La classifica di 76 Paesi

La Danimarca con la migliore sicurezza informatica. Italia 31esima (sale di 10 posizioni)

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La classifica è stilata da ‘comparitech’ che prende in considerazione 7 criteri per 76 Paesi. Il più sicuro è la Danimarca, il più vulnerabile l’Algeria, gli Usa passano dal 5^ al 17esimo posto, mentre l’Italia è 31esima e guadagna 10 posizioni, grazie anche a una legislazione aggiornata per la sicurezza informatica (punteggio 4 su un massimo di 7 espresso).

Anche quest’anno comparitech ha stilato la classifica dei Paesi con la peggiore e migliore sicurezza nazionale. L’occhio va subito all’Italia, che si posiziona al 31esimo posto su 76 Nazioni messe sotto la lente d’ingrandimento del sito online specializzato in cybersecurity. La Danimarca è la più sicura al mondo dal punto di vista cyber, che prende il posto del Giappone, passato dal 2019 al 2020 dal primo al quinto posto.

Il nostro Paese, invece, ha guadagnato in un anno 10 posizioni, grazie anche a una legislazione aggiornata per la sicurezza informatica: il punteggio attribuito alla nuova normativa italiana è 4 su un massimo di 7 espresso per la Germania (il 3^ Paese più sicuro al mondo), la Francia (al 9^ posto), la Cina (che è al 55esimo posto della classifica cyber) e Russia (23esimo posto).

Solo un 4 per la legislazione italiana, perché, probabilmente, la legge che istituisce il perimetro di sicurezza nazionale cibernetica non è “pronta all’uso”, ma prevede che entro 4 mesi dall’entrata in vigore della legge, l’istituzione del perimetro di sicurezza nazionale cibernetica è demandata ad un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del CISR (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica), previo parere delle competenti Commissioni parlamentari. Inoltre il Ministero dello Sviluppo economico è ancora alla ricerca di 33 persone (la call scade tra due giorni) in possesso della professionalità necessaria per lo svolgimento delle funzioni del Centro di valutazione e certificazione nazionale (CVCN). Istituito, quando Luigi Di Maio era alla guida del Mise, per la verifica delle condizioni di sicurezza e dell’assenza di vulnerabilità di prodotti, apparati, e sistemi destinati ad essere utilizzati per il funzionamento di reti, servizi e infrastrutture strategiche, nonché di ogni altro operatore per cui sussiste un interesse nazionale. 

Quali Paesi hanno la peggiore (e migliore) sicurezza informatica?

Ecco la classifica completa: si parte dall’Algeria, il Paese più vulnerabile, fino alla Danimarca, al primo posto della classifica sulla sicurezza nazionale. (Per ingrandire la classifica basta cliccare sull’immagine)

I 7 criteri valutati per stilare la classifica

  • Percentuale di dispositivi mobili infettati da malware: software progettati per ottenere l’accesso non autorizzato, distruggere o interrompere il sistema di un dispositivo
  • Percentuale di computer infettati da malware: software progettati per ottenere l’accesso non autorizzato, distruggere o interrompere il sistema di un computer
  • Numero di attacchi di malware al settore finanziario: programmi maligni creati per sottrarre denaro agli utente dal conto bancario
  • Percentuale di attacchi telnet (per Paese di origine) – la tecnica utilizzata dai criminali informatici per indurre le persone a scaricare una varietà di tipi di malware
  • Percentuale di attacchi da parte di cryptominer – software sviluppato per prendere il controllo del computer di un utente e utilizzare le sue risorse per estrarre criptovaluta (senza il permesso dell’utente)
  • I Paesi più preparati a contrastare gli attacchi informatici
  • I Paesi con la legislazione più aggiornata sulla sicurezza informatica