la raccolta

Piccolo zibaldone per l’8 marzo

di Massimo di Virgilio, presidente CDTI Roma |

Da collezionista di notizie, quale sono, con una sorta di automatismo, ho dato vita alla mia ennesima raccolta di notizie sulle donne.

L’11 dicembre scorso il CDTI ha dedicato l’evento di Natale, uno dei due più importanti appuntamenti annuali del Club, alle donne.

Come capita quando si riflette su un argomento specifico, l’attenzione comincia a posarsi più frequentemente su tutto ciò che lo riguarda. Da lettore del “Corriere” e dei magazine collegati, ho cominciato ad imbattermi sempre più frequentemente sul tema “donne”; sembrava che di colpo fosse divenuto il centro delle attenzioni giornalistiche.

Non era naturalmente così; ero semplicemente io ad aver prestato un’attenzione e una curiosità maggiore sull’argomento. Da collezionista di notizie, quale sono, con una sorta di automatismo, ho dato vita alla mia ennesima raccolta. Avvicinandosi l’8 marzo, non ho fatto altro che riprendere quanto avevo sottolineato e, sperando che potesse dare un piccolo contributo alla riflessione sulla situazione femminile, ho prelevato i vari frammenti e con qualche aggiustamento ho dato loro una veste per la pubblicazione.

Dedicato alle donne.

Se sei donna, e puoi votare, ringrazia una femminista; se puoi divorziare, usare liberamente concezionali, andare all’Università, ringrazia una femminista; ricordati che il suffragio universale che “ha concesso” il voto alle donne nel 1945, risale a 75 anni fa; se sei donna e sei orgogliosa, ringrazia Simone de Beauvoir[1];

Se sei donna, ricordati che occorre “rompere ancora il tetto di cristallo”, essendo passati otto anni emezzo dall’agosto 2011 in cui venne approvata la legge Golfo-Mosca, cui va dato il merito di aver avviato l’ingresso delle donne nei “sancta santorum” dei CdA[2];

Se sei donna, ricordati che, sempre grazie alla legge Golfo-Mosca, le donne (fonte Osservatorio Cerved-Bellisario) nei CdA italiani sono passate negli ultimi 12 anni da 170 a 811;

  1. Il 36,3% in quelle quotate;
    1. Il 7,4% in quelle non quotate;
    1. nei Collegi Sindacali oggi sono il 41,6%, con 475 sindaci; nel 2012 erano il 13,4%,nelle società non quotate[3];

Se sei donna, ricordati che (fonte Miriam Quarti, responsabile Reward&Performance di OD&M Consulting):

  • una donna su due in Italia non lavora;
  • in Europa le  donne guadagnano il 16% meno degli uomini;
  • per un dirigente responsabile di Sistemi Informativi il “gender gap” è del 5,6%, inferiore di 2 punti alla media; i settori con un divario maggiore sono l’industria (10,8%) e la finanza (9,4%);
  • la quota di donne oggi laureate supera quella degli uomini[4];

Se sei donna, sappi che nelle Università italiane, oltre a Paola Inverardi (Rettrice dell’Università dell’Aquila dal 2013 al 2019), relatrice all’evento dedicato alle donne dal CDTI l’11 dicembre u.s., ricoprono attualmente il medesimo incarico:

  • Sabina Nuti, alla Scuola Superiore S.Anna di Pisa;
  • Pro-rettrice Vicaria, Arianna Menciassi;
  • Maria Del Zompo, all’Università di Cagliari;
  • Elda Morlicchio, all’Orientale di Napoli;
  • Giovanna Iannantuoni, alla Bicocca di Milano;
  • Aurelia Sole, all’Università della Basilicata;
  • Giuliana Greco Bolli, all’Università per stranieri di Perugia [5]

Se sei donna, sappi che:

