Nuovo scandalo

Cessione dati utenti ad aziende, Facebook sotto inchiesta penale negli Usa

di |

Facebook è oggetto di indagini penali, da parte della magistratura federale di New York, sugli accordi che hanno consentito ad Apple, Amazon e altre società tecnologiche di accedere ai dati degli utenti senza il loro consenso.

Nuove nubi all’orizzonte per Facebook.

Secondo quanto riporta il New York Times, l’azienda di Mark Zuckerberg è sotto inchiesta penale negli Stati Uniti per gli accordi sulla cessione dei dati degli utenti ad alcune tra le più importanti società tecnologiche.

Entrando nel dettaglio, i procuratori federali – riporta il NYT –, hanno aperto un’inchiesta penale sulle operazioni di condivisione dei dati tra Facebook e ad importanti produttori di dispositivi mobili.

Secondo i termini di tali accordi, Facebook ha consentito ai produttori di dispositivi tra cui Apple, Amazon e Microsoft di accedere ai dati degli utenti personali, inclusi elenchi di amici, informazioni di contatto e talvolta anche messaggi privati ​​- e non sempre con consenso dell’utente.

Sempre secondo il quotidiano, il Grand Jury di New York ha già citato in giudizio e richiesto il mandato a due aziende (per ora rimaste anonime) la consegna di documentazione sulle partnership con il social network.

Stiamo collaborando con le indagini e prendiamo queste inchieste molto sul serio“, ha dichiarato a Business Insider un portavoce di Facebook. “Abbiamo fornito testimonianze pubbliche, risposto a domande e ci siamo impegnati a continuare a farlo“.

Le partnership con le altre società

Questi due produttori di smartphone sono tre le oltre 150 società – Amazon, Apple, Microsoft e Sony comprese – che si sono accordate con Facebook sull’accesso ai dati degli utenti, in alcuni casi senza il loro consenso.

A dicembre, in seguito al rapporto del Times, Facebook ha dichiarato in un blog che queste partnership erano necessarie per abilitare determinate funzionalità social in app esterne, come accedere a un account Facebook da un telefono Windows o condividere il brano di Spotify che stavi ascoltando tramite Facebook Messagger.

Per essere chiari: nessuna di queste partnership o funzionalità ha permesso alle aziende di accedere alle informazioni senza il permesso delle persone, né ha violato il nostro accordo del 2012 con la FTC“, aveva fatto sapere Facebook in un post del suo blog.

La maggior parte di queste partnership si è conclusa negli ultimi anni proprio a causa dei recenti scandali.

L’indagine penale farà aumentare la multa della FTC?

La notizia dell’inchiesta penale è l’ultima di una serie di controversie riguardante il ​​gigante tech da 2 miliardi di utenti.

Nell’ultimo anno, Facebook ha faticato a riabilitare la sua immagine pubblica a causa degli scandali sulla privacy (vedi Cambridge Analytica)e la crescente evidenza di come il suo social network è stato utilizzato per diffondere disinformazione e fake news durante le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2016.

Come se non bastasse, ieri il social network ha subito uno dei peggiori down della sua storia, lasciando utenti e inserzionisti pubblicitari di tutto il mondo impossibilitati ad accedere al sito per gran parte della giornata.

Facebook sta già affrontando la prospettiva di una multa di miliardi di dollari da parte della Federal Trade Commission, e sicuramente, questa indagine penale potrebbe alzare la posta in modo significativo.