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La card del reddito di cittadinanza non utilizzabile per l’eCommerce (Sì al ‘clicca e ritira’), all’estero e in altri 11 casi

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Il ministero del Lavoro pubblica il decreto con le linee guida per usare la card del reddito di cittadinanza: vietata all’estero, per gli acquisti online o mediante servizi di direct-marketing e in altri 11 casi. Andrea Scozzoli (Aires): ‘Soddisfatti perché introdotti anche elettrodomestici e alcuni prodotti elettronici tra i beni essenziali acquistabili’.

La card del reddito di cittadinanza non può essere utilizzata all’estero, per gli acquisti online (ma sì alla modalità del “clicca e ritira”, ossia la prenotazione del bene sul web e il conseguente ritiro e pagamento nel punto vendita) o mediante servizi di direct-marketing e in altri 11 casi. Lo stabilisce il decreto ministeriale firmato da Luigi Di Maio, ministro del Lavoro, e da Giovanni Tria, ministro dell’economia.

Ecco gli altri 11 casi in cui la card del reddito di cittadinanza non può essere utilizzata:

  1. Giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità.
  2. Acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali.
  3. Armi.
  4. Materiale pornografico e beni e servizi per adulti.
  5. Servizi finanziari e creditizi.
  6. Servizi di trasferimento di denaro.
  7. Servizi assicurativi.
  8. Articoli di gioielleria.
  9. Articoli di pellicceria.
  10. Acquisti presso gallerie d’arte e affini.
  11. Acquisti in club privati.

Restando fermi i limiti mensili di prelievo contante e la possibilità di effettuare un bonifico mensile per l’affitto o mutuo, il decreto ministeriale amplia il paniere dei beni e servizi acquistabili con la card del reddito di cittadinanza: tra questi elettrodomestici e alcuni prodotti elettronici (come smartphone), vestiti, mobili, libri e giocattoli.

Andrea Scozzoli, presidente di Aires, l’associazione dei rivenditori di elettronica, ha così commentato: “Nessun trionfalismo, ovviamente però siamo soddisfatti perché si è ristabilito un principio fondamentale: i prodotti elettronici non sono beni voluttuari o consumistici, ma strumenti fondamentali per la vita delle persone e delle famiglie, per l’inclusione sociale e anche per il reinserimento lavorativo”.