Lepida: disaster recovery e contratti di pooling nei datacenter

di |

Come proteggere i propri dati e mantenere attivo il servizio in caso di emergenza? Il tema del “disaster recovery” è importante e, in linea generale, la possibilità di avere i server e dati non più “sotto casa”, ma in un datacenter dotato di tutte le misure di protezione rappresenta una buona soluzione. E, mentre procedono i lavori per realizzare i primi due datacenter di lepidaspa a Ravenna e a Parma, Lepida spa offre la possibilità di proteggere i propri dati e di garantire la continuità operativa a costi estremamente contenuti.

La nuova offerta mette a disposizione un ambiente virtuale che si prevede debba essere utilizzato per non più del 5% del tempo su base annua (sebbene si speri sempre che l’emergenza non si verifichi, si è definita una finestra temporale “plausibile”) ad un costo, per la macchina virtuale base, di 60€ l’anno/iva compresa, contro i 400€ per la macchina virtuale base disponibile per il 100% del tempo.

Nel sito www.lepida.it sono presenti tutti i dettagli economici dell’offerta. Inoltre, alcuni Enti stanno chiedendo una contrattualizzazione più “cloud” per le risorse nei datacenter, volendo avere un pool di risorse contrattualizzate che possono essere utilizzate in modo dinamico.

In pratica si tratta di acquisire un certo numero di macchine virtuali base e poi di avere la flessibilità operativa di accenderle o modificarle secondo le esigenze, a parità di costo complessivo. Ad esempio si possono acquisire 11 macchine virtuali a 1 core a 4400€ e poi chiedere l’attivazione di 1 macchina virtuale a 8 core, di 1 macchina virtuale a 4 core e di una macchina virtuale a 1 core. Questa flessibilità di pooling, nel pieno rispetto complessivo dei costi presenti nel listino, è a disposizione di tutti a partire da ottobre.