le 3 proposte

Merkel: “Un piano d’azione per rafforzare la sovranità digitale nell’Ue”. Leggi la lettera a von der Leyen

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La lettera integrale indirizzata a Ursula von der Leyen dal cancelliere Angela Merkel, il primo ministro danese Mette Frederiksen, il primo ministro estone Kaja Kallase e il primo ministro finlandese Sanna Marin. Le 3 proposte per rafforzare la sovranità digitale dell'Ue.

In uno dei dibattiti più importanti per il futuro dell’Europa, 4 donne, a capo di Germania, Estonia, Finlandia e Danimarca, hanno lanciato l’offensiva per accelerare e rafforzare la sovranità digitale dell’Ue. Hanno chiesto alla presidente della Commissione di sviluppare un piano d’azione per una maggiore sovranità digitale.

La lettera

“La creazione di valore digitale e le innovazioni digitali avvengono in larga misura al di fuori dell’Europa. I dati sono la nuova valuta, ma vengono raccolti e archiviati principalmente al di fuori dell’Europa. E i valori democratici fondamentali sono sotto notevole pressione in tutto il mondo nell’era digitale”, scrivono, nella lettera congiunta indirizzata a Ursula von der Leyen, il cancelliere Angela Merkel, il primo ministro danese Mette Frederiksen, il primo ministro estone Kaja Kallase il primo ministro finlandese Sanna Marin.

“È tempo che l’Europa rafforzi la sua sovranità digitale. Dobbiamo rafforzare il mercato unico digitale in tutte le sue dimensioni in modo che le innovazioni possano prosperare e i dati possano fluire liberamente. Dobbiamo garantire efficacemente la concorrenza e l’accesso al mercato in un mondo basato sui dati. Le infrastrutture e le tecnologie critiche devono diventare resilienti e sicure. È tempo che i governi procedano con la digitalizzazione per promuovere la fiducia e l’innovazione digitale”.

Le 3 proposte

I quattro leader chiedono che “l’Unione europea sia in prima linea nel cambiamento digitale”, e per raggiungere questo traguardo propongono un piano di 3 fasi:

In una prima fase, la Commissione europea deve identificare tecnologie e sistemi critici, nonché settori strategici.

In una seconda fase, l’Unione europea deve rafforzare e affinare la sua politica nei confronti delle tecnologie e dei sistemi critici, nonché dei settori strategici. Per evitare dipendenze, devono essere garantiti mercati e catene di approvvigionamento aperti.

I 4 capi di Stato propongono anche di utilizzare strumenti di finanziamento a lungo termine e le regole per i “progetti importanti di comune interesse europeo (IPCEI)”. Ma soprattutto, incalzano la Commissione a proporre nuove iniziative e rafforzare le iniziative in corso. 

Di cosa abbiamo bisogno

“Abbiamo bisogno di condizioni quadro solide per un’economia digitale innovativa, responsabile e sicura con un ecosistema di identità digitali a livello dell’UE, un quadro giuridico per l’intelligenza artificiale, l’eccellenza nell’informatica quantistica, soluzioni cloud basate sull’UE e un approccio europeo per promuovere la virtualizzazione di reti di comunicazione e nuove tecnologie (openRAN)”,si legge nella lettera.

“Siamo inoltre favorevoli”, continuano, “a una nuova iniziativa di regolamentazione delle piattaforme globali”, il riferimento è al Digital Service Act e al Digital Market Act.

La richiesta di un piano d’azione alla Commissione Ue

Su questa base, Merkel&Co., chiedono espressamente alla Commissione una road map per accelerare la sovranità tecnologica europea.

“La Commissione europea dovrebbe sviluppare un piano d’azione per una maggiore sovranità digitale, se possibile come parte della sua iniziativa per il Decennio digitale europeo”. 

Il monitoraggio del mondo digitale per governare i trend

Infine, è indicato nella lettera anche il terzo step da compiere.

“Il terzo passo dovrebbe essere un sistema di monitoraggio nell’UE: il rapido sviluppo nel mondo digitale lo rende necessario. Questo monitoraggio dovrebbe essere permanente e regolare e dovrebbe avere un’ampia base sociale, scientifica ed economica. Ciò ci consente di anticipare gli sviluppi digitali, riconoscere i nostri punti di forza e di debolezza e determinare di conseguenza misure e strumenti specifici. Il monitoraggio dovrebbe sostenere l’innovazione e lo sviluppo in modo che l’Europa rimanga sovrana, sicura, competitiva e all’avanguardia nello sviluppo delle tecnologie digitali”.