  • Aileen Lee, una delle prime imprenditrici ad aver costruito una società di “venture capital”, nel 2018 ha creato l’organizzazione no-profit “All raise”, per promuovere la crescita della presenza femminile nella silicon valley; quindi anche lì il percorso non è automatico;
  • la mamma delle sorelle “Wojcicki, Janet, professore di Pediatria alla University of California, Susan, a capo di YouTube e Anne, ex moglie di Serge Brin, il co-fondatore di Google, che ha creato e dirige la biotech 23andMe, ha scritto il libro sul metodo Woj per crescere figli indipendenti e felici (no comment, perché non l’ho letto);
  • Julie Sweet, figlia di un carrozziere e di un’estetista, dal 1° settembre 2019, è diventata la prima CEO di Accenture; [6]

Se sei donna, ti piacerà leggere la splendida intervista a Sheryl Sandberg, oggi COO di Facebook, contenente affermazioni che meritano qualche riflessione:

  • se potessi parlare a me stessa diciottenne, mi direi di non nascondere il titolo di “alunna predestinata al successo”;
  • chi vorrà mai arrivare al ballo con una super secchiona?
  • ragazze, se non reggono la vostra ambizione, lasciateli;
  • decido da leader, non da donna femminista;
  • dopo la morte di Dave, quasi nulla mi può spaventare[7];

Se sei donna, sappi che il 29 febbraio 2020 è scomparsa, all’età di 101 anni, Katherine Johnson, la cui vita fu raccontata in un famoso film “Il diritto di contare, nel quale si scopre quanto difficile sia stata la strada all’interno della NASA per questa scienziata afro-americana, che contribuì con i suoi calcoli a lanciare la corsa nello spazio[8];

Se sei donna, sappi che Tatyana Bakalchuk, una donna russa, di origini coreane, 44enne, ex insegnante di inglese, in congedo di maternità,  con parecchi vestiti a disposizione, cominciò con il pensare all’e-commerce e che, dopo quindici anni, è riuscita con la sua Wildberries  a raggiungere il ragguardevole fatturato di 1.4mld$[9];

Se sei donna, leggi, se vuoi, “Simone Weil, la forza nella lezione dell’Iliade”, uno splendido articolo in cui l’autore ci racconta che tra la calca del porto di Marsiglia nell’estate del 1941 due donne (Simone Weil e Rachel Bespaloff), sono in attesa di una nave che le porti in America; non conoscendosi sono chine sullo stesso libro – l’Iliade –, non riescono a staccarsene e solo grazie ad Omero riescono a capire qualcosa di quello che sta succedendo; scriveranno due saggi, pressoché identici, di gran lunga i più belli dedicati a quel poema; bellissima la sintesi di Simone Weil: “la forza è una tentazione irresistibile, inebria chi crede di possederla, ma nessuno la possiede, perché la forza è un’illusione che non risolve mai nulla”; e altrettanto bella la nota successiva: “la vera forza sta nel riconoscimento dei propri limiti”, e “il vero eroe è chi costruisce, non chi distrugge[10];

Se sei donna, sappi che Sahar Kodayary, 29 anni, tifosa dell’Esteghlal, squadra di Teheran, lo scorso marzo si è vestita da uomo per entrare allo stadio “Azadi”, termine che vuol dire “libertà” (sic!); condannata a sei mesi di carcere, il 2 settembre 2019 si è data fuoco ed è morta una settimana dopo in ospedale. È stata soprannominata la “ragazza blu”, il colore della maglia dell’Esteghlal[11].


[1] SERENA DANDINI, Righe tempestose – Io, donna del 12 ottobre 2019

[2] ANTONIO POLITO, Living room, Sette del Corriere

[3] CLAUDIA VOLTATTORNI,  Corriere della Sera del 18febbraio2020

[4] GIULIA CIMPANELLI, Corriere della Sera, 15 ottobre 2020

[5] SUSANNA LAVAZZA, Io Donna, 29giugno2019

[6] MARIA TERESA COMETTO, Corriere Economia, agosto 2019 e seguenti

[7] MARTA PENNISI e BARBARA STEFANELLI, Sette del Corriere

[8] MASSIMO GAGGI, Corriere della Sera, 25febbraio2020

[9] MARTA SERAFINI, Corriere della Sera, 22febbraio 2020

[10] MAURO BONAZZI, Lezioni di filosofia, Sette del Corriere

[11] VIVIANA MAZZA, “Iraniane allo stadio”, Corriere della Sera 13 ottobre 2019