il caso

Ho.mobile, confermato il breach di alcuni dati di una parte dei clienti “Non dati bancari né di traffico”

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L’operatore ha rassicurato sul fatto che "non sono stati in alcun modo sottratti dati relativi al traffico (sms, telefonate, attività web, etc.), né dati bancari o relativi a qualsiasi sistema di pagamento dei propri clienti".

L’operatore ho.mobile ha confermato il furto di dati di alcuni clienti. Lo ha fatto sapere oggi in un comunicato, spiegando che “dopo le ulteriori verifiche effettuate, che sono tuttora in corso, è emerso che sono stati sottratti illegalmente alcuni dati di parte della base clienti con riferimento solo ai dati anagrafici e tecnici della SIM. Con questi dati, spiega la società, “fare SIM Swapping non è possibile per chiunque entri in possesso della banca dati, dal momento che per effettuare il cambio di operatore ora serve una copia dei documenti dell’intestatario”.

L’azienda precisa che non sono stati in alcun modo sottratti dati relativi al traffico (sms, telefonate, attività web, etc.), né dati bancari o relativi a qualsiasi sistema di pagamento dei propri clienti. Inoltre

Ho. mobile, si legge nel comunicato, “comunica di aver già sporto denuncia alla Autorità inquirente e informato il Garante della Privacy, con i quali sta lavorando in stretto contatto”.

ho mobile: il furto di dati annunciato da Bank Security

Il presunto furto di dati era stato annunciato il 28 dicembre dall’account di sicurezza informatica Bank Security. Tra i dati sensibili trafugati secondo l’account di sicurezza ci sarebbero nomi, email, indirizzi di casa del lavoro, codici fiscali, partite iva, numeri di telefono, ma anche il codice ICCID, cioè quello che identifica la SIM e che ne permette la portabilità.

In queste ore stiamo procedendo ad informare solo i clienti ho. Mobile coinvolti, e abbiamo già attivato ulteriori e nuovi livelli di sicurezza per mettere la clientela al riparo da potenziali minacce. Ulteriori azioni a protezione dei dati sottratti sono in corso di implementazione e verranno comunicate ai clienti”, continua la nota di ho.mobile. “Inoltre, spiega l’operatore, “stiamo assistendo a diversi fenomeni speculativi sui social network e pertanto invitiamo i clienti a verificare direttamente con i canali ufficiali di ho. Mobile ogni informazione ed eventuale esigenza di supporto”.

Possibilità di cambiare sim gratis per gli utenti

“Stiamo procedendo ad informare solo i clienti coinvolti nel data breach. Chi è cliente ho.mobile e non ha ricevuto nessuna comunicazione non è coinvolto nel data breach” fa sapere l’operatore. “Abbiamo già attivato ulteriori e nuovi livelli di sicurezza per mettere la clientela al riparo da potenziali minacce. Ulteriori azioni a protezione dei dati sottratti sono in corso di implementazione e verranno comunicate ai clienti.

Per tutti i clienti ho.mobile l’azienda ha messo a disposizione la possibilità di procedere gratuitamente alla sostituzione della propria SIM presso i punti vendita autorizzati.

Non solo ho.mobile

Nel 2020 numerose aziende italiane sono rimaste vittime di attacchi informatici che si sono intensificati e accelerati durante la pandemia. Luxottica, la più grande produttrice mondiale di montature per occhiali da vista e da sole, lo scorso settembre è stata colpita da un’imponente attacco che ha causato la sospensione del secondo turno produttivo negli stabilimenti di Agordo e Sedico, nel bellunese, e il blocco delle attività produttive in Cina.

Anche il Gruppo Carraro, azienda italiana leader internazionale nel comparto delle macchine agricole, ha subito nel 2020 un grave attacco informatico. Un ransomware ha paralizzato i sistemi informatici che controllano praticamente tutta l’attività del gruppo, da quella amministrativa a quella produttiva, altamente automatizzata da robot.

A giugno invece la vittima è stata Geox, azienda trevigiana di calzature. dove anche lì un ransomware ha colpito i sistemi IT dell’azienda.