l'anniversario

Innovazione, il Polo ICT di Torino compie 10 anni. Chiara Ferroni: ‘Investiti 58 milioni’

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Oltre 650 aziende coinvolte, 172 progetti ad alto contenuto tecnologico per cui ha ottenuto un finanziamento, portando “sul territorio oltre 58 milioni di euro di investimenti”. E’ il bilancio dei primi 10 anni del Polo Ict di Torino, nelle parole di Chiara Ferroni, cluster manager di Torino Wireless e responsabile del Polo Ict.

Oltre 650 aziende coinvolte, 172 progetti ad alto contenuto tecnologico per cui ha ottenuto un finanziamento, portando “sul territorio oltre 58 milioni di euro di investimenti”. E’ il bilancio dei primi 10 anni del Polo Ict di Torino, nelle parole di Chiara Ferroni, cluster manager di Torino Wireless e responsabile del Polo di Innovazione Ict.

A dare supporto al Polo Ict ci sono anche le grandi aziende, come Aizoon, Scai Connect, Intesa San Paolo, Iren, Tim, Kursana, Teoresi, Scai Innovation, Consofit Sistemi, Santer Reply, senza contare le collaborazioni avviate con Amazon e Huawei.

Il Polo di Innovazione ICT, nato con legge regionale nel 2009 che ha istituito altri sei poli di innovazione, rappresenta un unicum nel suo genere, non solo in Piemonte ma anche in Italia. – dichiara Mario Manzo Executive Vice-President Torino Wireless – La sua gestione è stata infatti affidata ad un soggetto, Torino Wireless, che, per propria mission, si occupa di supportare nella ricerca di partner e finanziamenti aziende ed enti pubblici per la realizzazione di progetti ad alto valore innovativo e tecnologico. Questo significa che il Polo può contare sulla professionalità di 25 collaboratori specializzati che quotidianamente si occupano di attività legate al mondo dell’innovazione ICT, agevolando il processo di network proprio del Polo ICT. Il passaggio di competenze è quindi naturale”. 

C’è però un’altra caratteristica che rende il Polo un interessante strumento di competitività per tutte le aziende, non solo quelle del comparto ICT: la trasversalità rispetto ai settori produttivi. Il Polo non è verticalizzato su filiere, è cross-settoriale e si rivolge a tutte le realtà che vogliono investire in innovazione tecnologica e digitale.  Questo ha permesso il finanziamento di progetti in ambiti molto diversificati come, per esempio, le caldaie connesse in rete che utilizzano i Big Data, progetti legati alla riabilitazione cognitiva attraverso i videogiochi terapeutici per la stimolazione sensoriale, o ancora progetti per combattere lo spreco alimentare nei mercati rionali o per la sicurezza montana. 

L’assessore all’Innovazione della Regione Piemonte, Matteo Marnati, ha ricordato che il Polo è sostenuto economicamente dalla Regione “svolge un’importante funzione strategica per proporre alle aziende strumenti e servizi che le rendano sempre più al passo con i tempi”.

Il Polo risponde infatti alle esigenze sempre più sentite dalle piccole e medie imprese, che rappresentano il tessuto produttivo italiano, di aumentare la propria competitività sui mercati attraverso l’aggregazione e l’ideazione di soluzioni ad alto valore aggiunto (il 47% degli aderenti sono micro imprese e il 27% piccole imprese, 8% grandi imprese).

Grazie ai progetti finanziati con la regia del Polo, imprese che mai sarebbero state in grado di attivare collaborazioni di ricerca su temi di frontiera tecnologica hanno potuto farlo e si sono arricchite di esperienze che permetteranno loro di presentarsi con competenze di alto livello su mercati sempre più competitivi, anche a livello internazionale. Una bella crescita per il tessuto produttivo piemontese.

Tantissimi i progetti innovativi che hanno visto la luce in questi dieci anni grazie al Polo: come A.L.B.A. di Teoresi, la prima carrozzella per disabili a guida vocale grazie alla tecnologia Amazon Alexa oppure il progetto di WpWeb, che sfrutta i droni per monitorare in autonomia infrastrutture e tunnel, anche in assenza di segnale Gps. E ancora; l’esperienza di Bylogix, azienda innovativa che ha realizzato l’auto a guida autonoma VeGA; la logistica intelligente di REDtag, il “cerotto rosso” creato da Zirak che racconta la salute dei pacchi; Streetmarket360, il servizio che permette di acquistare online i prodotti dai banchi del proprio mercato; il successo di GreenBit, leader mondiale nelle tecnologie biometriche, oggi acquisita da Thales.