La tecnologia

Mobilità elettrica “Range Extender”: 500 mila vetture sul mercato globale entro il 2025

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Aumentare l’autonomia dei veicoli a motore elettrico ibrido con un generatore alimentato da motore a benzina, metano e GPL. Peculiarità del sistema: è economico, facile da montare e permette di ridurre consumi ed emissioni. Un mercato mondiale che potrebbe valer 1,7 miliardi di dollari tra cinque anni.

Uno dei principali ostacoli alla diffusione della mobilità elettrica, anche in Italia, è l’autonomia delle batterie, considerata ancora troppo limitata, a cui si affianca la scarsità di stazioni di ricarica sul territorio.

La soluzione “Range Extender”

Uno dei modi per superare questo tipo di problemi è il sistema “Range Extenderd”, un vero e proprio kit per dar vita ad un motore ibrido misto che consente di muoversi in elettrico, di ricarica la batteria tramite un generatore a benzina, GPL e metano.

Secondo nuove stime Million Insights, entro il 2025 si venderanno in tutto il mondo 594.083 veicoli elettrici a motore di tipo “Range Extended, ad un tasso medio annuo di crescita pari al +10,2%.

In termini generali, entro il 2026 tale mercato potrebbe arrivare a valere 1,7 miliardi di dollari a livello globale, secondo stime Allied Market Research.

Come funziona

Le caratteristiche di questa tecnologia sono la facilità di assemblaggio, i bassi costi di manutenzione, il massimo rendimento del motore, basse emissioni inquinanti e riduzione dei consumi.

Grazie al generatore, che comunque va a benzina o metano (quindi utilizza combustibili fossili), si genera energia elettrica che va a ricaricare le batterie dell’auto, che acquista maggiore autonomia di viaggio e quindi riduce consumi ed emissioni inquinanti (al netto di quelle necessarie per rifornirla di benzina, metano e GPL).

Il progetto italiano

In Italia, un paio di anni fa, è stato avviato in Lombardia il progetto Res (Range-Extender System).

Un’iniziativa coperta da brevetto europeo e portata avanti da un gruppo di imprese e centri di ricerca, tra cui Robby Moto Engineering, Politecnico di Milano, Meta System e Acm Engineering.