Lo stop

Poste: rinviato il piano di consegna a giorni alterni

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Il Governo chiede un approfondimento e rinvia al prossimo anno l’entrata in vigore del nuovo piano di recapito a giorni alterni

Il Governo ha deciso di rinviare al 31 dicembre il piano di consegna a giorni alterni della posta nei piccoli comuni che doveva entrare in vigore a ottobre. Il piano, in linea con una delibera dell’Agcom, è stato rinviato per consentire un approfondimento dopo le numerose proteste arrivate dai piccoli comuni oggetto del provvedimento. Lo stop è arrivato dopo le proteste di decine di sindaci e dei deputati dell’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna che hanno spinto il Governo a richiedere una “verifica sui volumi reali di corrispondenza da parte dell’Autorità garante delle comunicazione con l’obiettivo di evitare disservizi e diminuzione della qualità”.

“Il Governo è intervenuto con Poste Italiane facendo rimandare al nuovo anno il piano per la consegna a giorni alterni della corrispondenza nei piccoli comuni di montagna – si legge in una nota del vicepresidente dell’intergruppo per lo sviluppo della montagna e segretario politico del Patt, Franco PanizzaDecisiva è stata la richiesta di presa di posizione dei deputati dell’Intergruppo Parlamentare dello Sviluppo della Montagna, a seguito anche delle molteplici proteste e sollecitazioni da parte dei sindaci e della comunità coinvolte”.

La decisione del Governo, chiude Panizza, “conferma che avevamo ragione quando denunciavamo che il nuovo piano di distribuzione di Poste andava a creare cittadini di serie A e cittadini di serie B”.

C’è da dire che Poste aveva annunciato non più tardi di venerdì scorso l’avvio del progetto di consegna a giorni alterni nei comuni interessati, in linea con la delibera Agcom e inoltre di aver anche “avviato, nell’ambito del tavolo dell’Editoria convocato dalla presidenza del Consiglio e dal Mise, e in accordo con l’Agcom, una iniziativa per proseguire la consegna dei giornali, fino al 31 dicembre, anche nelle zone interessate. Tale iniziativa, a carattere commerciale non rientra nel perimetro del nuovo servizio universale postale”.

Vedremo come andrà a finire, intanto Poste prosegue il suo iter di avvicinamento allo sbarco in borsa entro l’anno.