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L’iPhone 11 darà il colpo di grazia all’industria fotografica?

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In un'intervista al quotidiano finanziario Nikkei, il presidente della Canon, Fujio Mitarai, ha dichiarato che il mercato della macchine fotografiche calerà del 50% nei prossimi due anni. La sua previsione è che la domanda scenderà ulteriormente fino a un minimo di 5 o 6 milioni di fotocamere.

Lo scorso 10 settembre Apple ha annunciato ufficialmente la nuova gamma di iPhone. Simili ai predecessori nel design e nel hardware, dei nuovi iPhone 11, iPhone 11 Pro e Pro Max colpisce sicuramente il comparto fotografico, mai stato così potente.

È l’ultimo segno che il comparto delle immagini è dove Apple crede di poter apportare i più grandi miglioramenti e dove può distinguersi dai suoi rivali tra cui Samsung e Huawei, le cui fotocamere sono state competitive o addirittura migliori di quelle dell’iPhone in alcuni aspetti, secondo agli analisti del settore tecnologico.

La fotografia attira il consumatore

Oggi la fotografia è diventata la funzionalità attorno alla quale i produttori di dispositivi mobili stanno combattendo la loro battaglia per attirare il consumatore. Secondo l’analista di Gartner Annette Zimmerman “Le telecamere degli smartphone sono ciò che preoccupa maggiormente i consumatori e dove la maggior parte si aspetta che arrivi la prossima innovazione”.

Antonio Milio, CEO di Bitwings, società nel settore delle telecomunicazioni, spiega che il mobile così concepito non può che andare avanti con l’immagine. “È quello che chiede il mercato. Ecco perché i modelli più recenti hanno allargato lo schermo. Oggi è la fotografia e domani saranno i videogiochi 3D. Lo smartphone mangerà tutto ”, spiega. Per Milio, l’arrivo dell’intelligenza artificiale significherà il salto definitivo. “Sarà possibile aumentare la definizione, la sensibilità e allo stesso tempo ridurre il peso del file in modo che sia più facile condividerlo tra gli utenti. Grazie a questo cocktail di chip migliori, elaborazione veloce, precisione del sensore e algoritmi sempre più personalizzati, il futuro apparterrà alla fotografia computazionale“, spiega Milio.

Fotocamere tradizionali giù del 50%

Ma nella guerra degli smartphone c’è una vittima collaterale: la macchina fotografica tradizionale dove il suo futuro è più sfocato che mai.

Se la tendenza attuale continua, quest’anno l’industria fornirà il minor numero di modelli dal 1979, quando la fotografia era ancora un hobby elitario e non un’offerta della società dei consumi.

In un’intervista al quotidiano finanziario Nikkei, il presidente della Canon, Fujio Mitarai, ha dichiarato che il mercato calerà del 50% nei prossimi due anni. La sua previsione è che la domanda scenderà ulteriormente fino a un minimo di 5 o 6 milioni di fotocamere. Nel 2010 era di 120 milioni.

Il settore in questi anni ha cercato di reagire con l’arrivo nel mercato delle fotocamere mirrorless, ovvero fotocamere compatte con obiettivi intercambiabili. Modelli leggeri e agili, ma con qualità d’immagine premium e funzionalità avanzate.

Tuttavia, i dati indicano che il mercato non si è ripreso. Questo nuovo prodotto non è riuscito a catturare quel consumatore che è migrato allo smartphone: i mirrorless non hanno salvato il mercato, anzi hanno cannibalizzato le vecchie Digital single-lens reflex (DSLR).

Cambio di paradigma

Anche tra i professionisti del settore lo smartphone sta iniziando a guadagnare terreno.

In una recente intervista, Vittorio Storaro, direttore della fotografia tre volte premio Oscar (Apocalypse Now, Reds e L’ultimo imperatore) ha confessato di aver iniziato a utilizzare lo smartphone nel suo lavoro.

L’industria fotografica tradizionale, per sopravvivere, scommette tutto nel segmento dei professionisti come Nikon – o cerca di diversificare, – come Canon -, nella stampa, nei proiettori e nella realtà virtuale. Mentre il segmento delle fotocamere a prezzo medio-basso è destinato a rimanere senza acquirente.

La funzione della fotografia è cambiata e questo ha cambiato i modelli di consumo. Oggi la fotografia non è compresa senza i social network, come Instagram. Lo smartphone è ideale per la condivisione e per scattare selfie, ecco perché ciò che è importante oggi non è tanto la qualità dell’immagine che rappresenti, ma che sia possibile condividerla all’istante.