Osservatorio Roma Capitale

PAdigitale. Giunta Raggi 6 mesi dopo: ‘Roma semplice’ è solo uno slogan?

di Donato A. Limone, Ordinario di informatica giuridica e Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche ed economiche, Università degli studi di Roma “Unitelma Sapienza” |

Questa Giunta ha intenzione di avviare un processo di ammodernamento e rifondazione di Roma Capitale con un nuovo Statuto?

La rubrica PAdigitale, a cura di Donato A. Limone, Ordinario di informatica giuridica e Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche ed economiche, Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza. Analisi e approfondimenti sul processo di attuazione della Riforma della PA. Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.

Governare Roma Capitale. Come?

Per Governare Roma Capitale, anche in un contesto di Roma città metropolitana, non si può procedere con un approccio manageriale di tipo “casareccio” né con una cultura organizzativa legata alla gestione delle “pratiche”, senza programmazione e senza la logica di “progetto”. Il tasso di managerialità degli amministratori capitolini negli ultimi 30 anni è veramente molto basso: siamo davanti a “praticoni” della politica (e a dirigenti abituati a gestire “pratiche” e non programmi).

Per Governare Roma Capitale sono necessari sicuramente un programma dettagliato, pianificato, affidabile, con risorse certe, sostenibile, ma soprattutto un modello chiaro e moderno di governance e management della città.

Su questi temi siamo intervenuti durante la campagna elettorale e dopo.

Come ci appare il governo della città ad una lettura attenta del programma e delle delibere adottate? Il nostro approccio è certamente diverso da quello che si basa solo sulla polemica politica, sulle osservazioni di parte, sulle notizie giornalistiche. Quindi, non ci interessa verificare l’andamento della strutturazione/destrutturazione della Giunta ma ci interessa ragionare di “programma” ufficiale e di “governo” (il modello che è alla base delle decisioni politico amministrative della Giunta).

Linee programmatiche

Dobbiamo subito osservare che la Giunta di Roma Capitale con la decisione n.2 del 21 luglio 2016 ha definito “Le linee programmatiche 2016-2021 per il Governo di Roma Capitale”; che tali linee guida costituiscono un programma anche con spunti innovativi, ma nella realtà le delibere di Giunta finora adottate non hanno tradotto tali linee in programmi esecutivi precisi e pianificati. Sulle linee programmatiche non esiste un modo/documento per comprendere a che punto si è nella attuazione del programma stesso.

La questione di fondo è che il programma non ha alla base un modello innovativo di governo della città. A dimostrazione che la “cultura casareccia” della gestione della città non è stata intaccata e che la città viene gestita come un insieme di “pratiche” amministrative da evadere in ragione di dinamiche burocratiche e politiche senza un quadro di riferimento e senza una cultura manageriale moderna.

Manca il paradigma della Città ideale, del Rinascimento romano che poi si traduce in un modello caratterizzato da alcuni elementi particolarmente significativi che segnano una inversione di rotta.

 

Gli elementi per un nuovo paradigma di governo della città

 

Gli elementi sono:

 

  • Governo dei cittadini e per i cittadini (con un sistema decisionale aperto e partecipato)
  • Governo trasparente (informazione in rete, sistematica e completa sull’azione di governo)
  • Amministrazione semplificata e digitalizzata (l’amministrazione digitale come metamodello organizzativo ed amministrativo)
  • Modello organizzativo ed amministrativo dell’amministrazione centrale di Roma Capitale come amministrazione che opera nella logica della programmazione e per progetti, con una dirigenza che opera con una cultura di programmazione e di progetto
  • Modello organizzativo ed amministrativo dei Municipi a supporto di una azione forte degli stessi Municipi strutturati per operare nella logica dei servizi in rete, della continua verifica della qualità dei servizi e della rilevazione della soddisfazione dei cittadini e delle imprese.
  • Modello organizzativo che opera sulla base della sostenibilità delle risorse.
  • Modello organizzativo che opera con dipendenti pubblici formati e con nuove competenze.

 

Uno Statuto moderno per Roma Capitale. Lo statuto attuale non va bene nemmeno per un piccolo comune

 

Tutto questo si traduce in uno Statuto di Roma Capitale degno della Capitale, uno Statuto coerente con la società dell’informazione, con una amministrazione trasparente, semplificata, digitalizzata, con i servizi in rete, con nuovi diritti per i cittadini, con una idea moderna della gestione delle risorse per il governo e la gestione della Capitale. Lo Statuto attuale è del 2013 e presenta limiti concettuali molto forti. Questa Giunta ha intenzione di avviare un processo di ammodernamento e rifondazione di Roma Capitale con un nuovo Statuto?

Il modello attuale di organizzazione di Roma Capitale: gestione delle “pratiche”

Non sono stati affrontati problemi relativi alla nuova modellistica organizzativa di Roma Capitale (sono stati fatti alcuni ritocchi al regolamento di organizzazione rispetto alla struttura di Roma capitale e sono stati fatti ruotare alcuni dirigenti). Si intende procedere verso un modello funzionale alla programmazione e alla gestione per progetti? Oppure si intende restare fermi al modello dipartimentale attuale che opera solo in modalità verticale (gestione delle pratiche) mentre sarebbe necessario operare in modalità orizzontale ed integrata (Dipartimenti/municipi)? Come?

I Municipi come sistemi digitali di informazioni e di servizi in rete

 

Il Municipio: non può che essere il modello più avanzato della organizzazione dei servizi di prossimità e della partecipazione dei cittadini anche in una democrazia elettronica. Cosa sono oggi i Municipi? Cosa si sta facendo per un cambiamento strutturale e funzionale significativo?

Qualità dei servizi e soddisfazione dei cittadini e delle imprese

Non sono stati adottati modelli di rilevazione della qualità dei servizi e della soddisfazione della utenza. Né sono pubblicati risultati di queste rilevazioni sul sito di Roma Capitale.

Il sito web di Roma Capitale: come non garantire trasparenza

Con il modello attuale del sito web di Roma capitale non si può che constatare che lo stesso sito non è a norma dell’art. 53 del Codice dell’Amministrazione Digitale e che il cittadino che cerca di consultarlo dovrebbe dedicare molto tempo per cercare le informazioni e i documenti per i quali ha interesse (contro i principi di trasparenza e accessibilità di cui al dlgs 33/2013). Il sito è fatto per la burocrazia (forse) ma non per i cittadini.

Lo slogan di “Roma semplice”

Non c’è un modello “fattibile” (cosa fare e come) di semplificazione amministrativa (anche se l’argomento è stato trattato al punto 8 delle linee programmatiche). Dove è “Roma semplice”: è solo uno slogan?

Roma città “intelligente”

Per governare Roma Capitale è necessario operare con un sistema di dati pubblici affidabili, completi, aggiornati, certi, validi, facilmente consultabili, relativi ai bisogni dei cittadini e delle imprese, ecc. Senza dati non si può programmare, gestire, controllare. Esiste un sistema di questo tipo? C’è qualcuno della Giunta che ci sta pensando? Come?

Roma Capitale informa: i cittadini e le imprese

 

La Giunta non pubblica sistematicamente sul sito web di Roma Capitale (almeno una volta al mese) lo stato di attuazione del programma, degli appalti, dei servizi, dei processi innovativi, ecc.