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Intelligenza Artificiale, di cosa parliamo e perché va regolamentata?

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Che cos'è, come nasce e qual è l'obiettivo dell'intelligenza artificiale senza tralasciare le sfide complesse, non matematiche, ma in ambiti etici e sociali.

Blockchain, AI&Cybersecurity è la rubrica curata da Alessandro Civati, Ceo Lirax: notizie, spunti ed aggiornamenti (tecnici) sul nuovo mondo digitale che sta cambiando le nostre vite. Per consultare tutti gli articoli clicca qui.

La sorprendente crescita tecnologica degli ultimi anni, ci porta a ricercare sempre nuove ed innovative soluzioni volte a migliorare la nostra vita digitale, tra queste la più sorprendente e con le maggiori potenzialità di sviluppo, è sicuramente l’Intelligenza Artificiale, con le sue diverse e molteplici applicazioni. In questo articolo parleremo in modo generale di cosa sia questa tecnologia e le principali tendenze di mercato.

Per prima cosa è necessario definire cosa intendiamo per Intelligenza, ovvero l’insieme delle capacità umane che rendono l’uomo capace di ragionare e distinguersi tra gli stessi uomini e tra gli altri esseri viventi.

Che cos’è l’intelligenza artificiale

In questo senso, l’Intelligenza Artificiale è emersa come un’area all’interno dell’ingegneria informatica che si è dedicata allo sviluppo e alla formazione di algoritmi in grado di migliorare e ottimizzare i compiti normalmente svolti dall’uomo.

In altre parole, l’Intelligenza Artificiale ha il compito, attraverso la creazione di sofisticati algoritmi matematici, di dotare una macchina di capacità che imitano l’intelligenza umana, definendo alternative che possano potenzialmente migliorare la vita della società.

L’obbiettivo dell’IA

L’obiettivo dell’Intelligenza Artificiale è quello di concentrarsi sulla creazione di agenti intelligenti in grado di sviluppare il maggior numero possibile di compiti umani e, con questo, generare un insieme di soluzioni efficaci in vari settori, come l’industria, la medicina, il settore dei trasporti, l’informatica, e molti altri.

Una questione ancora in piena discussione riguarda gli ambiti e le sfere di influenza in cui tale tecnologia si debba sviluppare ed espandere, sostituendo di fatto il ruolo dell’uomo, e generando di fatto, rischi all’occupazione. Esistono diversi approcci per affrontare tali temi, anche se sempre più ricercatori, a livello internazionale, puntano ad affermare che compiti ripetitivi e meccanici, possano essere i primi ambiti di utilizzo, liberando cosi l’uomo ad attività diverse, intuitive, e creative, precluse alla macchina.

L’intelligenza artificiale si ispira all’attività umana, non solo nella sua definizione più letterale, ma anche nei nomi dati agli algoritmi ed agli strumenti che la compongono. Le Reti Neurali, sono un primo esempio di questo concetto, in cui letteralmente gli algoritmi vengono utilizzati per simulare ed operare comportamenti tipici delle “reti cerebrali umane”, che come nell’uomo, sono chiamate a risolvere problemi complessi, in questo caso, matematici.

Il Deep Learning ed il Machine Learning

In base a questi principi ed astrazioni, troviamo il “Deep Learning” ed il “Machine Learning”. Come i termini stessi ci indicano, tali principi, uniti al concetto stesso di intelligenza artificiale, ci porta capire come in questo caso la macchina sia chiamata ad “apprendere” tramite principi definiti dall’uomo, compiti complessi basati su analisi di dati e meta-dati.

Una sfida allo sviluppo dell’intelligenza artificiale è rappresentata della sua stessa linea evolutiva. L’uomo per evolversi studia, impara, sbaglia, riprova e giunge a soluzioni di sfide complesse, facendo emergere la sua capacità di adattamento all’ambiente esterno. Tale capacità unica, viene, con questa nuova tecnologia, convertita in termini matematici sempre più complessi, in modo che l’algoritmo lavori alla risoluzione di problemi altrettanto complessi, acquisendo di fatto la capacità di studiare il dato, analizzare la sua evoluzione, combinarne i risultati, e raggiungere l’obiettivo prefissato.

Intelligenza artificiale, ma con etica. La vera sfida

Grazie all’IA, ed alle sfide matematiche che l’uomo dovrà affrontare per migliorarla e renderla sempre più efficiente, lo stesso essere umano potrà giungere a nuovi ed incredibili traguardi della sua evoluzione. La società nel suo insieme sarà tuttavia chiamata a risolvere altrettante sfide complesse, non matematiche, che sfoceranno di fatto, in ambiti etici e sociali. Il primo passo oggi, è acquisire consapevolezza di come tutto stia cambiando e come rendere la tecnologia nostra alleata e non causa di mali.

L’etica, per le applicazioni che riguardano l’Intelligenza artificiale, come è stato per la medicina, dovrà presto dare risposte e prendere posizioni, permettendo di fatto ai nostri legislatori, di regolamentare un mondo di cui oggi vediamo solo i lontani confini.