Strategie

Mediaset strizza l’occhio a Vivendi

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Pier Silvio Berlusconi conferma le trattative con Vivendi sui contenuti. ‘No comment’ su presunta offerta di Sky per Premium. Presto l’accordo con Telecom Italia ma nessun ingresso nel capitale.

Intervento a tutto campo di Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente e amministratore delegato di Mediaset, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei palinsesti per la prossima stagione televisiva.

Da Vivendi a Sky, passando per Telecom Italia senza tralasciare una stoccata al Governo, Berlusconi ha cercato di chiarire i futuri passaggi della strategia del Biscione alle prese con un mercato in piena trasformazione per l’arrivo dei francesi e per lo sbarco a ottobre dell’americana Netflix.

Cambiamenti in atto quindi, anche se non imminenti.

Con Vivendi al lavoro per i contenuti

Con Vivendi, con la quale i colloqui vanno avanti da mesi, Berlusconi ha detto: “Stiamo approcciando dei possibili progetti di sviluppo insieme che non riguardano solo Premium o solo l’Italia, ma hanno a che fare più in generale con i contenuti sia free che pay”.

Non si tratta però di trattative che verranno chiuse nell’imminenza. “Non si firma domani qualcosa”, ha precisato.

Ma i rapporti con Vincent Bolloré, il presidente della holding di oltralpe da poco salita al 14,9% di Telecom Italia, “sono ottimi”.

Mediaset in Telecom Italia? Tutto può succedere

Come già in occasione della recente presentazione dei palinsesti di Premium, Berlusconi ha annunciato che “a breve” potrebbe essere definito l’accordo tra Telecom Italia e la pay tv del Biscione per una offerta commerciale congiunta: “Potrebbero esserci novità a breve”.

Riguardo poi alle voci circa un possibile ingresso di Mediaset in Telecom Italia, il top manager ha chiarito: “Nella vita tutto può succedere, ma è molto difficile. Il tempo è passato”.

No comment su Sky

‘No comment’ invece sui rumors che parlano di una recente offerta di Sky per Premium, ribadendo al momento “non ci sono accordi” con la pay tv di Murdoch “che portino a qualcosa a breve”.

Ma il sorriso di Berlusconi, prima di rispondere, non lascia spazio ai dubbi. Non a caso negli tempi gli incontri tra i vertici delle due aziende si sono intensificati.

Secondo indiscrezioni, in primavera Sky avrebbe avanzato una proposta per Premium quantificata in meno di 600 milioni di euro: l’offerta sarebbe stata ritenuta inadeguata dalla famiglia Berlusconi. Premium, nell’operazione di scorporo da Mediaset avvenuta a dicembre, è stata valorizzata 800 milioni di euro.

Tra le due società resta tuttavia una forte concorrenza sia sul mercato pay che su quello free dove Sky è adesso presente con tre canali sul digitale terrestre.

Ma Berlusconi non è apparso affatto preoccupato dal rafforzamento di Sky nella tv in chiaro con l’acquisto da Viacom del canale attualmente occupato da Mtv.

“Anche noi di fatto siamo presenti su satellite con offerta gratuita – ha ricordato Berlusconi -. A breve lanceremo un’offerta di contenuti Premium anche su satellite. L’intenzione di andare su satellite c’è e probabilmente si concretizzerà nel 2016″.

 “In tempi di Netflix si spendono centinaia di milioni per il numero 8 sul telecomando? Non ci interessa – ha ribadito Berlusconi – La partita si fa sui contenuti e non sul numero del telecomando”.

 

Ei Towers-RaiWay, la politica ci ha messo lo zampino

Passaggio anche su Ei Towers, controllata al 40% da Mediaset, al lavoro per creare un operatore unico delle torri magari anche con RaiWay che ha respinto l’Opas del gruppo del Biscione.

“Il mercato italiano delle torri di trasmissione è un mercato anomalo. Ci sono più operatori e nessuno è riuscito a prendere il pallino e fare delle aggregazioni”.

E sulla fallita Opas, Berlusconi ha chiarito: “La nostra operazione aveva più che senso. Non è andata in porto per le ragioni parapolitiche che conoscete. Siamo interessati a operazioni che portino alla crescita” anche a costo di perdere la primazia.

“Arrivo a dire – ha poi spiegato – che potremmo essere interessati a operazioni che non prevedono il controllo” da parte di Mediaset.

Il Governo deve darsi una mossa

Berlusconi ha infine parlato anche dell’esecutivo per dire che “da italiano e da imprenditore sono fiducioso, lo voglio essere perché lo devo essere. Spero che il Governo riprenda la strada verso le riforme. L’anno scorso ho detto di avere fiducia in Renzi. Continuo a dare fiducia al Governo Renzi, non credo di essere più critico. Ma non è successo assolutamente niente è ora di darsi una mossa. Siamo in una situazione complicata”.

“C’è una cosa – ha osservato Berlusconi – che da troppi anni non è cambiata: siamo ancora dentro la crisi peggiore che l’Italia abbia mai vissuto”.

A chi gli ha chiesto di una sua possibile discesa in campo Berlusconi ha spiegato che “non nascondo a volte di essere affascinato da una parte di quel mondo lì, ma non penso di essere tagliato rispetto al mondo della politica”.