 0,0114 euro al minuto per le chiamate ricevute, purché la somma totale non superi rispettivamente 0,19 euro per minuto di chiamate effettuate, 0,06 euro per SMS inviato e 0,20 euro per MB di traffico dati.

Spetterà ora a Parlamento e Consiglio adottare, si spera celermente, la proposta della Commissione in modo che i consumatori europei possano beneficiare del Roam Like at Home a partire dal 15 giugno 2017.