Il programma

Londra, Milano e altre 4 città Ue hanno investito 250 milioni di euro in smart tech per la transizione ecologica

di |

Nei sei centri urbani sono state sperimentate soluzioni smart city, per raggiungere un alto livello di replicabilità e di efficacia, nell’ambito della mobilità elettrica, dell’internet delle cose, dell’efficientamento energetico degli edifici, della transizione digitale, del coinvolgimento dei cittadini. Milano tra le “città faro”.

Aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici e di sostenibilità ambientale delle attività economiche, con un miglioramento concreto della qualità della vita delle persone, sono gli obiettivi del progetto “Sharing Cities”, attraverso cui le Città di Londra, Lisbona, Milano, Bordeaux, Burgas e Varsavia hanno investito complessivamente 250 milioni di euro in smart technology per la transizione ecologica.

Il progetto “Sharing Cities”

Sostenuto dal programma europeo “Horizon 2020”, il progetto si articola in 10 soluzioni tecnologiche avanzate per la crescita a basse emissioni di carbonio, tra cui tecnologie per l’efficienza energetica degli edifici e delle abitazioni, per la smart city, per la mobilità elettrica (eMobility), le infrastrutture digitali e le smart road.

Il progetto ‘Sharing Cities’ è stato ideato per aumentare la fiducia degli investitori nel mercato delle smart city. Con 250 milioni di euro di investimenti garantiti, il programma dimostra il valore e l’impatto delle infrastrutture verdi intelligenti sul territorio e anche della collaborazione internazionale nel raggiungimento degli obiettivi”, ha dichiarato Nathan Pierce, Direttore del programma per Sharing Cities.

Continueremo a compiere passi in avanti in questo senso, per impegnarci con un maggior numero di città – ha aggiunto il Direttore – in modo che molte più comunità in tutta Europa possano sperimentare i vantaggi che la smart tech porta nella quotidianità cittadina”.

Il caso di Milano

A Milano si è lavorato alla realizzazione di una piccola smart city nell’area di Porta Romana – Vettabbia, con la realizzazione di progetti locali per la nascita di un distretto smart a energia quasi zero.

Qui è stato possibile effettuare la riqualificazione energetica di 4.633 mq (2 edifici pubblici multi-piano) e 20.000 mq (edifici a proprietà mista) e creare una micro-grid (rete di informazione e di distribuzione elettrica intelligente) in grado di ottimizzare in tempo reale la domanda e l’offerta energetica.

Nell’area interessata dal progetto sono stati messi a disposizione 62 veicoli elettrici, 150 bici elettriche e 7 stazioni, per un totale di 76 punti di ricarica.

Sono stati inoltre installati 300 lampioni Wi-Fi, dotati di diversi sensori, ed è stata implementata una piattaforma urbana condivisa, da cui far nascere modelli di business per promuovere le tecnologie smart e la loro applicazione.

Gli obiettivi per il 2021

L’obiettivo per il 2021 è arrivare a 500 milioni di euro di investimenti, che saranno sia pubblici, sia privati, con il sostegno di 34 partner in rappresentanza delle Istituzioni nazionali ed europee, dell’industria e del mondo della ricerca e universitario.

Diverse le finalità, tra cui certamente il raggiungimento delle zero emissioni di diossido di carbonio (CO2), il massimo risparmio energetico, lo sviluppo di un modello standard di generazione di energia pulita da fonti rinnovabili attraverso microgenerazione, la mobilità elettrica e la micromobilità elettrica come modello comune di spostamento in città, ma anche piste ciclabili (che dovrebbero coprire i 200 km entro il 2022) e aree pedonali.

Le best practice individuate e i risultati migliori finiranno in cinque “playbook” che volendo potranno essere adottati anche da altre città per accelerare il proprio percorso di transizione alla smart city.