L'analisi

Italia: consumi di energia e CO2 ai minimi storici dal 1944. Elettrificazione salita al 21%, è record

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Nuovo esame trimestrale del sistema energetico italiano dell’ENEA per il 2020: cali record di consumi di energia (-10% rispetto al 2019) ed emissioni di CO2 (-12%) e un forte aumento delle importazioni di tecnologie green (+27%). Aumenta il ricorso alle rinnovabili. Record per l’elettrificazione.

Il 2020 sarà ricordato per vari motivi, dalla drammatica pandemia di Coronavirus all’esplosione dell’economia digitale, ma anche per un calo generale dei consumi di energia come mai si era visto prima.

Mai cosi bassi i consumi dalla nascita della Repubblica

Secondo la nuova ricerca pubblicata dall’Enea, nel nostro Paese nel 2020 si è registrato un calo dei consumi energetici del -10% e una drastica riduzione delle emissioni di CO2, intorno al -12% (che scende al -40% rispetto al dato del 2005).

La contrazione della domanda di energia è la più elevata dal biennio 1943-44, quando l’Italia era in piena Seconda guerra mondiale; per fare un paragone con dati più recenti, nell’ultima grande crisi economica, nel 2009, i consumi si sono ridotti ‘solo’ del 5,7%”, ha precisato Francesco Gracceva, il ricercatore ENEA che coordina la ricerca.

Il calo delle emissioni di CO2 è calcolato attorno al -40% rispetto al 2005, con un miglioramento sensibile del +38% dell’indice Ispred, elaborato dall’Agenzia per misurare la transizione energetica, sulla base dell’andamento di prezzi, sicurezza e decarbonizzazione.

Il 30% della riduzione delle emissioni è legato a fattori ‘virtuosi’, come la riduzione dell’intensità energetica e il minor utilizzo di fonti fossili carbon intensive, e per il 70% alla contrazione della produzione industriale (Pil).

Il 60% del calo dei consumi di energia primaria riguarda il petrolio, a causa della forte riduzione del traffico stradale e aereo; questo spiega perché il calo dei consumi di energia sia stato maggiore di quello del PIL (-8,9%), con conseguente riduzione dell’intensità energetica”, ha aggiunto Gracceva.

Tecnologie low carbon

Altro elemento caratterizzante questo momento storico in Italia è il forte aumento (+27% per un valore di 2,2 miliardi di euro) delle importazioni di tecnologie low carbon, soprattutto veicoli elettrici, ibridi e batterie che sono arrivati a coprire il 56% di questo segmento di import (era il 33% nel 2019).

Nell’insieme, il disavanzo commerciale per le tecnologie green è stato di 1,1 miliardi di euro, il 60% in più rispetto al 2019, a fronte di una riduzione del 14% dell’import totale di merci.

Giù anche la quota di combustibili fossili nel mix energetico (72% contro il 74% del 2019), mentre il gas si rafforza come prima fonte energetica in Italia (37,4%), anche se con consumi in calo del 5,6% rispetto all’anno precedente.

Rinnovabili ed elettrificazione

Stabili le rinnovabili (+1% quelle elettriche) e forte diminuzione delle importazioni nette di elettricità (-13%), con il raggiungimento del pareggio commerciale nel fotovoltaico e un lieve aumento delle esportazioni di veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV).

Grazie alla riduzione dei consumi energetici totali, la quota di rinnovabili (FER) sui consumi finali è pari al 20% circa (+2% rispetto al 2019), un dato che consente all’Italia di superare il target Ue del 17% al 2020.

Se i consumi totali fossero rimasti sui livelli del 2019 la quota di FER si sarebbe fermata poco oltre il 18,1%, a conferma del fatto che la progressione verso il target stabilito nel PNIEC per il 2030 (30%) rimane lenta, e ancor più lontano risulta il nuovo target Ue. Il 2020 ha infatti segnato un ulteriore rallentamento delle installazioni di nuova capacità elettrica rinnovabile, ferme a circa 1/4 di quanto sarebbe necessario per raggiungere gli obiettivi 2030”, ha commentato Gracceva.

Nel 2020 la richiesta di energia elettrica è diminuita invece di un più contenuto 5,3%, con un calo particolarmente marcato tra marzo ed aprile, quando la chiusura delle attività produttive ha ridotto i consumi elettrici industriali di circa il 30% su base annua”, ha dichiarato il ricercatore.

Registrato anche un aumento dell’elettrificazione del sistema energetico, cioè della quota di consumi di energia coperti da elettricità, salita al 21%, nuovo massimo storico.