EFFICIENZA ENERGETICA

L’Emilia Romagna aggiorna la certificazione energetica

di Redazione |

Le nuove disposizioni sono entrate in vigore il 1 ottobre scorso.

La Regione Emilia Romagna ha aggiornato la propria disciplina in merito alla certificazione energetica degli edifici, nell’ambito delle Linee guida nazionali, come indicato in un decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 luglio scorso.

L’art. 25-ter della “nuova” Legge regionale prevede che venga adottato uno specifico provvedimento mediante il quale disciplinare le procedure di attestazione della prestazione energetica degli edifici, aggiornando la normativa attuale. Le nuove disposizioni sono entrate in vigore il 1 ottobre.

Dal 1 gennaio 2016 partiranno inoltre campagne annuali di verifica di conformità degli Attestati di prestazione energetica emessi, anche ai fini della irrogazione delle sanzioni previste dalla legge, specificando le modalità e le tipologie di controllo. I soggetti certificatori in occasione della registrazione di ciascun Ape dovranno versare un contributo il cui ammontare verrà stabilito con un atto successivo.

Diverse le modifiche apportate. Per quanto riguarda il sistema di classificazione, quello finora applicato, basato su 8 classi “fisse” di prestazione energetica (da A+ a G) determinate sulla base di un range costante di valori dell’indice EP espresso in kWh/mq, viene sostituito da un nuovo sistema basato su classi “scorrevoli” (10 classi: A4 / A3 / A2 / A1 / B / C / D / E / F / G), determinate in base ad un range di variazione proporzionale del valore dell’indice EP di un edificio di riferimento “virtuale”: per edificio di riferimento si intende un edificio identico in termini di geometria (sagoma, volumi, superficie calpestabile, superfici degli elementi costruttivi e dei componenti), orientamento, ubicazione territoriale, destinazione d’uso e situazione al contorno e avente caratteristiche termiche e parametri energetici predeterminati.

In pratica, nel nuovo sistema, il valore dell’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile calcolato sull’edificio di riferimento, determina il limite tra la classe A1 e B, mentre gli intervalli di prestazione che identificano le altre classi sono ricavati attraverso coefficienti moltiplicativi di riduzione/maggiorazione del suddetto valore EPgl,nr,Lst.

La prestazione energetica verrà misurata per tutti i servizi energetici presenti (climatizzazione invernale ed estiva, produzione di Acs, e – per gli edifici del settore terziario – illuminazione e trasporto). Per gli immobili privi di impianto termico la determinazione della classe avverrà simulando la presenza di un impianto tradizionale per la climatizzazione invernale e la produzione di Acs (acqua calda sanitaria).